Tra le tante SUV compatte disponibili sul mercato, Hyundai propone una ricetta interessante per la sua Tucson: una versione con motore 1.7 turbodiesel a trazione anteriore con 141 CV e cambio automatico a doppia frizione. Una via di mezzo insolita che si inserisce tra i classici diesel entry level da 120 CV e i top di gamma 2.0 litri dai 150 CV in su.
COME SI PRESENTA
La Hyundai Tucson è la classica SUV compatta del segmento C. Ha le dimensioni giuste per una famiglia, un bagagliaio spazioso (con apertura automatica del portellone offerta nel “Premium Pack” a 1.500 euro insieme alla regolazione elettrica dei sedili), una seduta alta, e una garanzia sopra la media di 5 anni con chilometraggio illimitato. In questa versione Sound Edition sfoggia di serie dei cerchi in lega da 19 pollici piuttosto scenografici e, soprattutto, un impianto audio firmato Kenwood con 9 altoparlanti, amplificatore a 4 canali e subwoofer.
Gli interni sono accoglienti, dotati di serie di sedili riscaldati (anche quelli posteriori), bocchette di aerazione posteriori e schermo da 8 pollici del sistema multimediale. Il disegno della plancia è classico, le finiture sono migliorabili e ci sono un po’ troppe plastiche rigide, ma lo spazio per gli oggetti non manca.
Il motore turbodiesel da 1.7 litri dedicato alla versione con cambio DCT, ovvero l’automatico doppia frizione, a 7 marce raggiunge i 141 CV, contro i 115 della versione con cambio manuale. Anche la coppia passa da 280 a 340 Nm, così le prestazioni sono indubbiamente più brillanti: lo 0-100 km/h viene coperto in 11,5 secondi dalla versione DCT e da 13,7 da quella manuale. II consumi sono, ovviamente, superiori, ma neppure di troppo, con 21,7 km/l dichiarati per la versione manuale e 20,4 per l’automatica con una manciata di cavalli vapore in più sotto il cofano.
COME VA
I 141 CV della Hyundai Tucson 1.7 CRDi DCT rappresentano la perfetta dose di potenza per questa SUV del segmento C. Che con la trazione anteriore e il cambio automatico a doppia frizione punta al massimo dell’efficienza. Il cambio doppia frizione DCT a 7 marce è un’esclusiva di questa versione, mentre sul 2 litri 4WD c’è un classico convertitore di coppia, più morbido nel funzionamento ma anche meno rapido e meno efficiente.
Partiamo subito dai consumi: l’uso misto reale ci ha portato a percorrere 15 km/l, che per una SUV di questo segmento e con questa potenza è un buon valore. Ovviamente alcune concorrenti meno potenti e col cambio manuale riescono a fare meglio, ma l’automatico, su una SUV di questo livello, lo considero quasi una necessità. In quanto alle prestazioni, l’1.7 turbodiesel non sente affatto gli oltre 1.500 chili della vettura, anche grazie alla coppia massima di 340 Nm.
Il cambio DCT snocciola una marcia dopo l’altra senza esitazioni. Solo nelle partenze si rivela, talvolta, un po’ indeciso, per poi partire bruscamente, e nell’uso sportivo non è così fulmineo; ma su questa vettura non è poi un gran difetto. Anche nella modalità manuale, dove mancano i paddle al volante, risponde senza esitazioni a ogni richiesta del guidatore.
Grazie all’automatico, alla buona insonorizzazione e alle sospensioni soffici, sulla Tucson si viaggia sempre comodi, anche quando l’asfalto non è liscio come un tavolo da biliardo. E questo nonostante i cerchi misurino 19 pollici, con pneumatici 245/45. Tra le curve sfoggia un comportamento neutro, sicuro e confortante, senza eccessi di rollio.
QUANTO COSTA
La Hyundai Tucson 1.7 CRDi 140cv DCT Sound Edition è in listino a 32.300 euro. La dotazione di serie include, tra le altre cose, il clima bi-zona, i fari anteriori a LED, impianto audio Kenwood con radio DAB e comandi al volante, sistema multimediale con schermo touch da 8 pollici, sedili riscaldati anteriori e posteriori, retrocamera e cerchi in lega da 19 pollici. Peccato che i dispositivi di sicurezza come la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio degli angoli ciechi e il rear cross traffic alert siano optional (1.000 euro con Safety Pack).
La stessa Tucson 1.7 CRDi 140cv DCT nell’allestimento d’ingresso XPlus è in listino a 25.700 euro. Viene offerta con uno sconto di 4,750 euro, ma solo in caso di permuta o rottamazione, e in abbinamento al finanziamento.
POSSIBILI ALTERNATIVE
La “cugina” Kia Sportage, che condivide la meccanica con la Tucson e propone la stessa ricetta: motore 1.7 turbodiesel da 141 CV e cambio automatico a doppia frizione. Le altre concorrenti con motore diesel da 1.6 litri con potenza simile e cambio automatico sono la Nissan Qashqai 1.6 dCi da 131 CV CVT, la Peugeot 3008 BlueHDi EAT8 da 130 CV e la Renault Kadjar 1.6 dCi EDC da 130 CV.
A CHI SI RIVOLGE
A chi cerca una SUV compatta che offra prestazioni superiori rispetto alle “classiche” SUV con motore 1.6 da 115 o 120 CV e con il cambio automatico, talvolta disponibile solo su versioni top di gamma. Questa è la più equilibrata della Tucson, brillante quanto basta e non troppo esosa in quanto ai consumi. Per avere la trazione 4x4 (scelta dalla minoranza dei clienti delle SUV compatte) bisogna guardare alla versione 2.0 da 136 CV, disponibile sia col manuale sia con l’automatico con convertitore di coppia, oppure da 185 CV con l’automatico di serie.
PUNTI DI FORZA
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È la versione intermedia che manca a certe concorrenti: equilibrata nelle prestazioni e nei costi
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Sulla Tucson si viaggia con tanto spazio e con un buon livello di comfort
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La dotazione è ricca e la garanzia da record
PUNTI DI DEBOLEZZA
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Negli interni c’è qualche plastica rigida di troppo
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La frenata automatica d’emergenza non è di serie