Estroversa e personalizzabile, la Kia Stonic è una B-SUV compatta e dalla spiccata personalità, soprattutto nella versione GT Line con il tetto rosso del nostro esemplare in prova. Il telaio è lo stesso dell’utilitaria Rio, così come i motori, ma qui ci sono 7 cm in più di lunghezza e 3 in altezza che bastano a renderla una baby SUV ma con impostazione stradale. Noi abbiamo guidato la versione 1.0 T-GDI mild hybrid da 120 Cv in allestimento GT Line e con il cambio automatico.
COME SI PRESENTA
Il look della Kia Stonic è moderno e sportiveggiante: non si avventura in virtuosismi e in dettagli azzardati (e forse un pizzico di “azzardo” in più non guasterebbe) ma nel complesso la sua linea convince un po’ tutti, soprattuto se esaltata da colori vivaci e dal tetto a contrasto.
Compatta e bassa per essere una B-SUV, la Kia Stonic non tradisce le sue origini da utilitaria, rialzata (di poco). il che è un bene per l’agilità e la dinamica di guida, ma potrebbe non piacere a chi ama vedere la strada dall’alto.
La Stonic infatti è alta 152 cm, lunga 414 e larga 176, e possiede un buon bagagliaio da 350 litri.
Gli interni sono semplici e funzionali, caratterizzati da una strumentazione chiara e da un sistema multimediale - di serie da 7”, con mirroring Apple CarPlay e Android Auto - intuitivo e di facile utilizzo, anche se non propriamente moderno nella grafica. Il design è molto razionale mentre le plastiche sono rigide, come in quasi tutte le auto di questo segmento.
Quello che colpisce è lo spazio, generoso per un’auto così compatta, sia per quanto riguarda la seduta (si sta comodi in cinque), sia per i numerosi vani porta oggetti.
COME VA
La Kia Stonic appare subito agile e maneggevole, merito di uno sterzo leggero e preciso e della reattività del tre cilindri. Il motore è davvero brillante: è elastico e vi porta in giro con un filo di gas, ma all’occorrenza sa anche allungare senza lamentarsi.
L’aiuto del motorino elettrico da 8 Volt non si percepisce “al piede”, ma con un consumo medio di oltre 17 km/l nel misto ci si accorge del suo invisibile supporto. È poco assetata, la Stonic, a patto di guidarla in modo corretto. La modalità “Eco” da questo punto di vista risulta efficace: il al rilascio dell’acceleratore il cambio automatico seleziona la folle ad ogni buona occasione e lascia veleggiare l’auto, oppure recupera un po’ di energia elettrica attraverso un maggiore freno motore.
Tuttavia, in questa modalità, la ripresa lascia a desiderare. Come spesso accade, il miglior bilanciamento tra motore e cambio lo si ottiene nella modalità comfort. Il cambio automatico a 7 rapporti doppia frizione è dolce nell’azione, anche se non rapidissimo, e si può utilizzare in manuale sono/solo tramite la leva sul tunnel (non ci sono i paddle).
Anche l’assetto risulta un buon compromesso tra comfort e precisione di guida: sulle buche la Stonic a volte è un po’ secca ma si rivela sufficientemente comoda
anche grazie ai sedili molto imbottiti e dallo stile “poltroncina”.
PREZZI
I prezzi della Kia Stonic 1.0 T-GDI mild hybrid da 120 Cv partono da 22.800 euro per l’allestimento Style e arrivano a 24.800 euro nella versione GT Line.
Di buon livello la dotazione di sicurezza, soprattutto se si aggiunge il pacchetto Techno, che comprende il sistema di riconoscimento dei cartelli stradali e i sensori dell’angolo cieco dei retrovisori.
POSSIBILI ALTERNATIVE
Le possibili alternative alla Kia Stonic sono la Hyundai Kona, la Volkswagen T-Cross, la Seat Arona, la Citroën C3 Aircross, Ford Ecosport, Opel Crossland.
A CHI SI RIVOLGE
A chi cerca una piccola SUV concreta, compatta e spaziosa. Il punto forti sono lo spazio e la dotazione, con un design piacevole e moderno anche se non troppo originale e vistoso.
PUNTI DI FORZA
- Motore brillante
- Consumi contenuti
- Spaziosa per le sue dimensioni
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Interni migliorabili
- Cambio a volte incerto
- Il baule ha una soglia di carico un po’ alta