La Ford Mustang non smette mai di sorprendermi: semi-europea nell’handling, americana nello stile, 100% yankee sotto il cofano. Con il restyling monta un nuovo cambio automatico a 10 marce, mentre il V8 resta un punto fermo e guadagna una trentina di cavalli vapore, per un totale di 450. Il peso è tanto, ma il divertimento non passa solo dalla bilancia. E su questa raggiunge livelli altissimi.
COME SI PRESENTA
È stata aggiornata da un restyling, ma la Ford Mustang è sempre lei: cofano enorme, sguardo aggressivo e livree vistose, specie con la doppia striscia adesiva che attraversa in verticale la carrozzeria. Il suo fascino esotico la distingue dalle sportive europee, e, se non dovesse bastare, ad attirare l’attenzione ci pensa il baritono 5.0 V8.
Gli interni non sono spiccano per la cura delle finiture, però riescono nell’intento di riprendere lo stile rétro della Mustang. Sono realizzati con un mix di plastiche morbide e croccanti, levette old-style sulla console centrale e un sistema multimediale moderno, con grafica uguale a quella degli altri modelli di casa Ford. L’abitacolo non è in linea con il trend del momento che vuole linee pulite e la quantità minima indispensabile di pulsanti e bottoni; in compenso è spazioso, almeno per i due passeggeri anteriori.
La stazza da monovolume non deve trarre in inganno. Nonostante i 4,8 metri di lunghezza, i sedili posteriori accolgono discretamente solo due bambini. La Ford Mustang non è stata pensata per sfruttare al meglio lo spazio: è un’auto emozionale, con le stesse proporzioni del modello d’origine lanciato nel 1964, e con buona parte della metratura dedicata al cofano.
Il motore è un 5.0 V8 da 450 CV e 529 Nm con corsa e alesaggio di rispettivamente 92,7 e 93 millimetri, con pistoni in alluminio e bielle in acciaio: grosso, non certo sofisticato. Il cambio automatico, invece, è un nuovo 10 rapporti con convertitore di coppia. Sembrano fin troppi da gestire con i paddle senza continuare a muovere i polpastrelli: sarà meglio lasciarlo nella modalità automatica?
COME VA
Avete presente il giocattolo perfetto? Ok, dipende dai gusti, dallo stile di guida. Ma se vi piacciono tanta potenza, la progressione e la reattività di un aspirato, e la propensione della coda a… scodinzolare, la Ford Mustang 5.0 V8 GT è l’auto perfetta. E non è la solita americana buona solo a divorarsi i rettilinei: l’ultima generazione ha abbandonato il ponte rigido posteriore, e le sospensioni sono state sviluppate secondo i canoni degli europei.
Non è certo un’auto affilata, ma non è neppure un budino come lo erano le pony car americane prima dell’arrivo dell’ultima generazione di Ford Mustang; ma soprattutto è sorprendentemente sincera nelle reazioni, e dunque, con un po’ di malizia, è facile sfruttarne sia i limiti sia una delle caratteristiche più divertenti: la propensione al sovrasterzo.
Con la coda che se ne va per i fatti suoi ogni volta che volete, la Mustang è un vero e proprio spasso. Ed è anche piuttosto docile: non è mai brusca nelle reazioni, non fa brutti scherzi. Ci tiene al vostro divertimento, ma non per questo tenta di farvi fuori. L’importante è attrezzarsi con una buona scorta di gomme: ridurle in polvere sull’asfalto sarà il vostro passatempo preferito.
Mantenere un buon ritmo tra le curve non è difficile e nonostante il peso da SUV (1.681 kg a secco), la Mustang sembra piuttosto agile. Il V8, poi, è un vero spasso: sornione intorno ai 1.000 giri, e super reattivo allo sfioramento del gas, come ogni motore aspirato che si rispetti. Ok, non è un giapponese a fasatura variabile, eppure man mano che i giri salgono mette sul piatto una progressione esaltante fino a quota 7.000. Super!
Il cambio automatico a 10 marce è un po’ impacciato alle basse velocità, un po’ lento nella risposta usando i paddle, e piuttosto brusco. Quando sale il ritmo, però, esegue molto bene la volontà dei vostri polpastrelli, diventando piuttosto rapido; e con la quantità di coppia a disposizione e l’allungo strepitoso non serve passare da una marcia all’altra con troppa frequenza, dunque nella modalità sequenziale si riesce a gestirlo molto bene.
Alle basse velocità è ben lontano dalla precisione di un PDK di una Porsche, ma quando si fa sul serio comincia ad avvicinarsi si fa sempre più preciso. Per essere un convertitore americano è ben al di sopra sopra delle mie aspettative.
QUANTO COSTA
Nessun’alta auto in listino a meno di 50 mila euro monta un cinque litri V8 sotto il cofano. Per essere precisi, la Mustang GT 5.0 V8 automatica costa 49.000 tondi tondi, mentre quella col cambio manuale costa 47.000 euro. I consumi sono alti (8,3 km/l dichiarati, circa 6 quelli della nostra prova) e non potrebbe essere altrimenti. Ma a infastidire è il superbollo, spropositato in rapporto al prezzo dell’auto. Più abbordabile la Mustang 2.3 EcoBoost, soprattutto per i costi di gestione.
POSSIBILI ALTERNATIVE
Le vere concorrenti della Ford Mustang sono la Dodge Charger e la Chevrolet Camaro. Non vengono vendute ufficialmente in Italia, dunque si possono trovare esclusivamente d’importazione.
A CHI SI RIVOLGE
O la ami o la odi, come tutte le auto dalla forte personalità. Passando allo stile di guida, la filosofia è opposta a quella dell’inglese Colin Chapman: qui il peso è tanto, e di pari passo il motore è grosso. Non è un’auto da tempo sul giro, in compenso è capace di strappare sorrisi a 32 denti a chi si mette al volante. Il solo sound del V8, poi, vale il prezzo del biglietto.
PUNTI DI FORZA
- La prontezza e la progressione del 5.0 V8 sono entusiasmanti e ben accompagnate dal suo sound
- La Mustang emana sempre un grade fascino
- Il rapporto prezzo/prestazioni è intrigante
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Il V8 beve come un treno. O un trattore, decidete voi. Ma chi compra un 5.0 V8 sa bene che con un pieno si percorre ben poca strada.
- Nonostante le dimensioni, dietro stanno comodi solo due bambini
- La qualità degli interni è sotto la media delle sportive europee