Sulle caratteristiche dell’Aston Martin Cygnet non c’è molto di diverso rispetto alla gemella Toyota iQ. Si tratta di una city car lunga 3 metri, larga 1,68 e alta 1,50 adatta alle affollate e lussuose vie cittadine dello shopping, per chi non ha voglia di prendere la fuoriserie ma vuole distinguersi a tutti i costi. E di certo non passerà inosservata la Cygnet, per la sua tipica calandra in stile Aston Martin, gli interni in pregiata pelle, le vernici speciali e tutte le costose personalizzazioni insolite su un’auto della stessa categoria, ma obbligatorie per la lussuosa Cygnet.
L’Aston Martin non prevede che l’acquisto della piccola Cygnet possa essere fatto solamente dai possessori di altri modelli della casa, ma chiunque voglia spendere un prezzo da berlina di rappresentanza per una city car lo può fare liberamente, con il rischio (per il cliente) di spendere un patrimonio per avere un piccolo gioiello da esibire, come fosse un Rolex Daytona, da chi in realtà non potrebbe permettersi un altro modello Aston Martin.
Le prestazioni dell’Aston Martin Cygnet potrebbero lasciare a desiderare dato il pedigree del marchio e il prezzo, ma sono proporzionate alle dimensioni dell’auto: il piccolo 1.3 a benzina da 98 cv (disponibile anche sulla Toyota iQ 1.3 Executive con prezzo di 15.850 euro) le fanno raggiungere i 170 km/h, impiega 11,8 secondi da 0-100 e percorre 20,4 km/l nella versione manuale e 19,2 km/l nella versione automatica, sempre che agli acquirenti di un utilitaria Aston Martin interessino i consumi! Ma a proposito di city car esclusive, la piccola Smart Brabus Exclusive batte la Cygnet in accelerazione, da 0-100 in 8,9 secondi, mentre la velocità è limitata elettronicamente a 155 km/h. Il prezzo però è decisamente inferiore: 20.980 euro. Il difetto è dover dire a una festa che si è possessore di una Smart, e non si avrà lo stesso effetto di dire che lo si è di una Aston Martin. L’importante è non dire di che modello si tratti!