Non importa quale sia il tipo di auto: grande, piccola, a trazione anteriore, posteriore o 4x4, nella stagione fredda i pneumatici invernali fanno un’enorme differenza in caso di neve o ghiaccio. Perché, sarà banale dirlo, le gomme rappresentano l’unico punto di contatto tra la vettura e il suolo.
Per testare sul campo la differenza tra invernali, estive e catene da neve, Assogomme ha organizzato dei test al Ghiacciodromo di Livigno. Ecco com’è andata.
Si tratta, probabilmente, dell’aspetto più importante in tema sicurezza. Perché se non c’è trazione in accelerazione, al massimo si resta fermi. Ma se l’auto è in corsa e si presenta un ostacolo davanti ai nostri occhi, non poter frenare in spazi brevi può fare la differenza tra evitare o causare un incidente.
Il test in questione ha visto protagoniste due Alfa Romeo Giulia, una equipaggiata con pneumatici estivi e l’altra con quelli invernali.
Alla velocità di 40 km/h è stata effettuata una frenata d’emergenza e sono stati misurati gli spazi di arresto, di 20 metri con i pneumatici invernali e di ben 40 metri (il doppio) con quelli estivi.
Evitare di acquistare le gomme invernali assicura senza dubbio un risparmio economico, nonché di tempo per il cambio-gomme. In fondo per essere in regola con la legge basta avere le catene con sé. Ma se dovesse nevicare?
Innanzitutto bisogna fare i conti con la difficoltà che richiedere l’installazione delle catene sulle ruote, e il rischio di doverlo fare nel mezzo di una strada innevata, con tutti i rischi del caso. Ma una volta installate, sono più o meno efficaci dei pneumatici invernali?
Le protagoniste di questo test sono due Fiat 500X Dolcevita ibride, una equipaggiata con pneumatici invernali, e l’altra con pneumatici estivi e catene montate sull’asse anteriore.
Partiamo dalla situazione peggiore, ovvero quella su asfalto asciutto: in queste condizioni le catene da neve non solo sono causa di forti vibrazioni allo sterzo e alta rumorosità, ma anche di netto allungamento degli spazi di frenata. Inoltre la legge prevede un limite di velocità di 50 km/h.
Sulla neve le catene sono senza dubbio un grande aiuto se l’auto è equipaggiata con pneumatici estivi, ma non riescono a eguagliare il grip di una gomma invernale, sia in termini di accelerazione sia di frenata.
Le gomme invernali, dunque, sono la soluzione migliore in caso di fondo innevato.
Si è soliti pensare che la trazione 4x4 sia la soluzione definitiva quando si tratta di fondi viscidi, e senza dubbio in termini di motricità fa una grande differenza. Non dimentichiamoci, però, che contro la fisica non si può fare niente, e in certe situazioni (vedi la frenata) l’unica cosa che conta è la quantità di grip dei pneumatici.
Protagoniste di questo test sono due Jeep Renegade 4xe a trazione integrale e due Alfa Romeo Tonale a trazione anteriore, che hanno dovuto affrontare (coi pneumatici estivi e poi con quelli invernali) una strada in forte pendenza, sia in salita sia in discesa.
Con la trazione 4x4
Partiamo dalla Jeep Renegade 4xe a trazione integrale. Con le gomme estive non è riuscita a superare la rampa, se non prendendo un po’ di slancio; non solo, a un certo punto è scivolata indietro a ruote bloccate: un comportamento ad alto rischio in una situazione reale. In discesa, inoltre, è risultata incontrollabile, e nonostante la forte pressione dei freni non si è fermata fino al raggiungimento di un tratto pianeggiante.
Con la trazione 2WD
L’Alfa Romeo Tonale ibrida a trazione anteriore con pneumatici estivi si è dimostrata, com’era lecito aspettarsi, ancora più in difficoltà nell’affrontare la rampa della Renegade 4xe, mentre in discesa, a parità di pneumatici, non ha evidenziato differenze.
Questo test ha dimostrato che la sola trazione integrale non è sufficiente a garantire una mobilità in sicurezza su tutti i fondi stradali.
Mettere le gomme da neve esclusivamente sull’asse di trazione rappresenta un aiuto in fase di accelerazione, ma è anche molto pericoloso.
L’ultimo test, effettuato con tre Fiat Tipo Hatchback ibride (una con equipaggiamento estivo, una invernale e l’altra misto), ha simulando la percorrenza di una rotonda a una velocità di circa 30 km/h.
La vettura con gomme invernali è riuscita ad affrontare la rotonda con precisione e sicurezza, mentre la vettura con gomme estive non aveva il grip sufficiente per concludere il percorso all’interno della carreggiata.
La vettura con equipaggiamento misto, infine, è risultata la più pericolosa in quanto dà una falsa sensazione di sicurezza al conducente.
Trazione e direzionalità non sono mancati ma, a metà della curva, si è verificata una brusca perdita di aderenza dell’asse posteriore con conseguente testacoda della vettura.
“I risultati hanno confermato ed evidenziato in maniera chiara che la sicurezza dipende dal tipo di pneumatico con cui è equipaggiata la vettura a prescindere dalla cilindrata o dal tipo di alimentazione” - dichiara Fabio Bertolotti Direttore di Assogomma. “ A distanza di quasi vent’anni dai nostri primi eventi dimostrativi rimane confermata la superiorità dei pneumatici invernali rispetto a quelli estivi durante la stagione fredda”.