Sono parecchi gli italiani che decidono di comprare e importare auto dalla Germania.
La maggior parte sceglie di rivolgersi al mercato tedesco per risparmiare (i prezzi del nuovo e dell'usato sono generalmente più bassi) mentre pochi altri lo fanno per frodare il fisco, per evitare le multe grazie alla targa straniera e per pagare un'assicurazione RC Auto più bassa.
Qui troverete tutto quello che c'è da sapere se intendete comprare e importare un'auto dalla Germania: regole, documenti necessari, costi, garanzie e chi più ne ha più ne metta.
Per importare in Italia un' auto acquistata in Germania bisogna immatricolarla all'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e iscriverla al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Di solito l'importazione viene effettuata da specialisti del settore ma chi vuole provvedere personalmente deve rivolgersi all'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile per le verifiche sull'idoneità della documentazione tecnica e sulla regolarità degli adempimenti fiscali. Solo dopo le verifiche è possibile richiedere l'immatricolazione e l'iscrizione del mezzo al PRA.
Per importare un' auto dalla Germania bisogna rivolgersi allo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA). Qualora non sia possibile bisogna provvedere all'immatricolazione presso l'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e – entro 60 giorni dalla data di rilascio della carta di circolazione – iscrivere il veicolo al PRA.
In caso di auto nuove mai immatricolate o immatricolate in Germania con meno di 6.000 km e non più di sei mesi di vita l'IVA va versata in Italia (e non dev'essere quindi presente sulla fattura emessa dal venditore tedesco). Per le auto usate l'imposta del 19% è compresa nel prezzo di acquisto e va pagata in Germania.
Ufficialmente la garanzia legale di due anni è valida in tutta Europa ma il venditore in Germania non è obbligato ad assumersi le spese del veicolo guasto.
Per importare un'auto nuova dalla Germania bisogna presentare allo STA la fotocopia del documento di identità dell'acquirente (se in lingua straniera va allegata una traduzione ufficiale in lingua italiana, tranne nei casi di esenzioni stabilite da leggi o accordi internazionali), la dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell'acquirente (se la residenza non è riportata sul documento), il modello NP2C stampabile dal sito dell'ACI o in distribuzione gratuita presso gli STA delle unità territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile per l'iscrizione al PRA con istanza dell'acquirente e il modello NP2D stampabile dal sito dell'ACI o in distribuzione gratuita presso gli STA delle unità territoriali ACI (PRA).
L'atto di vendita con la firma del venditore redatta da un notaio deve essere redatto in bollo e vanno inoltre allegati la dichiarazione di conformità o certificato di conformità europeo accompagnato dalla dichiarazione di immatricolazione rilasciata dalla Casa costruttrice e la domanda compilata sul modulo TT 2119 e firmata dall'acquirente in distribuzione presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile.
Se l'acquirente è una persona giuridica ci vuole la dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica, se l'acquirente è un cittadino extracomunitario residente in Italia ci vuole la copia del permesso di soggiorno in corso di validità (oppure la copia del permesso di soggiorno scaduto con allegata la copia della ricevuta attestante l'avvenuta presentazione della richiesta di rinnovo, oppure la fotocopia del documento di identità e la fotocopia della ricevuta attestante la presentazione dell'istanza di primo rilascio oppure la copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo). Se l'acquirente è un familiare extracomunitario di un cittadino dell'Unione Europea residente in Italia ci vuole la copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell'Unione Europea oppure la copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europei.
Dal 1994 è possibile circolare in Italia con auto importate dalla Germania e dotate di targa tedesca provvisoria (Überführungskennzeichen). Si può anche trasportare la vettura con un rimorchio o immatricolarla in Italia (solo se si è già in possesso del contratto di acquisto e di tutti i documenti necessari), assicurarla, andarla a ritirare in Germania e rientrare in Italia al volante della vettura.
Per l'immatricolazione e l'iscrizione al PRA di un veicolo importato dalla Germania bisogna affrontare parecchie spese: l'IPT (che varia a seconda del tipo di veicolo e della provincia di residenza), gli emolumenti ACI (27 euro), l'imposta di bollo per iscrizione al PRA (32 euro), l'imposta di bollo DTT (32 euro + costi per i versamenti postali), i diritti DTT (9 euro + costi per i versamenti postali) e i costi per rilascio targhe (che dipendono dal tipo di targa e di veicolo).
Chi si rivolge allo STA di una delegazione ACI o di uno studio di un'agenzia pratiche auto deve mettere in conto anche la tariffa del servizio di intermediazione.
Se la richiesta viene presentata allo STA del PRA non è possibile pagare con carta di credito mentre se ci si rivolge allo STA dell'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile prima di recarsi allo sportello bisogna versare all'ufficio postale tutte le somme dovute per legge sui conti correnti postali e consegnare allo sportello le relative attestazioni di versamento.
I prezzi delle auto in Germania sono più bassi. Specie quelli delle auto usate, grazie anche agli incentivi che lo Stato mette a disposizione per l’acquisto di auto nuove, per questo la svalutazione sul mercato dell’usato è più forte rispetto a quella del mercato nostrano, dove da tempo mancano dei forti incentivi sull’acquisto di modelli meno inquinanti. L’importazioni delle auto dalla Germania è diventato più frequente dopo l’eliminazione delle dogane e dall’introduzione della moneta unica europea. L’altro vantaggio delle auto provenienti dalla Germania riguarda gli amanti del tuning, ovvero delle auto modificate, facilmente omologabili in terra teutonica.
Se vent’anni fa era necessario rivolgersi a una concessionaria per mettersi alla ricerca di un’auto da importare da terra tedesca, ora è possibile vedere uno svariato numero di modelli direttamente online, selezionando attraverso i filtri i modelli preferiti. Per l’importazione conviene rivolgersi alla concessionaria che si occuperà di tutte le procedure necessarie, trasporto compreso.
Volendo è possibile portare di personalmente l’auto dalla Germania all’Italia con una targa prova tedesca per poi svolgere le pratiche giunti a destinazione.
Un servizio utile, per trasportare auto dalla Germania in Italia a costi contenuti e`quello di Macingo.com. Il servizio funziona in questo modo:
- Compilare il modulo, inserendo le città di ritiro e consegna e indicando il modello di auto da spedire e altre note utili.
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