Il controllo di trazione - noto anche con le sigle ASR e TCS - è un dispositivo che ha una doppia funzione: serve a migliorare la sicurezza ma al tempo stesso ottimizza il comportamento stradale.
Di seguito troverete una guida completa al controllo di trazione: cos’è, come funziona e quanto incide sulla guida.
La sigla ASR non è l’acronimo di Anti-Slip Regulation ma deriva dal tedesco Antriebsschlupfregelung.
TCS è l’acronimo di Traction Control System.
Sfrutta l’ABS (per agire sui freni di ogni singola ruota impedendone lo slittamento) e la farfalla (per controllare la potenza del motore).
Ogni ruota è dotata di sensori: il controllo di trazione interviene ogni volta che uno pneumatico gira più velocemente degli altri (e di conseguenza ha meno aderenza) riducendogli la velocità e trasferendo la coppia in eccesso (quella che porta al pattinamento) alla ruota con aderenza.
Alle basse velocità il sistema interviene principalmente sui freni favorendo in questo modo l’avanzamento sulle superfici a scarsa aderenza. Alle alte velocità la centralina punta maggiormente sull’alimentazione del motore riducendo la potenza erogata.
Il controllo di trazione agisce sulle ruote motrici: quelle anteriori in caso di trazione anteriore, quelle posteriori in caso di trazione posteriore e tutte e quattro se la trazione è integrale.
Il TCS si comporta più o meno come il differenziale autobloccante ma a differenza di quest’ultimo oltre a frenare le ruote che pattinano taglia anche l’erogazione della coppia.
Il primo sistema simile a un TCS fu ideato da Buick nel 1971: MaxTrac confrontava la velocità delle ruote anteriori con quella delle ruote posteriori e in caso di differenza limitava la potenza. Solo due anni più tardi, però, questo dispositivo fu tolto dal mercato a causa di problemi di affidabilità.
L’ASR attuale - quello che sfrutta l’ABS - vede invece la luce grazie a Bosch nel 1986.
Sulle auto a trazione posteriore il controllo di trazione interviene in caso di sovrasterzo togliendo potenza alle ruote posteriori e impedendo in questo modo il testacoda. Sulle auto a trazione anteriore il sistema toglie la potenza alle ruote anteriori in caso di sottosterzo.
Ma non è tutto: il TCS aiuta anche sulle superfici a scarsa aderenza limitando le sbandate (specialmente sulle auto con le ruote motrici posteriori).
Il TCS incide sulle prestazioni in uscita di curva: in queste condizioni il guidatore può accelerare a fondo e confidare nel fatto che l’eccesso di coppia verrà gestito dall’elettronica.
Sulle superfici a scarsa aderenza non cedevoli (bagnato, ghiaccio) il TCS aiuta nelle fasi di partenza a bassa velocità e in tutti i casi in cui una o più ruote si ritrovano con un minore contatto con il manto stradale.
Se si rimane impatanati in superfici come neve, terra e fango: in quei casi il controllo di trazione va disattivato per impedire che blocchi lo slittamento delle ruote (utile per compattare il terreno).
L’ASR va tolto anche se ci si vuole divertire: il TCS impedisce infatti il drifting…
Certo, si tratta di dispositivi utilizzati solitamente su vetture a trazione anteriore per renderle più adatte ad affrontare superfici a scarsa aderenza.
Il Fiat Traction+ - attivo fino a una velocità di 50 km/h - frena la ruota che slitta e trasferisce la coppia sulla ruota con maggior presa. Un’alternativa più economica ai sistemi di trazione integrale. In Renault questo sistema di antipattinamento avanzato si chiama Extended Grip mentre sulle vetture Peugeot Grip Control.