La Kia Proceed offre lo spazio di una station wagon con uno stile da shooting brake. Se vi state chiedendo il significato di shooting brake, eccovi serviti: deriva dall’uso contadino di attaccare potenti cavalli al carretto per romperne l’irruenza, e oggi identifica una familiare sportiva. Il nome veniva già usato nel Regno Unito negli anni Cinquanta per quelle che successivamente sono diventate le station wagon. Ma come va la Kia Proceed? E soprattutto, quant’è sacrificato lo spazio in nome dello stile?
COME SI PRESENTA
Lo classica carrozzeria station wagon è in lieve ripresa, anche se siamo ben lontani dall’andamento delle amatissime SUV. Ecco, dunque, che Kia non ripropone la poco pratica Ceed a 3 porte (che prima aveva l’apostrofo) mentre presenta per la prima volta la filante e allo stesso tempo spaziosa Proceed.
Bel colpo. Il bagagliaio è degno nome che porta, con i suoi 594 litri di capacità di carico, e lo spazio per la testa sul divano posteriore non è sacrificato dal lunotto spiovente, che scende dopo lo sbalzo. Ok, sulla sorella wagon si caricano 31 litri in più, ma si tratta di un’inezia, e in nome dello stile si possono anche sacrificare.
A proposito di sacrifici, il lunotto posteriore spiovente limita notevolmente la visibilità dallo specchietto retrovisore centrale. Nelle manovre, invece, si può fare affidamento sulla telecamera posteriore.
L’ho scritto in occasione della prova in anteprima a Barcellona, e qui lo confermo: la plancia della Proceed ha un design tradizionale, non certo audace come quello della carrozzeria. Però le finiture degli interni sono curate, i sedili molto belli, e tutti i comandi sono al posto giusto, proprio dove li vorresti. Mi ci son sentito subito a mio agio, e la posizione di guida è ergonomica, ben regolabile.
Tra l’altro non ci sono versioni “povere” della Proceed, dunque non serve metter mano al portafogli per renderla attraente, dentro e fuori. In gamma ci sono le GT Line e GT con sedili profilati, impunture a vista, volante tagliato in basso, e pedaliera in alluminio. Il carattere, dunque, non le manca.
COME VA
Come abbiamo appena visto, l’estetica non ha compromesso lo spazio per i passeggeri e la capacità di carico della Proceed. Allo stesso modo, lo stile sportivo non ha intaccato il comfort di marcia, al livello di una classica station wagon. Rispetto alla Ceed, la Proceed monta sospensioni più rigide e ribassate di 10 millimetri. Ciononostante resta un’auto equilibrata, con un assetto preciso, piacevole sulle strade più guidate, e una buona capacità di molleggio sulle asperità. Mi è piaciuto anche lo sterzo, sempre pronto, piuttosto leggero e sempre comunicativo.
L’unica versione diesel della Proceed è la 1.6 CRDi da 136 CV, con cambio manuale a 6 marce oppure automatico DCT a doppia frizione. Se si cercasse l’esuberanza, sarebbe bene guardare alla Proceed GT da 204 CV; in fondo, però, una versione diesel equilibrata dalle buone prestazioni (201 km/h, 0-100 in 10,1 secondi) e parca nei consumi soddisfa le esigenze di quasi tutti quelli che si affacciano al segmento C.
Con l’automatico, poi, si chiude il cerchio: che cosa serve di più in un’auto da tutti i giorni? Qualcuno potrebbe reclamare la tanto di moda trazione integrale, che però Kia riserva alla sua SUV compatta Kia Sportage motorizzata con lo stesso 1.6 CRDi da 136 CV.
Passando ai consumi, non si può che esserne soddisfatti: non è difficile percorrere tra i 16 e i 18 km/l nell’uso misto, con punte di 20 sulle strade extraurbane. Merito anche del cambio, che tende a mantenere i giri bassi, anche quando non si è troppo gentili con il pedale del gas. Per tenere il motore sempre in tiro, non manca la modalità di guida Sport.
IL PREZZO DELLA KIA PROCEED
31.250 euro con il cambio manuale e 32.750 euro con l’automatico. È quasi full optional: guardando il listino della Kia Proceed vi renderete conto che gli optional sono pochissimi. Tra questi, l’Advanced Driving Assistance Pack Plus, ovvero il pack con i sistemi di assistenza alla guida, il vetro panoramico, la vernice metallizzata e poco altro.
POSSIBILI ALTERNATIVE
L’unica alternativa nel segmento è la CLA Shooting Brake, con dimensioni simili ma un bagagliaio più piccolo di circa 100 litri e un prezzo superiore: la versione diesel da 136 CV con cambio automatico parte da un listino di 37.490 euro nell’allestimento d’ingresso.
A CHI SI RIVOLGE
A chi ama lo stile sportivo in contrasto con quello alto e squadrato delle SUV, e non vuole sacrificare la versatilità dell’auto. La Proceed offre una quantità di spazio degna di una station wagon, sfoggia una bella dose di personalità e si dimostra precisa nella guida. Limitata la scelta di motori: l’equilibrato diesel per chi fa strada, e il potente benzina per chi non disdegna oltre 200 CV sotto al cofano.
PUNTI DI FORZA
- Lo stile è soggettivo, e personalmente la trovo riuscita: proporzionata, filante, elegante
- Su strada offre un bel mix tra comfort e piacere di guida
- La dotazione di serie ricca non costringe a scegliere tra gli optional per renderla attraente e ben equipaggiata
- La coda da coupé non compromette lo spazio per i passeggeri e i bagagli
PUNTI DI DEBOLEZZA
- La visibilità posteriore attraverso il lunotto posteriore è scarsa
- La scelta di motorizzazioni si limita a una versione diesel e una a benzina