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Volkswagen e-buggy, a Ginevra la prima buggy elettrica

01-Feb-2019  

Manca poco più di un mese al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra. Una delle vetture che catturerà di certo l’attenzione dei visitatori è stata anticipata ieri da Volkswagen. Stiamo parlando della prima buggy elettrica, la concept e-buggy.

ALL’INSEGNA DELLA VOGLIA DI GUIDARE

Basata sulla piattaforma modulare elettrica MEB, la concept car Volkswagen si ispira alle popolari dune buggy americane, ma anche agli storici predecessori della Casa di Wolfsburg diffusi per le strade d’oltreoceano negli anni ’60 e ‘70. Questo il commento di Klaus Bischoff, Responsabile del Design Volkswagen: “Il buggy è più di una semplice auto. È vitalità e passione su 4 ruote. Queste caratteristiche si materializzano nel nuovo e-buggy, un’interpretazione moderna e non retro di un classico che, più di ogni altra cosa, dimostra il legame emotivo che la mobilità elettrica è in grado di creare”.

DESIGN DEFINITO E SCULTOREO

Dal 7 al 17 marzo, alla 89^ edizione del Salone di Ginevra la e-buggy sarà mostrata in anteprima mondiale. Totalmente elettrica, riesce a coniugare il futuro della mobilità sostenibile con l’avventura del viaggio in auto delle origini. La piattaforma MEB si è rivelata molto versatile, come lo era il telaio del Maggiolino, che permise il fenomeno delle buggy americane. Auto senza tetto fisso né porte e fiancate convenzionali, le buggy sono caratterizzate dalle ruote scoperte di grandi dimensioni e di genere off-road.

IL PROTOTIPO AL SALONE DI GINEVRA

La nuova piattaforma modulare elettrica, oltre alla produzione in serie, permette la creazione di modelli di nicchia in volumi ridotti. Volkswagen in passato aveva proposto con successo altri modelli originali pensati per il tempo libero. Tra questi il Maggiolino decappottabile e la buggy Meyers Man, ma anche le carrozzerie speciali prodotte da aziende come Hebmuller e Rometsch. Fino agli anni ’80 sono stati lanciati a livello globale circa 250.000 unità tra esemplari unici e modelli di piccola scala.

Autore: Francesco Bagini