Opel: il segreto del “rumore” e della sua assenza

04-Nov-2022  

Nel 1997 Opel presentava al mondo il Laboratorio di Acustica del Centro Ricerche Tecniche di Rüsselsheim, un centro capace di analizzare il suono proveniente dagli organi metallici dell’auto, senza l’ostacolo della carrozzeria. Un vero e proprio banco di prova per rumori e vibrazioni, costato ben 34 milioni di euro, e capace di condurre ricerche sugli effetti del rumore e della vibrazione sulla sicurezza e sull'ambiente.
Il laboratorio al suo interno vantava una delle più grandi camere anecoiche del mondo: questa consentiva di effettuare rilevazioni sul rumore senza i vincoli delle condizioni atmosferiche. Tutte le misurazioni specifiche erano effettuate su banchi a rulli, utilizzando  dei microfoni molto precisi.

Le fonti di rumore

Non è una novità che le più grandi fonti di rumore di un’auto sono i fruscii derivati dall’aria, il rotolamento degli pneumatici e il movimento (o le vibrazioni) delle parti meccaniche. Per eliminare queste fonti di rumore - o quantomeno ridurre il rumore complessivo - gli ingegneri si servono di apparecchiature particolari.

Il banco prova degli organi meccanici è in grado di effettuare analisi della vibrazione e del rumore. Il suo vantaggio, rispetto alle apparecchiature convenzionali, risiede nell’esaminare tutta la meccanica ed il sistema di scarico, senza la presenza della carrozzeria. Le cosiddette “vibrazioni invisibili” invece potevano essere rilevate tramite l'olografia. Questa tecnica era utilizzata da Opel per lo studio di superfici piane come la scocca, il pianale, le porte ed i cofani prive di qualsiasi contatto reale.

Le componenti in prova venivano fatte vibrare e quindi fotografate da due lampi laser della durata di 30 bilionesimi di secondo. Una speciale macchina fotografica traduceva poi le vibrazioni in ologrammi, consentendo agli esperti di acustica di identificare i "punti caldi" dall'andamento caratteristico dei contorni e, se necessario, sollecitare misure correttive quali un aumento della rigidità.

Le tecnologie del futuro

I settanta ingegneri del reparto Rumore e Vibrazione del Centro Ricerche era anche molto rivolta al futuro: attraverso la tecnologia ACN (Active Noise Control = Controllo Attivo del Rumore) potevano "sopprimere" alcuni rumori del veicolo con dei rumori “opposti" creati elettronicamente. Questo sistema avveniristico consente l’eliminazione dei pannelli fonoassorbenti, con conseguente risparmio sul peso e quindi una riduzione dei consumi.
All’epoca si parlava anche di "psico-acustica" ovvero della possibilità di sovrapporre al rumore esistente un altro provocato deliberatamente. Questa nuova scienza si basa sulla scoperta medica che segnali acustici possono provocare reazioni in grado di influenzare il comportamento al volante e di conseguenza sulla sicurezza.

Inoltre, in ambito più “giocoso” i tecnici del suono Opel potevano utilizzare questa tecnologia per trasmettere ad  un’utilitaria come l’Opel Corsa la sonorità di una vettura granturismo.
E’ quello che accade oggi nell’ADAC Opel e-Rally Cup, il campionato monomarca riservato alle Opel Corsa-e Rally a propulsione 100% elettriche, dotate per l’occasione di un sofisticato sound system che permette di sentire la vettura durante i rally. «Non volevamo simulare il rumore di un motore a combustione interna, ma puntavamo a creare una sonorità elettrica originale ed adatta a questo progetto» spiega Jörg Schrott, direttore Opel Motorsport. «Siamo molto contenti del risultato e siamo convinti che questo suono emozionerà i tifosi durante le prove speciali, anche se è volutamente diverso da quello di una classica auto da rally con motore a combustione interna». Da una parte c’è l’attenzione verso gli appassionati e dall’altra quella per la sicurezza perché i commissari devono essere in grado di udire la vettura quando si avvicina.

Non potendo installare nessun dispositivo all’interno dell’auto perché sarebbe stato difficilmente udibile dall’esterno, si è studiata una soluzione in grado di resistere alle vibrazioni, alla polvere e soprattutto all’umidità in condizioni di guida su fondo umido. L’ispirazione è arrivata dal mondo degli accessori navali: sulla Opel Corsa-e Rally sono montati due altoparlanti resistenti agli spruzzi d’acqua, ciascuno con una potenza di 400 Watt. Il sistema non dipende dalla velocità, bensì dal regime di rotazione del motore e permette quindi di avvertire il rotolamento delle ruote. Il volume può essere regolato a due livelli di potenza: uno alto (per la gara), e uno silenzioso per quando si affrontano i trasferimenti.

Autore: Redazione