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Jeep Wrangler 2.2 Multijet II Sahara Auto 4WD, la più iconica delle fuoristrada

07-Gen-2019  
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La quarta generazione di Jeep Wrangler (sigla LJ) resta sempre fedele a se stessa: nell’essere unica, nel design iconico, nel concetto di fuoristrada inarrestabile. Una mosca bianca in un mercato che vede una crescita esponenziale di SUV. Alle quali, però, si è ispirata per la cura nei dettagli: la quarta generazione sa anche coccolare i suoi passeggeri con un abitacolo ben rifinito e ben equipaggiato. 
Noi abbiamo avuto in prova la Jeep Wrangler 2.2 Multijet II Sahara Auto 4WD, vi raccontiamo di seguito le nostre impressioni di guida.

COME SI PRESENTA

La Jeep Wrangler è una vera icona a quattro ruote. Se la mettessero vicina alla Jeep Willys del 1940, magari dietro un telo per un effetto vedo-non-vedo, si noterebbe l’enorme somiglianza nella silhouette nonostante siano passati ben 78 anni. I tratti distintivi di questo modello (chiamato Wrangler dal 1987) restano da sempre i fari tondi, le sette feritoie della griglia anteriore, i parafanghi enormi, e il cofano bombato con griglie di raffreddamento. 

La LJ a passo corto è lunga 4,33 metri. La stazza si nota soprattutto in larghezza e in altezza, dove sfoggia rispettivamente quota 1,89 e 1,84 metri. Per entrare nell’abitacolo si sale un gradino; si sta seduti in alto, altroché SUV. L’impostazione prevede un parabrezza piccolo e quasi verticale (ma un po’ meno di prima, a favore dell’aerodinamica), volante vicino alla strumentazione (comunque regolabile sia in altezza sia in profondità), e maniglie qua e là per aggrapparsi nel caso in cui si dovessero percorrere strade con pendenze imbarazzanti.

Quello che sorprende è la qualità dei materiali, i rivestimenti in pelle della lussuosa Wrangler Sahara, e l’iniezione massiccia di tecnologia. Ci voleva proprio: si va dai fari a LED anteriori e posteriori, al sistema multimediale con schermo da 8,4 pollici. Per gli appassionati dell’off-road c’è una nuova app dove si possono visualizzare delle informazioni sull’uso della trazione 4x4 e sui gradi di inclinazione raggiunti.

Il motore turbodiesel della Wrangler è un 2.2 4 cilindri 16 valvole con turbina a geometria variabile da 200 CV di potenza e 450 Nm di coppia massima, abbinato di serie a un cambio automatico a 8 marce. Più piccolo del precedente 2.8 4 cilindri, eppure più vivace. La più elegante e meno estrema versione Sahara raggiunge i 180 km/h di velocità massima e copre lo 0-100 in 8,9 secondi.

Sulla Wrangler, poi, col bel tempo è possibile viaggiare open air. Non solo, volendo si possono anche smontare le portiere, restando però all’interno di una strada privata, perché su quelle pubbliche sarebbe illegale. Qui abbiamo la classica - quasi romantica - copertura in tela apribile manualmente. Niente automatismi: è roba per uomini veri; per gli altri, serve un po’ di pratica. 

Non siete bravi nei lavoretti manuali? Niente paura, si può optare per il nuovo hardtop Sky One-Touch, che si apre automaticamente, semplicemente premendo un pulsante con un dito. Con l'hardtop  Freedom Top, poi, la Wrangler diventa una targa.

COME VA la nuova jeep wrangler

È sufficiente mettersi al posto di guida, posizionare il cambio in Drive e partire per vivere l’esperienza Wrangler. Ancor prima di avventurarsi in luoghi improbabili, ci si gusta la sensazione di essere seduti su qualche cosa di invincibile. Si guardano le altre SUV dall’alto, e quel cofano imponente è capace di infonderti una sana dose di sicurezza in te stesso.

È un po’ come possedere un orologio capace di resistere 100 metri sotto il livello del mare: vi fa sentire come Umberto Pelizzari, anche se il vostro concetto di apnea si limita a sfiorare il fondo della piscina.

E non importa, a quel punto, se il telaio a traverse e longheroni non ha una rigidità torsionale paragonabile a quello di una SUV nata per macinare chilometri su strada, che però inorridirebbe al solo pensiero di sporcarsi le scarpe fuori dall’asfalto. Sulla Wrangler si assapora ogni momento del viaggio, semplicemente perché ci si è seduti sopra.

Oltre al telaio, nato per mangiarsi strade irraggiungibili con qualunque altro mezzo, la Wrangler monta grandi gomme M+S per far presa su terreni viscidi. Su strada, insomma, non buttatevi in curva alla garibaldina: lei non gradirebbe. Se esagerate con la velocità, l’attento ESP frena ogni potenziale sbandamento con grande efficacia. 

Ma com’è da guidare? Lo sterzo è fisico, un po’ vuoto al centro e non molto preciso, come su tutte le fuoristrada dure e pure. Il motore, invece, risponde bene a ogni pressione del gas, ed è ben accoppiato a un cambio automatico a 8 marce piuttosto rapido, anche nell’uso manuale. Tutto, dunque, contribuisce a renderla desiderabile anche per andare a far le commissioni in centro città. L’ottava lunga, poi, consente di mantenere i 130 km/h in autostrada a circa 2.000 giri. Il rumore, semmai, arriva dai fruscii aerodinamici una volta superati i 100 km/h.

E in off-orad? La Wrangler è considerata dagli esperti del fuoristrada il modello più capace, specie la Rubicon. Il sistema di trazione integrale inseribile “Command-Track” della Sahara prevede la trazione posteriore (modalità 2H), quella integrale con ripartizione automatica tra i due assi in base alle condizioni di grip (4H Auto) e quella fissa con ripartizione 50:50 per le condizioni difficili (4H Part-Time). Infine, per i percorsi più ostici, è possibile inserire le marce ridotte mantenendo la ripartizione fissa 50:50 (4L). Non vi basta? Sulla specialistica Wrangler Rubicon con sistema “Rock-Track” è possibile sconnettere la barra antirollio anteriore e bloccare i differenziali.

QUANTO COSTA

Il prezzo della Jeep Wrangler 2.2 Multijet parte da 48 mila euro nell’allestimento Sport, mentre in quelli Rubicon e Sahara è di 55 mila euro. La dotazione della nostra Sahara è molto ricca: climatizzatore automatico bi-zona, impianto audio Alpine con 9 speaker e subwoofer, sistema multimediale con navigatore GPS e supporto Apple CarPlay e Android Auto, schermo touch da 8,4 pollici, chiave elettronica, cruise control, luci a LED, e cerchi in lega da 18 pollici. Tanti gli optional per la personalizzazione.

A CHI SI RIVOLGE la jeep wrangler

Tutti gli appassionati di fuoristrada la conoscono come una delle auto più forti fuori quando le condizioni di fanno critiche. A loro va la versione Rubicon. La Sahara è perfetta anche a chi la usa soprattutto su strada e non può fare a meno di possedere oggetti iconici. È capace di grandi cose sui terreni difficili, e su asfalto si rivela più confortevole. Non è adatta, ovviamente, a chi percorre tanti chilometri in autostrada.

PUNTI DI FORZA

  • È più moderna, più confortevole, più tecnologia di prima, ma il suo aspetto è sempre iconico
  • Fuori dall’asfalto è inarrestabile
  • Il nuovo motore 2.2 diesel è brillante e ricco di coppia

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Il telaio a traverse e longheroni predilige la guida tranquilla su asfalto
  • I fruscii aerodinamici si fanno sentire oltre i 100 km/h, soprattutto col tetto in tela
Autore: Michele Neri