Hyundai i20 1.0 T-GDI 48 V, il test della versione ibrida da 100 Cv

01-Feb-2021  

Il cambio generazionale di Hyundai i20 è molto evidente: il suo design è di rottura, poco influenzato dal resto della gamma. Tre le novità, il motore 1.0 3 cilindri turbo mild-hybrid da 100 Cv, più brillante e meno assetato dell’1.2 4 cilindri a benzina da 84 Cv.

COME SI PRESENTA

Più muscolosa e più personale. La nuova Hyundai i20 esce dall’anonimato e si presenta in una veste più estrosa e più dinamica, grazie alle nervature su cofano e fiancata, alla maggiore larghezza, e all’altezza inferiore di qualche centimetro. La sezione posteriore si caratterizza per i gruppi ottici con firma luminosa a a forma di “Z” e per il lunotto leggermente inclinato.

Il cambio di stile è altrettanto notevole nell’abitacolo, la cui iniezione di tecnologia è subito evidente: al posto della strumentazione analogica c’è uno schermo da 10,25 pollici che non è personalizzabile in termini di layout, però è molto chiaro e ben leggibile. Al centro della plancia si trova lo schermo dell’infotainment da 8 pollici, o 10,25 sugli allestimenti più alti, con connessione gratuita per i primi 5 anni dall’acquisto.

Le plastiche sono rigide e avrei gradito qualche inserto colorato, mentre lo stile della plancia è moderno e piacevole. Il bagagliaio, punto di forza della i20 a benzina, perde molto nella versione ibrida, passando da 352 a 262 litri.

COME VA

La gamma della i20 si è ridotta ai minimi termini. Pensionati i diesel, sempre più assenti in questo segmento, restano i due benzina, l’1.2 da 83 Cv e l’1.0 da 100 Cv ibrido leggero della vettura in prova con un piccolo sistema a 48 Volt che aiuta il motore termico nelle fasi di accelerazione e funge anche da motorino d’avviamento e alternatore. È alimentato da una piccola batteria da 0,44 kW che si ricarica nelle fasi di rallentamento.

La Hyundai i20 1.0 T-GDI 48 V ha un motore da 100 Cv e 175 Nm. Il piccolo 3 cilindri tende a “frullare” agli alti regimi, però vibra poco, è silenzioso, ha un temperamento brillante, e raggiunge prestazioni di tutto rispetto, dai 188 km/h di velocità massima al tempo di 10,4 secondi impiegati per il classico 0-100.

Il fatto che sia ibrida non è percepibile mettendosi alla guida, se non per il cambio manuale con la funzione veleggiamento. I pedali sono sempre tre, come su qualunque altro manuale, ma quando si toglie il gas l’elettronica mette in folle e spegne il motore facendo procedere l’auto per inerzia al fine di risparmiare sui consumi di carburante, che in media si sono attestati intorno ai 18 km/l nell’uso misto. Non appena si frena o si accelera, la marcia viene innestata tempestivamente in modo del tutto automatico.

Cambio e frizione sono molto leggeri, lo sterzo non affatica però non è dei più precisi. La tenuta di strada e l’agilità sono di buon livello, tuttavia la Hyundai i20 non è tra le più divertenti del segmento. La versione ibrida è disponibile anche con il cambio automatico a doppia frizione in abbinamento con il cruise control adattivo, non previsto sulla manuale.

IL PREZZO DELLA HYUNDAI I20 IBRIDA

Il prezzo di listino Hyundai i20 ibrida parte da 19.150 euro al lordo di sconti e incentivi, e raggiunge i 22.600 per la Bose (dotata dell’omonimo potente impianto audio) con cambio DCT. La I20 1.2 MPI da 84 Cv, invece, parte da 16.950 euro.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le proposte ibride nel segmento B non mancano. Tra quelle mild-hybrid troviamo la gemella Kia Rio, la più piccola e molto chic Lancia Ypsilon, la Mazda2, e le Suzuki Swift e Baleno. I modelli full hybrid, dunque con una componente elettrificata più sostanziosa, sono la Toyota Yaris Hybrid e la Renault Clio E-Tech.

A CHI SI RIVOLGE

Con questo brillante motore mild-hybrid, la i20 è perfetta per l’ambiente urbano dove si possono sfruttare le agevolazioni riservate alle auto ibride; allo stesso tempo si rivela versatile grazie alle prestazioni brillanti.

PUNTI DI FORZA

  • Lo stile ha più personalità rispetto al modello precedente
  • Il motore è brillante e vibra poco
  • Il veleggio sul cambio manuale contribuisce a ridurre i consumi

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • L’abitacolo è ben fatto ma le plastiche sono tutte rigide
  • Il bagagliaio perde capienza per via del sistema ibrido
  • La gamma è limitata a due versioni

Autore: Michele Neri