La revisione del proprio motociclo (chiamata anche collaudo) è una procedura obbligatoria prevista dal Codice della Strada per verificare che il mezzo di trasporto in questione sia idoneo alla circolazione su strada.
Vediamo quando va effettuata la prima revisione, le scadenze successive, a quali controlli viene sottoposto il proprio motociclo, il suo costo e a cosa si va incontro se si circola con un mezzo con la revisione scaduta.
Nel 2023 non ci sono novità in tema revisione motocicli e ciclomotori. La tariffa, infatti, è stata adeguata recentemente, dunque i prezzi restano i medesimi.
Quando si acquista un motociclo nuovo questo viene esonerato dalla revisione fino alla scadenza del quarto anno dalla data di immatricolazione. La prima revisione del motociclo verrà fatta quindi dopo quattro anni nel mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione: per fare un esempio, se il motociclo viene immatricolato nel gennaio 2023 dovrà fare la sua prima revisione nel gennaio 2027.
Non è vietato, ma alquanto inutile, sottoporre il proprio motociclo alla revisione prima della sua scadenza, in quanto si tratta di un vero e proprio test per verificarne ufficialmente le sue condizioni e non di un tagliando per la manutenzione. Piuttosto, se il motociclo ha qualche acciacco, è consigliabile di portarlo a fare un controllo nella concessionaria o dal proprio meccanico di fiducia (facendo però attenzione, in questo caso, a non invalidarne la garanzia).
Dopo che il motociclo ha effettuato la prima revisione, questo dovrà essere revisionato ogni due anni, con scadenza nel mese in cui è stata fatta la revisione precedente. Anche in questo caso non è obbligatorio aspettare il mese della scadenza ed è possibile anticiparla ma, a meno di impossibilità per impegni personali, non vale la pena in quanto anche la scadenza della revisione successiva verrebbe di conseguenza anticipata.
Se invece il motociclo viene revisionato dopo la scadenza, la validità della revisione è comunque di due anni: continuando con l’esempio di prima, che ha per oggetto un motociclo immatricolato a gennaio, nel caso in cui la revisione venga fatta in marzo 2023 questa avrà validità fino a marzo 2025.
Va ricordato che se si ha in garage un motociclo con revisione scaduta è necessario trasportarlo in un centro autorizzato per la revisione e non guidarlo personalmente per evitare di incorrere in sanzioni amministrative o a problemi più gravi nel caso in cui si venga coinvolti in un incidente. In casi straordinari, ad esempio in caso di incidenti stradali, può essere ordinata su segnalazione delle forze dell’ordine una revisione straordinaria prima della sua naturale scadenza.
La revisione sottopone il motociclo ad una serie di controlli previsti dalla legge: stato meccanico del mezzo, efficienza dell’impianto frenante, stato della carrozzeria, impianto elettrico (luci e segnalatore acustico), stato di sospensioni, ruote e pneumatici, livello di rumorosità, livello delle emissioni inquinanti, telaio e identificazione del veicolo (targa e numero di telaio). Nei ciclomotori viene verificata anche la velocità massima, che non deve superare i 45 km/h.
Nel 2023, proprio come da diversi anni, la revisione viene filmata da telecamere di videosorveglianza per evitare truffe. Le telecamere, infatti, trasmettono in tempo reale alla Motorizzazione Civile i veicoli revisionati.
A revisione effettuata viene determinato il suo esito. Tre le possibilità che si possono verificare: esito “regolare”, “ripetere” e “sospeso”. Nel caso in cui la revisione della moto abbia esito ”regolare” il motociclo sarà idoneo a circolare fino alla prossima scadenza. Nel caso in cui l’esito sia “ripetere” il motociclo deve essere ripristinato per poi appunto ripetere la revisione, in tale periodo può circolare (per un mese) nel caso in cui vengano eseguiti gli interventi di ripristino del veicolo (per alcuni problemi, ad esempio quelli che riguardano i freni, è necessario avere la dichiarazione di un’officina che certifichi gli interventi effettuati al motociclo in questione).
Se l’esito della revisione della moto è “sospeso” il motociclo non potrà circolare in quanto significa che sono stati rilevati difetti che compromettono le norme di circolazione, che riguardino la sicurezza, l’inquinamento acustico o l’inquinamento atmosferico. Nel caso di esito “sospeso” il motociclo può essere ripristinato ed essere sottoposto nuovamente a revisione.
Da due anni il costo della revisione è aumentato a 78,75 euro ed è così suddiviso: 54,95 euro + Iva al 22% di 12,09 euro + 10,20 euro di diritti Motorizzazione + 1,51 euro di bollettino postale.
È possibile risparmiare rivolgendosi direttamente alla Motorizzazione Civile: in tal caso il costo della revisione scende a 45 euro.
I ciclomotori con cilindrata di 50cc (i cosiddetti cinquantini) sono soggetti a revisione proprio come i motocicli. Il costo della revisione è lo stesso, ma come giù detto c'è una prova specifica per i motorini per verificare che non superino la velocità di 45 km/h, come previsto dal Codice della Strada. Attenzione, dunque, a chi a eliminato i blocchi (le strozzature) o ha elaborato il ciclomotore: in tal caso l'esito della revisione sarebbe negativo.
Nel caso in cui si circoli con il proprio motociclo con la revisione scaduta è prevista una sanzione amministrativa che va da 169 a 680 euro e il ritiro del libretto di circolazione, il quale verrà restituito dopo che il motociclo avrà avuto esito “regolare” alla revisione. Se si circola in autostrada con la revisione scaduta è previsto anche il fermo amministrativo del mezzo. Inoltre c’è un rischio ancora più grave: nel caso in cui si provochi un incidente con revisione scaduta, l’assicurazione paga i danni provocati ma in seguito si potrebbe rivalere sull’assicurato.
Se invece si viene accertata l’omissione della revisione per più di una volta, l’importo della multa potrebbe raddoppiare. Ancora più grave la falsificazione dell’avvenuta revisione, punita con una multa fino a 1.697 euro e con la sanzione accessoria del ritiro della carta di circolazione.
Ricordiamo che mettersi alla guida di una moto sospesa dalla circolazione comporta una multa da 1.975 a 7.953 euro e il fermo amministrativo del mezzo.
La normativa non cambia per le moto storiche, anche in questo caso infatti i controlli devono essere effettuati ogni 2 anni secondo quanto previsto dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Per i motocicli costruiti prima dell’1 gennaio 1960 la revisione è consentita esclusivamente presso gli uffici delle motorizzazione civile, mentre per i motocicli di interesse storico e collezionistico costruiti dopo il primo gennaio del 1960 è possibile scegliere per la revisione anche un’officina autorizzata.
Non è una pratica recente, ma in tanti non ne sono a conoscenza: da 6 anni, la Motorizzazione Civile ha disposto che la revisione - sia essa della moto, dell’auto o di qualunque altro veicolo - venga videosorvegliata. Un modo per ridurre il rischio di truffe, purtroppo frequenti quando si parla di revisione, e ridurre le vittime della strada.
La verifica dell’ultima revisione è un controllo che dipende da vari casi. Andiamo a vederli nel dettaglio:
- Revisione veicolo di famiglia: verificare la scadenza dell’ultima revisione di un veicolo di nostra proprietà è il caso più semplice: non serve altro che controllare sul retro del libretto di circolazione i dati del talloncino apposto dall’officina. Oltre ad alcuni dati utili, viene riportata anche la data entro cui fare il successivo controllo.
- Revisione veicolo usato che si intende acquistare: se si ha intenzione di comprare un veicolo usato di cui non si conosce la storia pregressa sarebbe opportuno sapere se sia stata fatta l'ultima revisione. La cosa più semplice, se se ne ha la possibilità, è controllare sul libretto di circolazione, oppure chiedendo la documentazione alla concessionaria o al venditore privato. È importante verificare l’ultima revisione di un veicolo che si vuole comprare soprattutto perché se l’ultima revisione è precedente alla vendita di un venditore potrebbe esserci una ragione grave, come l'occultamento dei chilometri rilevati nella precedente revisione (fatto grave e illegale).