​​

Fiat Panda Natural Power: la prova su strada della versione a metano

04-Giu-2014  
  • Prova Fiat Panda Natural Power
  • Prova Fiat Panda Natural Power tre quarti posteriore
  • Prova Fiat Panda Natural Power interni
  • Prova Fiat Panda Natural Power plancia
  • Prova Fiat Panda Natural Power anteriore
  • Prova Fiat Panda Natural Power posteriore
  • Prova Fiat Panda Natural Power sedili posteriori
  • Prova Fiat Panda Natural Power bagagliaio
  • Prova Fiat Panda a metano tre quarti posteriore
  • Prova Fiat Panda a metano tre quarti anteriore
  • Prova Fiat Panda a metano profilo
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

E’ pratica, versatile, costa pochissimo riempirle il serbatoio e ha una posizione di guida da crossover: la Fiat Panda 0.9 TwinAir Turbo Natural Power, quella con doppia alimentazione benzina/metano, è una scelta intelligente per chi vuole spendere e inquinare poco. E scopriamo, nel corso della nostra prova su strada, che si dimostra anche discretamente brillante.


La solita ottima Panda

Il successo della Panda ebbe inizio negli anni Ottanta, quando Giugiaro disegnò questa superutilitaria (allora non veniva utilizzato l’inglesismo “citycar” per indicare la categoria) con uno stile fresco, essenziale ma curato allo stesso tempo. Le vendite andavano a meraviglia e la Casa torinese pensò di ampliare la gamma offrendo svariate versioni fra cui la 4x4: un cult che non è più mancato nella gamma.
La Panda di terza generazione, come quella precedente, è disponibile in tutte salse (benzina, diesel, gpl, metano, 4x4 e Trekking), offre 5 porte di serie e ha una pratica carrozzeria rialzata in stile Mpv, ancora più alta nella versione 0.9 TwinAir Turbo Natural Power in prova che utilizza il pianale della Panda 4x4 per poter sistemare le due bombole del metano (una da 50 litri e una da 22) senza togliere spazio all’abitacolo. Solo il bagagliaio, che passa da 225 a 200 litri, è meno spazioso di quello delle altre versioni: è piccolo in termini assoluti, ma nella media della categoria. Ne guadagna invece l’estetica, grazie alla carrozzeria rialzata, ai fascioni paracolpi in plastica e alle ruote più grandi. E la posizione di guida è alta, proprio come piace agli automobilisti di oggi. Non stupisce che la Fiat Panda sia la citycar più venduta nel Bel Paese, nonché l’auto in assoluto più acquistata dagli italiani: il suo stile è sbarazzino, piacevole sia fuori che dentro, e in quanto a praticità non è seconda a nessuno. L’abitacolo è spazioso e ispira simpatia, con finiture essenziali e rivestimenti bicolore per la plancia, i sedili e i pannelli delle portiere. A proposito di interni, quei dettagli dalla forma quadrata con angoli smussati che abbondano nell’abitacolo ricordano nello stile gli quelli della Panda di prima generazione.


Circa 250 km di autonomia con meno di 12 euro

Uno degli aspetti più interessanti per i potenziali acquirenti di un’auto a metano è quanto consuma. O meglio, quanto fa risparmiare al momento del pieno. Il primo percorso che facciamo con la Fiat Panda TwinAir Turbo Natural Power è autostradale a 130 km/h costanti, una velocità piuttosto sostenuta per una citycar. In questa situazione dopo soli 210 km di percorrenza si esaurisce il pieno di metano di 72 litri, che corrispondono a circa 12 kg. Il bello, però, viene al momento del rifornimento: con un prezzo di circa 1 euro al kg, il pieno ci costa poco meno di 12 euro (la capacità effettiva del serbatoio si ferma a poco meno di 12 litri). Al di fuori dell’autostrada, nei percorsi urbani ed extraurbani, abbiamo sfiorato i 300 km con un pieno di metano. Davvero un ottimo risultato, perché significa percorrere circa 25 km/kg, e abbiamo visto quanto poco venga a costare un chilo di metano. Il lato negativo, che deve tenere in considerazione chi volesse acquistare la Panda TwinAir Turbo Natual Power, è la scarsa concentrazione di distributori, tanto che in autostrada bisogna sempre programmare le soste in funzione della loro presenza; per gli spostamenti quotidiani, invece, bisogna assicurarsi di averne almeno uno a portata di mano nel tragitto casa-lavoro. Con la Panda TwinAir Turbo Natural Power, comunque, non si corre il rischio di restare a piedi in quanto il serbatoio della benzina resta uguale a quello delle altre versioni – 35 litri – e assicura un’autonomia di almeno altri 500 km.


Brillante anche a metano ma un po’ rumorosa

La minor resa del metano rispetto alla benzina è una dato di fatto. Per questo Fiat ha pensato bene di equipaggiare la Panda Natural Power col piccolo bicilindrico sovralimentato da 900cc che sviluppa 85 CV a benzina e 80 CV gas, dimostrandosi brillante in ogni condizione e a suo agio anche in autostrada, aiutato da una quinta di risposo (3.400 giri a 130 km/h indicati). Le prestazioni dichiarate (170 km/h di velocità massima e 12 secondi per passare da 0-100) sono sì inferiori a quelle della versione a benzina equipaggiata con lo steso propulsore – anche a causa del peso più elevato – ma sono decisamente migliori di quelle della Panda 1.2 69 CV. Quello che non convince è la ruvidità del motore, che costringe un uso frequente del cambio per la poca propensione a riprendere al di sotto dei 1.500 giri. Le vibrazioni, soprattutto in accelerazione ai bassi regimi, si fanno sentire, e anche alle velocità sostenute non vengono mai del tutto a mancare. Non che disturbino particolarmente, ma ci si accorge della loro presenza quando, guardando nello specchietto retrovisore interno, si vede l’immagine distorta a causa delle vibrazioni. Anche la silenziosità non è uno dei principali pregi della Panda TwinAir Turbo Natural Power, soprattutto quando si tirano le marce.
In quanto all’affidabilità, Fiat ha dotato la Panda a metano di valvole e sedi delle valvole specifiche in grado di resistere alla maggiore usura provocata dal gas.


Perfetta in città

Le dimensioni esterne contenute, la posizione di guida rialzata e le forme ben definite la rendono un’ottima cittadina, agile nel traffico e facile da parcheggiare grazie alla buona visibilità e allo sterzo leggerissimo nella modalità “city”, attivabile tramite un pulsante sulla plancia. Nel contesto urbano la Fiat Panda TwinAir Turbo Natural Power si muove con disinvoltura e non soffre nemmeno per gli spostamenti fuoriporta grazie ai 145 Nm di coppia del suo propulsore. Ma non chiedetele sportività, perché in questa versione il rollio è abbondante e il sottosterzo piuttosto marcato.


Prezzo ed equipaggiamento

La Fiat Panda TwinAir Turbo Natural Power parte da 14.410 euro nell’allestimento entry level Pop, un po’ troppo povero nella dotazione di serie. Mancano, infatti, la chiusura centralizzata con telecomando, l’impianto audio con lettore MP3 e i poggiatesta posteriori, di serie sulla Panda TwinAir Turbo Natural Power Easy in listino a 15.160 euro. Anche sull’allestimento Easy bisogna comunque aggiungere il climatizzatore (850 euro), di serie solo sulla più cara Panda TwinAir Turbo Natural Power Lounge che costa 16.410 euro. Prezzi non proprio bassi in rapporto alla dotazione, considerando che anche su quella più ricca va aggiunto il controllo di stabilità (310 euro). In compenso la tenuta del valore è ottima.


Panda a metano o Panda a GPL?

In rapporto alla Panda TwinAir a benzina il prezzo di quella a metano è superiore di 2.300 euro, una cifra che si recupera dopo circa 30.000 km di percorrenza. Per i grandi viaggiatori la vera concorrente della Panda Natural Power è la versione Easy Power a GPL, che non fa risparmiare quanto la versione a metano in termini di costi/percorrenza ma è in listino a 1.800 euro in meno e può contare su una rete maggiore di distributori. Le prestazioni, però, sono decisamente più tranquille – 164 km/h, 0-100 in 14,2 secondi – perché sotto il cofano c’è l’1.2 aspirato da 69 CV. Ma i veri risparmiatori non si fermano al prezzo di listino: prima di decidere quale acquistare è sempre meglio verificare nelle concessionarie la presenza di eventuali promozioni in corso o sconti su modelli in pronta consegna.