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Porsche 911, una storia lunga 50 anni

08-Feb-2013  
  • La prima Porsche 911 e la 991 dettaglio coda
  • Porsche 911 del 1964
  • Porsche 911 S 2.7 Coupé
  • Porsche 911 Carrera RS 2.7 Coupé del 1972
  • Porsche 911 Turbo 3.3 Coupé del 1986
  • Porsche 964 Carrera
  • Porsche 963 Carrera 3.8 Coupé del 2005
  • Porsche 963 Carrera 3.6 Cabriolet
  • Porsche 996 Carrera 3.4 Coupé del 1998
  • Porsche 996 Carrera 4 3.4 Coupé del 1999
  • Porsche 996 Carrera 3.8 Coupé del 2005
  • Porsche 997 Carrera S 3.8 del 2005
  • Porsche 991 Carrera 4S Coupé
  • La prima Porsche 911 e la 991 dettaglio sezione anteriore
  • La prima Porsche 911 e la 991 profilo
  • La prima Porsche 911 e la 991 tre quarti anteriore
  • La prima Porsche 911 e la 991 posteriore
  • La prima Porsche 911 e la 991 anteriore

La Porsche 911 compie 50 anni. Una vettura sportiva con una grande storia alle spalle, che vanta una tradizione ed una continuità come poche altre automobili al mondo. I festeggiamenti per il 50° anniversario si aprono il 4 giugno - e proseguono fino al 29 settembre 2013 - al Museo Porsche con una mostra speciale che racconta la storia e lo sviluppo del celebre modello, e la casa editrice Edition Porsche-Museum pubblicherà un’edizione speciale da titolo 911x911. Vediamo le generazioni della Porsche 911 dalla sua nascita ad oggi.
 

La prima Porsche 911

Presentata al Salone di Francoforte nel 1963 con la sigla 901, la prima Porsche 911 aveva la stessa impostazione dei modelli più attuali. Il motore 6 cilindri boxer raffreddato ad aria sviluppava una potenza di 130 cv, ma nel 1966 fu presentata la 911 S da 160 cv, la prima versione ad utilizzare i celebri cerchi in lega forgiati della Fuchs. Sempre nel 1966 debutta la 911 Targa, con il tetto rigido rimovibile. Nel 1977 è disponibile come optional, gradito al pubblico americano, il cambio semiautomatico Sportomatic a 4 rapporti. Sempre nel 1967 debutta la 911 T, mentre nel 1972 fa la comparsa la prima 911 Carrera RS 2.7, versione estrema da 210 cv che vantava un peso inferiore ai 1.000 chilogrammi grazie ad alcuni componenti in alluminio. La 911 Carrera RS divenne famosa per l’alettone posteriore soprannominato “a coda d’anatra”.
 

La 911 di seconda generazione

Dopo 10 anni dal debutto Porsche rinnova la 911, che con il modello del 1973 - rimasto in produzione fino al 1989 - subì importanti modifiche pur mantenendo lo stile della prima generazione. In materia di sicurezza debuttano i paraurti a soffietto, sviluppati per soddisfare le severe norme statunitensi sui crash test, e le cinture di sicurezza a tre punti, mentre la gamma si arricchisce con la prima 911 Turbo con motore 3.0 litri boxer sovralimentato da 260 cv, che diventano 300 nella versione con sistema intercooler del 1977.
Nel 1982 esce la prima 911 Cabriolet, e nel 1989 venne lanciata la 911 Carrera Speedster in onore della 356.
 

La Porsche 964

Nel 1988 la Porsche 911 venne rinnovata con l’85% di nuovi componenti. Con la 964 la cubatura del 6 cilindri boxer cresce a 3.6 litri - per una potenza di 250 cv -, vennero introdotti il servosterzo, l’airbag, il sistema antibloccaggio dei freni ABS, il cambio automatico Tiptronic e la trazione integrale permanente sulla versione 911 Carrera 4. La Porsche 964 era disponibile anche nella versione Turbo S, Carrera 2 Speedster e Carrera RS, modelli rari e dal considerevole valore collezionistico.
 

La Porsche 963

Considerata da alcuni la migliore Porsche 911, la 993 è l’ultima generazione ad adottare il raffreddamento ad aria. Esteticamente molto piacevole ed equilibrata, subì importanti innovazioni che la resero dinamica e affidabile. Per la prima volta su una vettura di serie, la Porsche 993 adottava il fondo piatto. Nuovo il telaio in alluminio e le sospensioni posteriori SLA.
 

La Porsche 996

Con la 996 Porsche introduce il raffreddamento a liquido sul 6 cilindri boxer, sempre posizionato a sbalzo. Ma non è l’unica modifica introdotta sulla 911, che si presenta come una vettura completamente nuova anche se legata al design d’origine del modello, seppur con i fanali anteriori oblunghi che hanno lasciato qualche perplessità a livello estetico. Con la Porsche 996 migliora la potenza del motore, pari a 300 cv, e diminuiscono consumi ed emissioni, così come si abbassa il tono del rombo, motivo per cui alcuni appassionati rimpiangono ancora la 993. Rinnovati in modo evidente anche gli interni, più comodi e meglio rifiniti. Con la Porsche 996 debutta la 911 GT3, modello sportivo che riprende la filosofia della Carrera RS, e la 911 GT con motore biturbo e freni in materiale carboceramico.
 

La Porsche 997

Presentata nel 2004, Porsche 997 rappresenta il ritorno al passato per i fari anteriori ovali, una tradizione che si è spezzata solamente con la 996. La potenza del boxer, ora a iniezione diretta, passa da 300 a 325 cv, che diventano 355 cv per la Carrera S, modello quest’ultimo dotato delle sospensioni PASM (Porsche Active Suspension Management). La Porsche 997 Turbo, presentata nel 2008, è stata la prima Porsche Carrera sovralimentata con turbina a geometria variabile. Un’altra importante novità tecnologica è stata l’avvento del cambio automatico a doppia frizione PDK, che ha sostituito l’automatico con convertitore di coppia Tiptronic.
 

L’ultima arrivata, la 991

L’ultima Porsche 911, siglata 991, è l’evoluzione di 50 anni di storia, e raccoglie tutta la tradizione e l’esperienza della vettura sportiva più venduta al mondo, con oltre 820.000 esemplari prodotti dalla sua nascita. Celebre da sempre per la sua versatilità, che la rende una perfetta “every day car”, con la 991 Carrera la Casa ha innalzato ulteriormente il livello di comfort e di efficienza, aumentandone nello stesso tempo le prestazioni.
Il 6 cilindri Boxer della nuova 911 Carrera ha una cilindrata più bassa, che passa da 3.6 a 3.4 litri, e sviluppa una potenza di 350 cv; il motore della 911 Carrera S ha una cilindrata di 3.8 litri e sviluppa 400 cv. Entrambe hanno il cambio manuale a 7 rapporti o, in opzione, l’automatico a doppia frizione PDK a 8 rapporti.
Insomma l’ultima evoluzione della Porsche 911 Carrera è la migliore di tutti i tempi, e riesce ad interpretare in maniera contemporanea una design classico che richiama quello dei primi modelli. Una sfida non facile, ma a cui Porsche ci ha sempre abituato. Mantenendo sempre una continuità con il passato.



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