La Hyundai Tucson si rinnova con un restyling di metà carriera, volto a migliorare un prodotto di enorme successo: nei due anni precedenti la Tucson si è aggiudicata il primo gradino del podio tra le SUV del segmento C più vendute in Europa, con oltre 750 mila unità immatricolate.
INDICE |
La Hyundai Tucson 2024 in breve |
I motori: benzina e diesel elettrificate |
Test drive, primo contatto con la Tucson 1.6 Hev 215 CV |
I prezzi di listino |
Il restyling offre numerosi miglioramenti, tra cui un design rinnovato lievemente all’esterno e corposamente all’interno. Le dimensioni sono uguali a prima (è lunga 4,51 metri), ma la presenza scenica cambia: i gruppi ottici anteriori sono stati ridisegnati, con proiettori Full LED e le luci diurne allungate. Nuovi anche i paraurti, i cerchi in lega (con misure da 18 a 19 pollici), e la gamma di colori per la carrozzeria.
Nell’abitacolo il design è stato rinnovato profondamente: dal volante senza logo del marchio (ci sono 4 punti che indicano la lettera “H” in alfabeto morse) alla console centrale riprogettata con ricarica wireless integrata e molto spazio per riporre oggetti, per continuare con il cambio posizionato sul piantone dello sterzo, proprio come sugli ultimi modelli di Hyundai. I comandi del climatizzatori sono in parte fisici - lo stesso vale per quelli per passare a una funzione all’altra del l’infotainment - e in parte capacitivi.
Nuovi anche la strumentazione e l’infotainment, con i due schermi touch da 12,3 pollici ciascuno contenuti in un grande pannello curvo.
Il sistema multimediale ha anche un nuovo software: nuova grafica, nuove funzionalità, e connettività che consente aggiornamenti da remoto.
La gamma è tutta elettrificata. Si va dal mild-hybrid al plug-in hybrid con batteria ricaricabile alla spina e fino a 65 km di autonomia in modalità elettrica, passando dal full-hybrid con motore 1.6 turbobenzina 4 cilindri sia a due ruote motrici sia 4x4.
L’opzione mild-hybrid a 48 volt è disponibile sia a benzina nella versione 1.6 T-GDI da 160 CV 2WD con cambio manuale oppure DCT (automatico doppia frizione) sia diesel 1.6 CRDi da 136 CV 2WD con cambio DCT di serie.
Lo schema della versione full-hybrid, forse la più interessante della gamma in termini di prezzo, prestazioni ed efficienza, se escludiamo la Tucson diesel adatta ai globetrotter, è lo stesso di prima: motore 1.6 4 cilindri turbobenzina abbinato a un motore elettrico alimentato da una batteria da 1,49 kWh, il tutto gestito da un cambio automatico con convertitore di coppia.
Quello che cambia sono le potenze: il motore termico scende di potenza passando da 180 a 160 Cv, mentre quello elettrico sale a 65 Cv.
Nel complesso il sistema eroga 215 Cv, 15 in meno rispetto a prima, ma con una risposta più immediata all’acceleratore e consumi inferiori, con una media nel ciclo misto WLTP di 17,5 km/l per la 2WD e 15,6 km/l per la 4WD.
La Hyundai Tucosn in questa versione ha una bella spinta, confermata dagli 8,2 secondi nell’accelerazione da 0 a 100 km/h, e una velocità massima di 186 km/h, non certo elevata rispetto alla potenza ma più che soddisfacente anche se ci si dovesse trovare sulle autostrade tedesche senza limiti. Il cambio automatico è un classico convertitore di coppia a 6 marce orientato al comfort, mentre i paddle al volante non servono per l’utilizzo nella modalità manuale bensì per gestire l’intensità della frenata rigenerativa.
Si parla da 36.800 euro per la 2WD nell’allestimento d’ingresso Xtech e da 41.400 per la 4WD nell’allestimento intermedio Business. Qui trovate il listino prezzi della Tucson full-hybrid completo.