La casa automobilistica più mediterranea d’Europa è pronta a raggiungere il polo nord. Con 4Drive, Seat affina un sistema di trazione integrale di ultima generazione. Un sistema intelligente, capace di disattivarsi quando un plus di trazione non serve. In modo tale da garantire sicurezza e prestazioni, oggi da misurarsi in termini di consumo, sia se viaggiamo lungo la costa catalana sia se scaliamo i Pirenei.
SEGRETO INTEGRALE
Il segreto sta nella frizione: per una maggiore distribuzione del peso si trova all’estremità dell’albero motore. In più i dischi metallici sono accoppiati uno di fronte all’altro, azionati in modo idraulico e a controllo elettronico. Il tutto a un peso inferiore di 1,5 kg rispetto alla versione precedente.
INTELLIGENZA 4X4
Di default le Seat 4DRIVE marciano a trazione anteriore, evitando di incrementare i consumi. In caso di perdita di aderenza ecco che entra in azione l’asse posteriore, capace anche di farsi carico dell’intera motricità. E grazie al dispositivo elettronico EDS, se una ruota slitta viene bloccata trasferendo più forza a quella opposta. Infine in caso di surriscaldamento il sistema di trazione integrale si scollega parzialmente in automatico.
ITALIAN 4DRIVE
Per il mercato italiano la trazione integrale Seat 4Drive è prevista sulle 2 station wagon, Leon X-PERIENCE (nelle versioni 2.0 TDI 4Drive 150 CV e 2.0 TDI 4Drive 184 CV DSG) e Leon ST CUPRA (con la versione 2.0 TSI 4Drive 300 CV DSG); la monovolume Alhambra (nelle versioni 2.0 TDI CR 4Drive 150 CV e 2.0 TDI CR 4Drive DSG 184 CV ); e chiaramente non poteva mancare sulla nuova SUV, Ateca, disponibile sia con propulsori Diesel (2.0 TDI 4Drive 150 CV e 2.0 TDI 4Drive 190 CV DSG) sia benzina (1.4 EcoTSI ACT 4Drive DSG 150 CV e 2.0 TSI ACT 4Drive 190 CV DSG).