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Jaguar C-X75: il prototipo della supercar ibrida inglese

28-Giu-2013  
  • Jaguar C-X75 tre quarti posteriore
  • Jaguar C-X75 tre quarti anteriore
  • Jaguar C-X75 profilo
  • Jaguar C-X75 interni
  • Jaguar C-X75 dettaglio volante
  • Jaguar C-X75 profilo in pista
  • Jaguar C-X75 tre quarti anteriore in pista
  • Jaguar C-X75 anteriore in pista

La Jaguar C-X75 fece il suo primo debutto nel 2010 al Salone di Parigi. Equipaggiata con 4 motori elettrici – uno per ruota – da 195 Cv ciascuno e due micro-turbine con la funzione di ricaricare le batterie agli ioni di litio, poteva funzionate con diversi tipi di carburante tra cui gasolio, GPL e biocombustibili. Successivamente venne cambiato il progetto, portato a termine nonostante la decisione di non produrla per il pubblico.

A causa di alcune difficoltà tecniche si decise di passare a un nuovo sistema ibrido composto da un motore endotermico 1.6 litri turbo a benzina da 509 CV (sviluppati alla bellezza di 10.000 giri/min) e due motori elettrici da 204 CV, montati uno sull’asse anteriore e uno sull’asse posteriore. La spaventosa potenza complessiva della Jaguar C-X75 in questa nuova configurazione raggiunge 860 CV mentre la coppia tocca i 1.000 Nm. La trazione è assicurata alle quattro ruote motrici, per un’accelerazione da 0-160 km/h in meno di 6 secondi. La Jaguar C-X75 supera i 320 km/h, velocità alla quale il telaio monoscocca in carbonio genera oltre 200 chilogrammi di deportanza.

La decisione di non produrre la C-X75 per la vendita è stata presa nel 2012 ma la Casa ha voluto in ogni caso portarne a termine il progetto, utile per testare nuove tecnologie ibride che potrebbero tornare utili sui modelli futuri del gruppo.