Peugeot 403, quando la novità era il diesel

27-Ago-2019  

Nel momento in cui il mondo dell’automobile si sta attrezzando per una transizione energetica di massa in favore dell'elettrico, ripercorriamo un altro passaggio epocale a livello di alimentazione. Era il 1959 e per la prima volta dal dopoguerra, Peugeot si apriva di nuovo alla motorizzazione diesel.

I PRIMI A TORNARE AL GASOLIO PER LE AUTO di serie

Sessant’anni fa, dopo la guerra, finiti i tempi in cui era proibito produrre vetture con motori a gasolio, Peugeot fu il primo costruttore d’oltralpe a credere in questo tipo di motorizzazione. Il marchio del Leone fu anche uno dei primi al mondo a installare questo tipo di meccanica su una berlina di serie. Fino ad allora, infatti, le motorizzazioni diesel erano presenti sui veicoli da lavoro per il trasporto delle merci.

NON SOLO UN’ALIMENTAZIONE DIVERSA

La berlina di serie diesel in questione era la Peugeot 403. Nacque al termine degli anni ’50 e differiva dall’analoga versione denominata 8CV a benzina solo per alcuni dettagli: la calandra senza il baffo centrale, i paraurti privi di paracolpi e la scritta ‘diesel’ sul cofano posteriore. Anche l’abitacolo presentava delle discontinuità: il tipo di finitura era più sobrio, con una sola grande seduta anteriore invece dei due ampi posti singoli e i rivestimenti erano in similpelle anziché in tessuto. La 403 diesel poteva così ospitare fino a 6 passeggeri. Questo livello di finitura venne poi esteso anche sul modello 1.3 benzina.

UNA SPIA PARTICOLARE

A bordo c’era inoltre un altro elemento che differenziava la Peugeot 403 diesel da quella benzina. Sotto al cruscotto, vicino all’accensione, era posizionata una sorta di spia delle candelette. Non si trattava di una classica spia, ma di un piccolo contenitore con il coperchio cromato con tanti forellini attraverso i quali era possibile vedere quando una piccola resistenza diventava incandescente, segno che le candelette avevano raggiunto la giusta temperatura per l’accensione e si poteva provvedere all’avviamento.

L’AUTO DEI TASSISTI

Il motore Indenor TMD4 da 1.816 cm3 aveva una potenza di 48 CV che permetteva alla 403 diesel di toccare i 120 km/h e avere un consumo medio di 6,5 litri ogni 100 km. Per questo la 403 divenne diffusa tra i tassisti e i rappresentati di commercio dell’epoca, soliti a macinare chilometri. Molto popolari furono anche le versioni derivate della Peugeot 403, ovvero le Familiari e tutte le versioni commerciali, dalle Break, alle furgonate, ai ‘plateau ridelles’, cioé gli odierni pick up.

Autore: Francesco Bagini