Che l’aria di famiglia, specie nel profilo, nella forma dei gruppi ottici e nel design delle prese d’aria anteriori, potesse renderle spesso somiglianti, più che intuibile era probabilmente fisiologico. Per certi versi anche corretto e perfettamente in linea con il family feeling e la brand identity del gruppo Volkswagen e delle soluzioni stilistiche e tecnologiche adottate, all’interno della categoria SUV, dal primo costruttore europeo per numero di veicoli venduti ogni anno.
Eppure, dietro le apparenze e il fil rouge progettuale che accomuna gli “sport utility vehicles” dal target più trasversale e generalista dei marchi Volkswagen, Seat e Skoda, si celano sostanziali differenze: tanto nell’evoluzione delle ormai leggendarie piattaforme “MQB” e “MEB”, quanto nelle svariate soluzioni tecnologiche adottate per lo sviluppo e la diversificazione tra modello e modello dei sistemi di sicurezza, infotainment e assistenza alla guida. Ma scendiamo più nel dettaglio, per scoprire misure, caratteristiche principali e allestimenti delle singole vetture a ruote alte che compongono la gamma SUV dei tre brand, iniziando dalla casa madre Volkswagen:
INDICE |
SUV Volkswagen |
SUV Seat |
SUV Skoda |
Il marchio di Wolfsburg copre attualmente con i propri modelli almeno cinque dei segmenti appartenenti alla categoria con maggiore diffusione in Italia, come in quasi tutti i mercati europei: il segmento dei crossover e SUV di fascia B con Volkswagen T-Cross, Taigo e T-Roc; quello dei C-SUV con Volkswagen Tiguan e, infine, il segmento delle SUV di segmento D o SUV di lusso in cui figura a pieno titolo un generale di lungo corso come Volkswagen Touareg.
Molti dei modelli del brand dalla grande “V” dispongono ormai di almeno una versione ibrida plug-in, andando ad intercettare anche le più recenti esigenze di mobilità sostenibile di un segmento – quello delle SUV Hybrid o Mild Hybrid - in costante ascesa e in perfetta compatibilità e coerenza con la tradizionale affidabilità della casa tedesca. Dal 2021 fa, inoltre, parte della grande famiglia Volkswagen anche la crossover-SUV full electric ID.4, basata sulla piattaforma modulare “MEB” creata per tutti i veicoli ad alimentazione elettrica della casa, e la sua evoluzione coupè, ID.5 il cui arrivo nelle concessionarie potrebbe slittare di alcuni mesi, dopo l’estate, a causa della mancanza di materie prime e componenti generata del conflitto in Ucraina.
Volkswagen T-Cross
Prodotta dalla primavera del 2019 sulla piattaforma “MQB-A0” e realizzata sul pianale della sorella a ruote basse Polo, è più lunga di quest’ultima di oltre 11 centimetri che insieme al frontale massiccio ed imponente, al posteriore cubico e all’alta linea di cintura, le conferiscono una presenza su strada da vera SUV. La T-Cross è lunga 4,11 metri, larga 1,77 e vanta un’altezza di ben 1.588 millimetri. Notevole il bagagliaio che con un volume di 455 litri supera abbondantemente quello della sorella maggiore T-Roc, anche grazie al piccolo trucco della panchetta scorrevole da 14 centimetri, eredità dei quasi scomparsi monovolume.
Negli interni, la city SUV di Wolfsburg dispone di comodi sedili anteriori completamente reclinabili e di una plancia dalle linee pulite e ordinate, con un appariscente cockpit digitale (di serie con l’allestimento “Advanced”), composto dall’ampio schermo di guida da 11,7 pollici, configurabile in diversi layout, e da un display più piccolo da 8 pollici per la gestione del sistema multimediale.
Tre le motorizzazioni termiche, con il nuovo, brillante 1,5 litri turbobenzina da 4 cilindri in linea e 150 CV (200 km/h, 0-100 in 8,5 secondi) e lo scattante 1,0 a 3 cilindri da 110 CV, entrambi dotati di cambio DSG (192 km/h, 0-100 in 10,2 secondi), la meno potente ma comunque elastica versione da 95 CV (180 km/h, 0-100 in 11,5 secondi) e il diesel 1,6 TDI da 95 CV. È poi disponibile anche la versione a metano da 90 CV.
Quattro gli allestimenti: l’entry level “Urban”, la versione “Style”, la “Sport” e la più accessoriata “Advanced”. I prezzi vanno dai 23.150 euro della “1,0 TSI Style” fino a sfiorare i 30mila euro per la versione “1,5 TSI BMT DSG Advanced”.
Volkswagen Taigo
Sviluppata anch’essa sulla piattaforma “MQB-A0”, l’ultimo in ordine di arrivo dei crossover Volkswagen si distingue per il filante andamento coupé, accentuato dal montate posteriore leggermente inclinato in avanti. I quasi 4,27 metri di lunghezza risultano un po’ fuori scala rispetto alle consuete dimensioni delle altre B-SUV sul mercato. Rientrano, invece, negli standard del segmento la larghezza di 1.757 mm e il passo da 2.554 mm pressoché identico a quello di “T-Cross”.
A caratterizzare il design di Taigo sono anche l’allungato sbalzo anteriore e i gruppi ottici anteriori e posteriori a LED che le conferiscono un’accattivante firma luminosa, resa ancora più evidente dalla opzionabile barra trasversale illuminata nella calandra e dalla scelta dei nuovi fari a LED “Matrix Iq.Light”.
Di ultima generazione il sistema di infotainment, basato sulla piattaforma modulare “MIB3”. Nel pannello della strumentazione spiccano i display digitali fino a 9,2 pollici e il climatizzatore automatico a due zone “Climatronic”, con superfici touch a sfioramento. La nuova B-SUV del costruttore tedesco è dotato, inoltre, di sistemi di assistenza di livello top per la categoria con il controllo perimetrale “Front assistant”, munito di frenata d’emergenza e “Lane assist”. Di buon livello anche anche la qualità delle finiture interne, arricchite anche da materiali morbidi e più gradevoli al tatto rispetto a quelli presenti in “T-Cross”.
Identiche alla sorella minore sono, poi, le motorizzazioni turbobenzina da 1,0 e 1,5 litri. Il più tranquillo 1,0 TSI a tre cilindri da 95 CV è abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti, in grado di spingere la Volkswagen Taigo fino a 183 km/h di velocità massima, a fronte di un consumo combinato nel ciclo WLTP di 5,4-5,8 l/100 km, cui corrispondono emissioni di CO2 di 123-132 g/km.
Più brillante il 1,0 TSI da 110 CV, anch’esso a 3 cilindri ma associato al cambio automatico DSG a doppia frizione da 7 rapporti, capace di far raggiungere alla Taigo una velocità di punta di 191 Km/h. Al top di gamma c’è, infine, il più performante 1,5 TSI a quattro cilindri da 150 CV, dotato di gestione attiva dei cilindri ACT e sempre abbinato al cambio DSG a sette marce. Quest’ultima motorizzazione permette al nuovo crossover Volkswagen di raggiungere i 212 Km/h.
Arrivata da appena un mese nelle concessionarie italiane, la Taigo è al momento disponibile nei due allestimenti “Life” ed “R-Line”, con prezzi che partono dai 22.600 euro per la versione 1.0 TSI 95 CV Life.
Volkswagen T-Roc
Presentata ufficialmente sul lago di Como nell’estate 2017 e realizzata sul mitico pianale “MQB” di Golf, la SUV di maggior successo commerciale nel recente passato del produttore teutonico è da pochissimo tempo giunto al suo primo restyling che ne ha ritoccato i dettagli nel design, migliorato ulteriormente gli interni e ampliato la dotazione di serie.
La nuova T-Roc mantiene la sua linea compatta che ne ha decretato il trionfo scolpito nell’oltre il milione di esemplari finora venduti in tutto il mondo. La “Born confident” ha una lunghezza di 4.234 mm, una larghezza importante di quasi 1,82 metri, un’altezza di 1,57 e un passo di 2.590 mm. Tre i modelli attualmente disponibili in Italia: la versione “Standard”, la T-Roc R a più alte prestazioni con motorizzazione turbocompressa da 2,0 litri e 300 CV e la T-Roc Cabriolet, lanciata nell’aprile 2020.
La Volkswagen T-Roc 2022 vanta interni più moderni rispetto alla edizione precedente, con materiali di qualità superiore e un equipaggiamento di serie che oggi comprende: fari a LED, cockpit digitale da 8 pollici, sistema modulare di infotainment “MIB3” predisposto alla navigazione Ready2Discover con App-Connect wireless e sistemi di assistenza all’avanguardia non solo per la categoria, come il “Lane assist”, l’assistente di parcheggio “Park assist” e la possibilità di avere l’”IQ.Drive Travel Assist” con guida parzialmente automatizzata di livello 2.
Di serie anche il cruise control adattivo “ACC”, il “Front assist” con frenata di emergenza city, il volante multifunzione rivestito in pelle e i cerchi in lega da 16 pollici. Dotazione a cui si aggiungono i sedili comfort sport in tessuto con supporto lombare anteriore, la pedaliera in acciaio spazzolato, i vetri posteriori oscurati e i cerchi da 17 pollici nell’allestimento “Style”.
Diffusasi a macchia d’olio nel nostro Paese, sin dal suo lancio, con quasi 190 mila esemplari venduti in soli 4 anni e mezzo, T-Roc può essere scelta oggi in quattro motorizzazioni tradizionali, due a benzina di cui un 1,0 litri a tre cilindri da 115 CV e un 1,5 litri a quattro cilindri da 150 CV, oltre ai due propulsori diesel: il 1,6 TDI da 115 CV e il 2,0 TDI 4Motion da 150 CV. Una quinta motorizzazione, nonché punta di diamante della gamma, è rappresentata dal 2,0 turbobenzina a trazione integrale da 300 CV del modello “T-Roc R”, in grado di farle coprire i 0-100 km/h in appena 4,9 secondi.
I prezzi vanno dai 26.600 euro di “Volkswagen T-Roc 1.0 TSI Life” ai 48.700 euro della sportiva “T-Roc R 2.0 TSI” da 300 CV.
Volkswagen Tiguan
C-SUV di lungo corso del marchio, fra i tre veicoli a ruote alte più venduti al mondo, la Tiguan è giunta già dal 2016 alla sue seconda serie. L’auto, in listino già dal 2007, deve il suo nome alla fusione dei nomi “Tigre” e “Iguana” tra i più votati durante il sondaggio della rivista tedesca “Auto Bild”.
In seguito all’importante restyling del 2011, la seconda generazione “AD1” della SUV di segmento medio di Wolfsburg viene presentata al Salone dell’automobile di Francoforte del 2015, in cui si mostra rivoluzionata nel profilo e nel design decisamente più aggressivo, con un nuovo frontale completamente sviluppato in orizzontale in cui le cromature compongono un’unica figura da un faro all’altro.
Restano ancora abbastanza contenute le dimensioni, con una lunghezza di 4,49 metri che diventano 4,70 con la nuova versione a 7 posti “Allspace”, 1,84 metri di larghezza, un’altezza che va da 1,63 a 1,67 metri e un passo notevole, capace di raggiungere anche i 2.787 mm.
Concepita principalmente per un utilizzo su strada, la Volkswagen Tiguan dispone anche di una trazione integrale “4Motion” che le consente di cavarsela egregiamente anche nel fuori strada leggero.
La dotazione completa comprende l’utilizzo di materiali di pregio come radica e pelle nelle finiture interne, un’evoluta strumentazione digitale “Active info display”, bagagliaio da ben 760 litri che diventano 2.000 con i sedili abbattuti per la “Allspace”, cerchi in lega fino a 20 pollici nella versione “R” e sistema “Automatic Post-Collision Braking” in grado di frenare ulteriormente la corsa del veicolo in caso d’incidente.
Tre gli allestimenti principali: il più basico “Life”, il più completo “Elegance” e lo sportivo “R-Line”. Mentre, sono otto in totale le motorizzazioni, 7 delle quali a trazione termica benzina o diesel, più un moderno propulsore plug-in hybrid da 245 CV di potenza complessiva. Ai quattro motori turbobenzina – due 1,5 litri a quattro cilindri TSI da 130 e 150 CV, più due 2,0 litri 4Motion da 190 e 320 CV – si aggiungono i tre propulsori diesel common rail da 2,0 litri con potenze variabili di 122, 150 e 200 CV.
I prezzi partono da 33mila euro per la nuova “Tiguan 1.5 TSI ACT 96KW Life” per arrivare fino ai 60.600 euro della versione super sportiva “2.0 TSI R DSG 4Motion”.
Volkswagen Touareg
La più longeva tra le SUV Volkswagen, sviluppato insieme a Porsche Cayenne di cui condivide il telaio e altre componenti, è stato prodotto a partire dal 2002 per competere con le grandi 4x4 presenti sul mercato a marchio Mercedes, BMW, Volvo, Lexus, Jeep e Land Rover.
Dopo il restyling della prima serie, maturato nel 2007 con l’obiettivo di alleggerire gli oltre 2.400 kg della versione originaria, e le variazioni apportate, prima nel 2010, sul pianale della seconda serie e, successivamente nel 2012, con le realizzazione della versione speciale “Snowareg”, il 2018 è stato l’anno di arrivo della terza e ultima generazione della Touareg. La nuova ammiraglia della casa tedesca utilizza la sofisticata ed ultra leggera piattaforma “MLB Evo” in alluminio, adottata anche per Audi Q7, Audi Q8, Bentley Bentayga, Porsche Cayenne e Lamborghini Urus.
Da vero salotto immerso nel deserto le dimensioni che arrivano fino a 4,88 metri nella lunghezza, appena sotto i 2 metri di larghezza e un’altezza di 1.717 centimetri. Misure “extra large” anche per i propulsori: tre quelli ad alimentazione termica, con due diesel 3,0 litri V6 da 231 e 286 CV e un turbobenzina 3,0 litri V6 da 340 CV, a cui si aggiungono due motorizzazioni ibride plug-in, entrambe basate sull’utilizzo del 3,0 litri V6 benzina in sinergia con un propulsore elettrico da 100 KW, con potenze da 381 e 462 CV complessivi.
La Volkswagen Touareg è proposta in quattro allestimenti: dall’allestimento base “Touareg” dotato di un equipaggiamento già più che completo, alla versione “Atmosphere” top di gamma per le motorizzazioni diesel e benzina, con display di bordo touch da 15 pollici e cerchi in lega Osorno da 19’’. Allestimento top per le versioni alimentate tradizionalmente anche l’”Elegance”, con cerchi in lega Esperance anch’essi da 19’’. Infine, la “R” versione di punta del più potente (da 462 CV) tra i modelli ibridi.
I prezzi oscillano tra i 63.800 euro di Touareg 3.0 V6 TDI SCR da 231 CV e i 96 mila euro del 3,0 litri “V6 TSI eHYBRID” da 462 CV R.
Volkswagen ID.4
Prima SUV compatta 100% elettrica a marchio Volkswagen, come la sorella minore ID.3 è stata sviluppata sulla piattaforma modulare “MEB” del gruppo di Wolfsburg che punta ad elettrificare del tutto la propria gamma entro il 2025. Dal passo lungo di 2,77 metri in grado di garantire un notevole spazio a bordo, grazie anche allo sbalzo anteriore ridotto, la Volkswagen ID.4 è lunga 4,58 metri, larga 1,85 e alta fino a 1.640 mm, con un design esterno futuristico e minimale da crossover che ricorda vagamente la sorella Taigo, ma con dimensioni maggiorate e un posteriore nettamente più pronunciato e caratterizzato dalla fascia luminosa “Light Matrix LED” composta da 30 elementi tridimensionali.
La trazione è stata originariamente prevista in posizione posteriore, con motore elettrico da 170 CV o da 204 CV e 310 Nm di potenza. Ma dal 2022 si è aggiunta la possente versione 4x4 “GTX” da 299 CV, cambio automatico e accelerazione da 0 a 100 km/ in soli 6,2 secondi.
Ricco di tecnologia l’abitacolo, con comandi a sfioramento, cruscotto digitale ed head up display con realtà aumentata. Mentre le batterie a ioni di litio sono nascoste sotto il pianale. Molto ampio anche il bagaglio, con una capacità “normale” di 543 litri, aumentabili a 1.575 con i sedili reclinati.
I prezzi vanno dai 43.150 euro per la Volkswagen ID.4 City ai 59.100 euro della versione 1st Max.
La gamma SUV del marchio iberico comprende attualmente tre modelli, due dei quali – Arona e Ateca - collocabili nel segmento B dei crossover e urban SUV, a cui si affianca il C-SUV “Tarraco” di più recente produzione e lanciato sul mercato dalla metà del 2018. Scopriamone le caratteristiche essenziali, vettura per vettura:
Seat Arona
Presentata nell’estate 2017, la city-SUV della casa spagnola poggia anch’essa la sua architettura tecnica sulla piattaforma “MQB-A0” anche per Ibiza, Polo, T-Cross e Taigo. Suddivisa stilisticamente in due parti, l’anteriore più simile alla berlina da cui deriva (Seat Ibiza) e il posteriore ripreso a grandi linee da quello della sorella maggiore Ateca, la Seat Arona si distingue esternamente anche per alcuni dettagli, come la modanatura in rivestimento cromato e contenente una “X” che separa la carrozzeria dal tetto, disponibile a contrasto nelle tinte, nero, grigio e arancione.
L’anno scorso la piccola crossover Seat è stata sottoposta ad un discreto ma significativo restyling che, oltre a sostituire la griglia anteriore con una di maggiore superficie e ad aggiungere nuovi fari fendinebbia circolari e bumper in acciaio, ha rivoluzionato la strumentazione di bordo con una moderna plancia digitale, dotata oggi di display touch da 8,5 e 9,2 pollici, e aggiornato il pacchetto sicurezza con un nuovo sistema di controllo elettronico (ADAS), “Travel assist”, “Park assist” e sistema di frenata d’emergenza automatica.
La rinnovata Seat Arona misura in lunghezza appena 4,14 metri, poco più di una comune utilitaria. Più nella media del segmento sono invece di 1,79 metri, l’altezza di 1,54 e il passo da 2.566 mm. Tra i più capienti della categoria il bagagliaio da 400 litri grazie al doppio fondo presente su tutte le versioni, meno che in quella a metano in cui la capienza si riduce a circa 285 litri.
Cinque gli allestimenti: dall’essenziale “Reference” al top di gamma “FR”, passando per le versione intermedie “Style” e “Xperience”. Cinque anche le motorizzazioni che comprendono le tre versioni benzina – 1,0 litri TSI da 95 CV con cambio manuale a 5 velocità, 1,0 litri TSI da 115 CV e 1,5 litri TSI da 150 CV, questi ultimi con cambio a sei rapporti – a cui si aggiungono l’unica versione diesel 1,6 TDI da 95 CV e il 1,0 TGI a metano da 90 CV, elastico e ideale nelle lunghe percorrenze. Il modello benzina da 1,0 litri sovralimentato a 115 CV e il diesel dispongono, poi, opzionalmente anche di cambio DSG automatico a sette rapporti.
Il prezzo di listino della Seat Arona è compreso tra i 19 mila euro della versione “1.0 ECO TSI 70KW Reference” e i 27mila euro della “1.5 TSI Evo 110KW FR DSG”.
Seat Ateca
Prima in ordine di arrivo tra le SUV di nuova generazione del brand spagnolo, la Seat Ateca è prodotta sin dal 2016 in collaborazione con Skoda e nello stabilimento ceco di Kvasiny.
Basata sul telaio della piattaforma “MQB”, la C-SUV di casa Seat ha beneficiato del suo primo restyling, l’anno scorso, in contemporanea con la sorella minore Arona. Un leggero maquillage che le ha ridisegnato il contorno dei gruppi ottici anteriori e aggiunto le frecce a LED in quelli posteriori. Ma a cambiare sono stati anche la strumentazione digitale con nuovi display di infotainment da 9,2 pollici e il sistema di connettività oggi di tipo MIB3, compatibile in modalità wireless con Android Auto ed Apple CarPlay.
Pur condividendo il medesimo pianale con Volkswagen Tiguan e Skoda Kodiaq, la Seat Ateca vanta un aspetto più compatto con 4,36 metri di lunghezza e misure pressoché identiche a quelle della cugina tedesca, con 1,84 metri di larghezza e 1,63 metri di altezza.
Nel caso ci aveste fatto già un pensierino e il vostro campo di gara fosse prevalentemente rappresentato da tragitti cittadini, il modello più consigliato è indubbiamente il piccolo 3 cilindri 1.0 TFSI da 116 CV. Il biodiesel 1.6 dalla medesima potenza, invece, è perfetto per chi macina molti chilometri. Se al semplice e confortevole trasporto urbano voleste, invece, aggiungere anche un po’ di brio, potreste scegliere il più performante 1.4 TFSI a 4 cilindri da 150 CV, disponibile anche con cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti, oppure il 2.0 diesel TDI sempre da 150 CV nella doppia variante a trazione anteriore e cambio DSG o 4x4 con cambio manuale per chi desidera bassi consumi e prestazioni brillanti. Al vertice della gamma, trovate poi la l’Ateca 2.0 TDI 190 CV 4x4 DSG, in grado di spingersi fino ai 212 km/h di velocità massima e di raggiungere da 0 i 100 km/h in soli 7,5 secondi.
Gli allestimenti disponibili per la nuova Seat Ateca sono gli stessi già previsti per la più piccola Arona, con in aggiunta l’elegante versione Business selezionabile sia per i modelli a benzina che per quelli diesel.
Il prezzo di vendita per Seat Ateca 2022 varia dai 25.250 euro della “1.0 TSI 81KW Reference” ai 40.450 euro della versione “2.0 TDI 110KW Xperience 4Drive DSG”.
Seat Tarraco
L’ammiraglia SUV della casa iberica nasce nel 2018 sul medesimo pianale modulare oggi utilizzato per Skoda Kodiaq e Volkswagen Tiguan Allspace. Vettura ai vertici della categoria in fatto di soluzioni tecnologiche relative ai sistemi assistenza e sicurezza alla guida, la Seat Tarraco è anch’essa configurabile, al pari delle due cugine in una comoda e confortevole 7 posti, grazie all’apertura di due sedili aggiuntivi nella terza fila che sottraggono un bel po’ di spazio al grande bagagliaio da 760 litri, ma che possono facilmente essere integrati nel pianale di carico.
La Tarraco è anche la più lunga fra i C-SUV del gruppo Volkswagen, superando con i suoi 4,73 metri di tre centimetri l’estensione di Skoda Kodiaq e concedendo meno di 15 centimetri in più alla super SUV Touareg. Sono, invece, in linea con le due parenti di telaio le altre misure principali della vettura. Una lunghezza complessiva ed un passo che garantiscono a questo modello top di gamma Seat spazi quasi sconfinati e alti livelli di comfort, anche grazie all’avvolgente virtual cockpit digitale da 12,5 pollici, abbinato a quello di infotainment da “soli” 8 pollici, ai sedili riscaldabili, agli ampi tavolini ripiegabili nella seconda fila e alle efficienti bocchette d’areazione posizionate in diverse parte dell’abitacolo. Di ottima qualità anche le finiture e i materiali che rivestono la plancia, il ponte centrale e le tasche delle portiere.
Cinque - e uguali a quelli previsti anche per Ateca - gli allestimenti. Arrivano a sei in totale, invece le motorizzazioni, con cinque versioni alimentate tradizionalmente, mediante tre motori a benzina – 1,5 litri TSI da 150 CV, 2,0 litri TSI da 190 CV e il 2,0 litri a trazione integrale da 245 CV – e due propulsori biodiesel entrambi da 2,0 litri, in grado di sviluppare rispettivamente 150 e 200 CV.
Dal 2020 ha, infine, fatto ingresso in listino anche una brillante motorizzazione plug-in hybrid 1,4 litri “PHEV” da 245 CV complessivi, dotata di una potente batteria da 12,8 kWh agli ioni di litio e capace di garantirle un’autonomia di oltre 700 km nel ciclo WLTP.
La Seat Tarraco è disponibile in 8 colorazioni totali, di cui due speciali – il Verde Camouflage e il Bianco Orice – con prezzi che vanno dai 32.650 euro per la versione base “1.5 TSI Style” ai 48.850 euro della versione top di gamma “2.0 TDI 147kW FR 4Drive DSG”.
Dopo aver fatto tesoro, a partire dall’ingresso nella galassia Volkswagen, della qualità di pianali, design e componenti condivise con gli altri modelli del gruppo, lo storico produttore boemo ha compiuto negli ultimi anni un enorme salto di qualità anche nell’estensione della sua gamma, in cui spiccano oggi i nuovi e competitive SUV che non temono il confronto con nessuno dei competitor di categoria e rappresentano oggi anche i modelli più venduti a marchio Skoda. Scopriamoli in dettaglio:
SKODA KAMIQ
Presentata sul finire del 2019, la B-SUV compatta della casa ceca abbina in modo originale di altezza e presenza scenica dei SUV tradizionali all’agilità delle utilitarie pensate per il traffico cittadino. Dal design distintivo ed equipaggiata con sistemi di assistenza ed infotainment da vettura di livello superiore, la Skoda Kamiq sfoggia anche diverse soluzioni all’avanguardia, come i gruppi ottici suddivisi in due parti, con le luci di marcia posizionate sopra i fari, il cruscotto digitale da 10,25 pollici, il tetto panoramico, i gruppi ottici “full LED” con indicatori di direzione dinamici sia avanti che dietro e i cerchi in lega con misure da 16 a 18 pollici.
Le misure sono all’incirca le stesse della T-Roc, con 4,24 metri di lunghezza, 1,79 metri di larghezza e un’altezza di 1.553 mm. Di ottima capienza anche il bagagliaio da 400 litri che diventano 1.395 con i sedili abbattuti e dotato di un pratico sistema portaoggetti che ne aumenta il volume di ulteriori 26 litri.
Abbastanza sorprendenti gli interni, caratterizzati dall’uso di materiali morbidi per la plancia e dal rivestimento in microfibra per i sedili e i pannelli delle portiere anteriori. La Skoda Kamiq dispone, inoltre, di un efficiente “Climatronic”, di sedile conducente regolabile elettricamente e di parabrezza e volante riscaldabili.
Due le motorizzazioni termiche, entrambe a benzina, con propulsori 1,0 litri e 1,5 litri rispettivamente da 110 e 150 CV. La “Skoda Kamiq” è inoltre dotata, come “Seat Arona” di un sobrio motore 1,0 litri a metano da 90 CV.
I prezzi sono compresi tra i 22.900 euro della nuova “Kamiq 1.0 TSI 95cv Ambition” e i 31.800 euro della “1.5 TSI 110KW Dark shade DSG” edizione 2022.
Skoda Karoq
Erede del fortunato modello Yeti e in listino già da un quinquennio, la Skoda Karoq punta anch’essa sulla compattezza delle linee e sulla versatilità d’uso che la rendono una vettura ad alta vocazione familiare.
Simile a Kodiaq nell’aspetto, ma con ben 32 cm in meno rispetto ai 4,70 metri di casa Skoda, la Karoq emula la sorella maggiore anche nella buona qualità degli interni, nella strumentazione digitale con layout personalizzabile e in alcune “chicche” che ne amplificano il livello di comfort, come gli ombrelli posti sotto i sedili anteriori, il porta bottiglie del tunnel centrale, il cestino asportabile nella tasca delle portiere, la luce del bagagliaio che diventa una torcia calamitata, i ganci, sempre nel bagagliaio, per appendere le sporte della spesa, la presa da 230V e l'ingresso USB a disposizione dei passeggeri posteriori e il gancio traino che si ritrae elettricamente. Certamente comodi anche i sedili “Varioflex”, di serie già con l’allestimento “Style” e il grande bagagliaio da 588 litri.
Quattro le motorizzazioni della nuova Skoda Karoq, che peccano al momento per l’assenza di una versione ibrida attesa entro la fine del 2022. Due le trazioni a benzina: 1.0 TSI 3 cilindri turbo da 115 CV e 200 Nm e il 1.5 TSI 4 cilindri da 150 CV con tecnologia “cylinder on demand”, in grado di disattivare due dei quattro cilindri con carichi parziali, per abbassare i consumi e le emissioni. Due anche le alimentazioni a gasolio: la Karoq 1.6 TDI” da 115 CV e 250 Nm, disponibile sia con cambio manuale che con l’automatico a doppia frizione DSG, e la Karok 2.0 TDI 4x4 da 150 CV e 340 Nm anche in questo caso dotata di entrambe le trasmissioni.
I prezzi vanno dai 27.200 euro della versione “1.0 TSI Ambition” ai 40.600 euro del “2.0 TDI 110KW Evo SCR SportLine DSG 4X4”.
Skoda Kodiaq
La per dimensioni e anche la più longeva tra le SUV a marchio Skoda, la Kodiaq si contraddistingue per linee secche e decise e per un diffuso senso di robustezza che è in grado di trasmettere. Disponibile come le cugine Tiguan e Tarraco anche nella configurazione a 7 posti, misura 4.697 mm di lunghezza, 1.882 mm di larghezza e 1.676 mm di altezza (inclusi mancorrenti al tetto) e ben 2.791 mm di passo. Ai vertici della categoria anche l’ampiezza del bagagliaio da 720 litri, ricavato con sapienza progettuale e senza intaccare l’ottimo coefficiente aerodinamico Cx di 0,33.
La grande SUV del costruttore boemo è, inoltre, provvista dei sistemi più avanzati in tema di sicurezza, assistenza e connettività, con il “Parking distance control” per le frenate improvvise in fase di parcheggio, “Area view”, cruise control di ultima generazione, frenata d’emergenza city, “Lane assist”, sistema di mantenimento della corsia, connettività con Apple CarPlay e Android Auto e lo “Skoda Care Connect” che permette di accedere da remoto al veicolo attraverso il proprio smartphone per conoscere alcune informazioni, come l’autonomia residua.
La Skoda Kodiaq vanta anche ben 6 livelli di allestimento – “Ambition”, “Executive”, “Style”, “Sportline”, “Laurin&Klement” ed “RS” – in cui si suddividono le 5 motorizzazioni a benzina e diesel, con la più grave mancanza di una versione plug-in hybrid per il modello di punta del brand dalla Freccia alata. Tre i propulsori a benzina, con il 1,5 litri a quattro cilindri da 150 CV e i due 2,0 litri a trazione anteriore e integrale, rispettivamente da 190 e 245 CV. Sono due, invece, i motori diesel 2,0 litri con potenze da 150 e 200 CV.
Il prezzo per la Skoda Kodiaq edizione 2022 varia dai 32.150 euro della entry level “1.5 TSI Act Ambition 5p”, fino ai 53.500 euro della super accessoriata “2.0 TDI 147KW Laurin&Klement DSG 4WD 7p”.
Skoda Enyaq iV
Ultima arrivata fra i SUV con logo Skoda, nonché prima vettura elettrica in assoluto del costruttore ceco, la “Skoda Enyaq” è un crossover di segmento C realizzato sulla base della piattaforma “MEB”, creata da Volkswagen per i veicoli 100% elettrici, e con un’autonomia in grado di superare i 520 km nel ciclo misto, con una sola ricarica.
Gemella della Volkswagen ID.4, con i suoi 4,65 metri, appena 5 centimetri in meno della cugina tedesca, la Enyaq si contraddistingue subito per i grandi spazi interni, garantiti anche nel divano posteriore dall’assenza del tunnel centrale e per le ampie superfici vetrate che regalano ariosità e massima visibilità dentro l’abitacolo.
L’autonomia della Enyaq iV varia in base ai tre livelli di potenza delle batterie, a cui corrispondono altrettanti range di potenza del motore: dall’entry level Enyaq 50 da 50 kWh, capace di sviluppare 150 CV e un’autonomia complessiva di 320 km, alla batteria Enyaq 60 in grado di erogare ben 180 CV e di rendere il veicolo autonomo fino a 400 km. Fino alla più performante Enyaq 80, per chi è solito macinare ogni giorno anche centinaia di chilometri, garantiti dai 204 CV sviluppati e gli oltre 520 km percorribili con questa alimentazione. Una potenza, quest’ultima, in grado di far accelerare la Skoda Enia” da 0 a 100 km/h in soli 8,5 secondi e che rappresenta anche il top di gamma, in attesa dell’arrivo di Enyaq RS da 306 Cv con trazione 4x4, capace di bruciare lo 0-100 in appena 6,2 secondi e di spingersi fino ai 180 km/h di velocità massima autolimitata.
La prima SUV elettrico della Freccia alata si distingue anche per prorompente trazione posteriore, ben controllata dai sistemi di assistenza elettronica che riducono al minimo le perdite di aderenza e i rischi di sovrasterzo. Sorprendentemente agile anche nell’angolo di sterzata delle ruote anteriori che le consentono un giro completo su sé stessa in soli 9,3 metri.
Sintetizzando il giudizio complessivo, la Skoda Enyaq non mostra particolari timori reverenziali nei riguardi delle più prestigiose SUV elettriche Volkswagen ID.4 e Mercedes EQA che ne rappresentano le competitor naturali. Concorrenti che richiedono anche esborsi economici nettamente più impattanti, rispetto al davvero aggressivo prezzo di listino di 35.950 euro previsto per la versione base dell’innovativa vettura a ruote alte lanciata appena un anno fa dal marchio boemo.