Come valutare un’auto usata? Renord, concessionaria ufficiale Renault dal 1970, ha redatto una breve guida. Ecco quali sono gli aspetti su cui puntare l’occhio quando stiamo per acquistare un veicolo di seconda mano.
NUOVO O USATO?
Ma poi perché un’auto usata? La prima differenza tra una vettura nuova e una usata è chiaramente il prezzo. Al di là di promozioni o sconti particolari, recandoci presso un concessionario abbiamo la certezza di portarci a casa un mezzo prestante e integro, ma anche al prezzo pieno. Se invece ci rivolgiamo a un concessionario esperto in usato o a un privato venditore sono altri i pro e i contro...
ANALISI PRELIMINARI
Per evitare fregature per prima cosa è bene sapere che qualsiasi vettura ha una vita massima di 18 anni circa. In più non deve aver superato i 350.000 km. Se il mezzo che stiamo valutando non soddisfa questi 2 requisiti forse è meglio cercare altro. L’evoluzione digitale e la rivoluzione mobile ci consentono oggi di fare utili ricerche online. È consigliabile quindi osservare le quotazioni di mercato del marchio automobilistico sul quale stiamo puntando, attraverso siti specializzati, considerando il modello e l’anno di immatricolazione del veicolo che ci interessa.
A TU PER TU
Una volta che si ha la possibilità di toccare con mano l’auto, la carta di circolazione e il certificato di proprietà devono essere in regola. Poi attenzione al contachilometri, che (se non è stato manipolato con software particolari) rivela le distanze coperte dall’auto e soprattutto quelle che ancora potrà macinare.
ELEMENTI USURATI
Dopo dati e numeri è la volta delle parti meccaniche: va controllata l’usura della pedaliera, del pomello del cambio, dei sedili, del parafango, del telaio e della chiusura delle portiere. E mai dimenticarsi dello stato degli pneumatici. Poi è buona norma dare un’occhiata alla funzionalità di accessori importanti, quali le cinture di sicurezza, gli airbag e i finestrini elettrici. Infine, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, diamo uno sguardo alla carrozzeria alla ricerca di ammaccature, graffi e bolli da grandine.
GIRARE LA CHIAVE
Le operazioni consigliate finora diciamo che corrispondono circa al 50% della valutazione. Mettere in moto la vettura e vedere la reazione è fondamentale. Soprattutto se ci rivolgiamo a un venditore privato, perché invece le concessionarie sono obbligate per legge a rilasciare la documentazione che certifica la bontà strutturale del veicolo. Prima ancora di accendere il motore, girando la chiave osserviamo se sul cruscotto si accendono strane spie. Dopo aver scaldato il motore, premere il pedale dell’acceleratore e dare un’occhiata al fumo che esce dalla marmitta: se azzurro è segno che l’auto brucia troppo olio; se nero i filtri o gli iniettori sono sporchi. Attenzione anche al rumore: se risulta troppo accentuato la marmitta potrebbe essere rotta.
ON THE ROAD
Per togliersi ogni dubbio l’ideale è fare un breve test drive. In questo modo è possibile ‘sentire’ la vettura. Anche se abbiamo fatto tutti i passaggi con massima scrupolosità, è bene portare l’auto da un meccanico di fiducia per un controllo generale più accurato. Per esempio in officina si potranno verificare perdite o guasti, il livello dell’olio, la tenuta del sistema frenante e la funzionalità della frizione. Se il tecnico darà l’ok, allora quella è l’auto usata giusta.