Sul circuito Grandrive di Yokosuka, in Giappone, Nissan ha svolto il test della tecnologia Invisible-to-Visible su un veicolo in movimento. È stata la prima volta che questo sistema è stato provato su strada, utilizzando la connettività mobile di 5^ generazione 5G di Docomo.
IL PRIMO TEST
Presentata per la prima volta all’ultimo CES di Las Vegas, Invisible-to-Visible (I2V) è una tecnologia che riesce a coniugare il mondo reale con quello virtuale e che si inserisce nell’ambito della Nissan Intelligent Mobility. Quest’ultima è la strategia con cui la Casa nipponica intende ridefinire il modo in cui i veicolo sono alimentati, guidati e connessi alla società.
VEDERE L’INVISIBILE
Vedere l’invisibile è possibile con la Nissan Intelligent Mobility. I2V combina infatti il visibile, cioè tutte le informazioni trasmesse dai sensori esterni e interni al veicolo con i dati provenienti dal cloud, con l’invisibile, per esempio l’angolo cieco in fondo a una lunga strada, dietro un edificio o dopo una curva.
PASSEGGERI VIRTUALI
In più la tecnologia Invisible-to-Visible mette guidatori e passeggeri in contatto con Metaverse. Familiari, amici o altre persone possono infatti venire visualizzati a bordo dell’auto sotto forma di avatar tridimensionali per tenere compagnia o fornire assistenza. L’abitacolo è dunque un mondo virtuale dove le persone possono interagire tramite avatar.
CONNETTIVITÀ MOBILE 5G
Per trasmettere i dati dell’avatar in modalità wireless all’interno del veicolo, Nissan e Docomo hanno utilizzano durante il test la connettività mobile 5G ad alta velocità, con ampia capacità e latenza minima. Il mezzo utilizzato in circuito è stato l’NV350 Caravan.
WORK IN PROGRESS
Il test è servito alle aziende per valutare come le persone in carne e ossa e quelle rappresentate tramite avatar percepiscono la presenza le une delle altre. Altro aspetto di studio sarà la praticità d’uso delle funzionalità di comunicazione interattiva della tecnologia I2V. Per il futuro Nissan e Docomo intendono continuare le attività congiunte di test e di ricerca della tecnologia I2V e le sue applicazioni. Il fine è quello di aumentare la connettività a bordo delle auto.