Seat, 7 consigli per guidare in estate

08-Lug-2019  

Ogni stagione porta con sé delle criticità per quanto riguarda la circolazione e la sicurezza stradale. Anche l’estate, a dispetto di quanto si possa pensare, ha i suoi fattori di rischio. Seat ha deciso quindi di stilare una breve guida, da consultare prima di mettersi al volante in questi mesi.

1) CALZATURE E ABBIGLIAMENTO

Sono 7 i consigli che il marchio di Barcellona, la casa automobilistica più mediterranea d’Europa, ci propone per la guida sotto il solleone. Innanzitutto le calzature da indossare. Anche se dobbiamo effettuare tragitti brevi, magari per andare in spiaggia, è bene evitare di guidare con le ciabatte, che limitano la sensibilità e possono anche incastrarsi tra i pedali. Anche se in molti Paesi europei mettersi al volante in ciabatte non è esplicitamente vietato, si è passibili di sanzione per limitazione di libertà di movimento. Stesso rischio se si guida scalzi.

Il consiglio non cambia sul resto dell’abbigliamento: guidare senza indumenti superiori può causare bruciature dovute alla frizione della cintura di sicurezza sulla pelle. Se proprio la temperatura è elevata, meglio tenere portiere e finestrini aperti per un minuto per ventilare l’abitacolo prima di accendere l’aria condizionata.

2) NUMERO DI PASSEGGERI

A volte, durante i brevi tragitti sulle ‘strade delle vacanze’ ci si trova a dare un passaggio a più persone rispetto ai posti in auto. Ma superare il numero di passeggeri per cui la vettura è omologata comporta enormi rischi. Ciò significa infatti che qualcuna delle persone a bordo non utilizza la cintura di sicurezza.

3) BERE (ACQUA) PRIMA DI GUIDARE

Idratarsi in estate è fondamentale per la nostra salute: la mancanza di una corretta idratazione alla guida provoca gli stessi effetti sul conducente di 8 bicchieri di vino. Ciononostante è bene evitare di farlo mentre si guida. Non è proibito mangiare o bere in auto, ma di certo limita la nostra attenzione sulla strada.

La cosa migliore è bere prima di mettersi in marcia e durante soste regolari. Inoltre le vetture con l’ADAS capace di monitorare la stanchezza del conducente, segnalano quando è necessario fermarsi per una pausa.

4) MANI SUL VOLANTE, PIEDI PER TERRA

Finestrino abbassato, occhiali da sole e gomito appoggiato: è un grande classico dell’estate, ma è anche una posizione sconveniente. Non avere entrambe le mani sul volante incide ovviamente sulla capacità di controllo dell’auto.

In secondo luogo guidare con il braccio esposto fuori dall’abitacolo aumenta i rischi di lesioni in caso di incidente. Altra abitudine, tanto diffusa quanto pericolosa, è quella di appoggiare i piedi sul cruscotto. In caso di impatto le gambe sono d’intralcio al lavoro dell’airbag frontale, che diventerebbe così un elemento di pericolo.

5) PATENTE A BORDO

Spesso per una breve gita fuori porta o per raggiungere una spiaggia limitiamo il nostro bagaglio. Ma la patente dev’essere sempre con noi, anche in vacanza. L’assenza della documentazione di guida comporta una multa nella maggior parte dei Paesi europei.

6) ATTENZIONE AL PARCHEGGIO

La fretta di raggiungere il luogo di relax può portarci ad abbandonare l’auto sulla sabbia o in zone protette dove vige un divieto. Meglio armarsi di pazienza e cercare parcheggio senza perdere la calma e possibilmente ricordandosi che il clacson serve solo per prevenire gli incidenti. I veicoli di ultima generazione offrono inoltre preziosi sistemi d’ausilio, come il Park Assist, che agevolano le nostre manovre nello stretto.

7) ABBASSARE LA MUSICA

La spensieratezza delle vacanze ci porta ad ascoltare le hit dell’estate a tutto volume. A tal proposito Seat è la prima marca al mondo a integrare Shazam a bordo. La musica ad alto volume può però coprire rumori importanti come la sirena di un’ambulanza o il clacson di un altro veicolo. Per questo è un comportamento passibile di sanzione; così come è passibile di sanzione baciare... il copilota! Può sembrare strano, ma in Spagna si rischia una multa fino a 80 euro a fare questo gesto, seppur romantico. In effetti comporta pur sempre una riduzione dell’attenzione sulla strada.

Autore: Francesco Bagini