Il bollo dell’auto e il bollo della moto hanno delle scadenze ben precise, anche se le date di pagamento variano anche in base alla Regione. In Piemonte e in Lombardia, infatti, la scadenza segue delle regole diverse dalle altre Regioni.
Il bollo dell’auto, così come quello della moto, va pagato anche se il veicolo non viene utilizzato: si tratta infatti di una tassa di possesso e non di una tassa di circolazione. Fa eccezione il ciclomotore: per le cilindrate non superiori ai 50cc, va pagato solo in caso di circolazione su pubbliche strade. Dunque: quando va pagato il bollo per evitare le sanzioni?
SCADENZA BOLLO AUTO 2019
La scadenza del bollo auto, in tutte le Regioni eccetto Piemonte e Lombardia, cade nei mesi di aprile, agosto e dicembre 2019. Per le auto storiche, il bollo scade a dicembre. Il pagamento del bollo, invece, dev’essere eseguito entro il mese successivo alla scadenza. Se ad esempio scade ad aprile, va pagato entro la fine di maggio.
In Piemonte e in Lombardia, invece, il bollo scade l’anno successivo all’immatricolazione dell’auto. Come nelle altre Regioni, è possibile pagare fino alla fine del mese successivo senza incorrere in alcuna sanzione. Per fare un esempio, se l’auto viene immatricolata a gennaio 2019, la scadenza del bollo cade a gennaio 2020, e il pagamento va fatto entro la fine del mese successivo, il 28 febbraio 2020. Se l’ultimo giorno del mese successivo cade di sabato, di domenica o in un giorno festivo nazionale, la scadenza del viene prorogata al primo giorno feriale del mese successivo.
SCADENZA BOLLO MOTO 2019
La scadenza del bollo della moto cade nei mesi di gennaio e luglio 2019, eccetto che in Piemonte e in Lombardia dove segue la stessa regola valida delle auto: il bollo scade esattamente 12 mesi dopo l’immatricolazione. Per le moto storiche, il bollo scade a dicembre.
Anche per quanto riguarda il bollo della moto, il pagamento va effettuato entro il mese successivo alla scadenza.
CICLOMOTORI E QUADRICICLI LEGGERI: È UNA TASSA DI CIRCOLAZIONE
Per le auto, le moto e i veicoli commerciali, il bollo è una tassa di proprietà. Dunque va pagato anche se il veicolo non viene utilizzato per un anno intero.
Per i ciclomotori e i quadricicli leggeri, invece, è una tassa di circolazione. Se il veicolo resterà fermo per tutto il 2019, il pagamento del bollo non è dovuto. Quando si circola su strada, dunque, è necessario avere con sé il contrassegno, in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine.
Nel caso dei ciclomotori, la regola vale per tutte le Regioni ad eccezione della Lombardia: in base alla Legge Regionale n.24 del 5/08/2014, la tassa di circolazione è stata abolita. In altri termini, chi è residente in Lombardia è esentato dal pagamento del bollo per i ciclomotori e per i quadricicli leggeri.
SCADENZA PER I VEICOLI COMMERCIALI 2019
La scadenza del bollo per i veicoli commerciali, ma anche per i veicoli adibiti al trasporto di persone, cade nei mesi di gennaio, maggio e settembre del 2019. In Piemonte e in Lombardia, invece, i veicoli commerciali seguono le stesse regole delle auto e delle moto: la scadenza cade 12 mesi dopo l’immatricolazione del veicolo. Per evitare sanzioni, il bollo dev’essere pagato entro la fine del mese successivo alla scadenza.
IL SUPERBOLLO
Introdotto da Monti e ancora in vigore nel 2019, il famigerato superbollo è previsto per le auto con potenza superiore ai 185 kW. La sua scadenza va di pari passo a quella del bollo, ma per il pagamento si segue una procedura diversa: non può essere pagato presso un’agenzia di pratiche auto o in un tabaccaio, bensì va versato attraverso uno specifico F24 bancario denominato ELIDE, con codice tributo 3364.
Il calcolo del superbollo è il seguente: sono dovuti 20 euro per ogni kW superiore ai 185 per le auto fino a 5 anni di età. Per le auto dai 6 ai 10 anni l’importo è di 12 euro, per quelle dai 10 ai 15 anni è di 6 euro e per quelle dai 15 ai 20 anni di 3 euro. Le auto con più di 20 anni di età sono esentate dal pagamento del superbollo.
BOLLO SCADUTO, LE SANZIONI
Se ci si dimentica di pagare il bollo entro i termini sono previste delle sanzioni. Se il ritardo non è eccessivo, le multe non sono salate ed è sufficiente effettuare il pagamento con un ravvedimento operoso per essere di nuovo in regola. Con il ravvedimento operoso la sanzione non è “pesante”, ma tutto dipende da quanto tempo il bollo è scaduto. Vediamo nel dettaglio le sanzioni per il pagamento del bollo dopo la data di scadenza.
Se il pagamento del bollo viene fatto entro 14 giorni dopo la scadenza, la sanzione ammonta allo 0,1% dell’importo del bollo per ogni giorno di ritardo.
Con un ritardo superiore, invece, si calcola una sanzione pari alla percentuale dell’ammontare del bollo, a cui si sommano gli interessi giornalieri pari allo 0,2%. Ecco le sanzioni in base ai giorni di ritardo:
- dai 15 e i 30 giorni la sanzione è pari all’1,5% dell’importo del bollo
- dai 31 ai 90 giorni la sanzione è pari all’1,67% dell’importo del bollo
- dai 91 ai 365 giorni la sanzione è pari al 3,75% dell’importo del bollo
Dopo un anno dalla scadenza, invece, la sanzione si fa più salata: viene calcolata una multa pari al 30% del bollo a cui si aggiungono gli interessi dell’1% per ogni semestre di ritardo.
COME SI CALCOLA E COME SI PAGA IL BOLLO
Pagare il bollo auto è un’operazione semplice. Come si paga? È necessario avere il libretto della propria auto, poi si può decidere di pagarlo online oppure di recarsi in un luogo dove sia possibile pagarlo. Quale luogo? La scelta è ampia: vediamo dove si può pagare il bollo.
Il calcolo del bollo, invece, è molto semplice: è possibile farlo attraverso il sito dell’agenzia delle entrate inserendo semplicemente il tipo di veicolo e la targa. Lo stesso servizio lo fornisce anche il sito dell’Aci. Qui, oltre al calcolo della tassa di proprietà, è possibile procedere anche con il pagamento. Ma solo se si è residenti in alcune Regioni, tutte segnalate sul sito.
DOVE SI PAGA IL BOLLO
Incominciamo dal pagamento online del bollo. Questa operazione può essere fatto, come appena visto, tramite il servizio BolloNet sul sito dell’Aci (pagamento con carta di credito) con un costo di 1,87 euro. Per i soci Aci il pagamento online non prevede commissioni.
L’altra modalità di pagamento del bollo online sono le banche online convenzionate oppure le Poste. Come si paga il bollo online tramite le Poste Italiane? È necessario essere correntisti e registrarsi sul sito Bancopostaonline. Il bollo auto può essere pagato con Postepay on con carta di credito.
Il bollo può essere pagato anche nelle agenzie di pratiche auto, nelle delegazioni Aci, allo sportello del bacomat di alcune banche convenzionate (non tutte, quindi), nei tabaccai convenzionati (tutti quelli con il circuito Lottomatica sono convenzionati) o allo sportello delle Poste Italiane.
AUTO E MOTO STORICHE: ESENZIONI E SCADENZE
Nel caso siate possessori di un’auto storica o di una moto storica, la scadenza del bollo cade sempre nel mese di dicembre, a prescindere dalla Regione. Se il veicolo di interesse storico ha superato i 30 anni dalla prima immatricolazione, l’esenzione avviene automaticamente. Se invece il veicolo ha compiuto 20 anni (ma meno di 30), potrebbe essere esente (dipende dalla Regione) con l’attestazione di storicità dell’ASI.
VEICOLI STORICI, LE DIFFERENZE PER REGIONE
Nelle seguenti Regioni, l’esenzione del bollo scatta esclusivamente dopo i 30 anni dalla prima immatricolazione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto.
In Toscana e in Piemonte, invece, è prevista una riduzione della tassa di possesso del 10% per i veicoli con oltre 20 anni di anzianità. Lo stesso vale per il Lazio e l’Umbria, purché il veicolo sia scritto all’ASI o ad altre associazioni o federazioni di auto d’epoca ( da verificare se valide prima di procedere con l’iscrizione).
In Lombardia, l’esenzione è totale per tutti i veicoli di oltre 20 anni iscritti ai registri storici ASI, FMI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, mentre in Emilia Romagna e nella Provincia Autonoma di Trento si paga la tassa di circolazione, che ammonta a 10,33 euro per le moto storiche e 25,28 euro per le auto storiche. Meno fortunati i possessori residenti nella provincia autonoma di Bolzano, dove comunque si può contare su una riduzione del 50%.
ESENZIONE PER AUTO ECOLOGICHE: IBRIDE, ELETTRICHE, GPL, METANO
L’esenzione della tassa di possesso per le auto ecologiche, siano esse ibride, elettriche, a metano e GPL, dipende dalla Regione. Partiamo da quelle più green, le auto elettriche: sono esentate dal pagamento del bollo per sempre in alcune regioni, e dai tre ai cinque anni in altre Regioni, dove finito il periodo di esenzione pagano una cifra ridotta del 75%.
Le auto ibride sono esenti per i primi 3 anni nella provincia autonoma di Bolzano; nelle altre regioni, pagano la tassa di possesso esclusivamente per la potenza prodotta dal motore endotermico. Se si tratta di una mild-hybrid, ovvero di un’auto ibrida in cui il motore elettrico ha una potenza ridotta, la cifra da pagare sarà molto simile (talvolta uguale) a quella di un’auto a benzina o diesel di pari potenza.
Passando alle auto a gas, ovvero quelle bi-fuel a GPL e metano, l’esenzione varia in base al territorio. In alcune Regioni, non c’è alcuna agevolazione; in altre, invece, è prevista l’esenzione per un periodo che va dai 3 ai 5 anni.
ESENZIONE BOLLO AUTO PER PERSONE DISABILI
Le persone disabili (con handicap psichico, handicap motorio, non vedenti, sordi) possono usufruire dell’esenzione del bollo auto di proprietà o intestata a un familiare che abbia in carico il disabile. Per ottenere l’esenzione è necessario fare richiesta alla Regione di appartenenza presso l’ufficio oppure, se non presente, l’Agenzia delle Entrate. Per ottenerla, infine, è necessario che l’auto non abbia cilindrata superiore ai 2 litri (2.000cc) se con motore a benzina e 2.8 litri (2.800cc) se diesel.