La Kia Rio è un prodotto maturo e di successo, e con vent’anni alle spalle e quattro generazioni, è ormai una best seller tra le utilitarie. E in un segmento difficile come quello B, terreno di guerra per ogni costruttore, la Kia Rio mostra una faretra piena di frecce da incoccare sul suo arco. La versione che abbiamo provato è la 1.0 T-GDi tre cilindri mild hybrid da 100 Cv, abbinata al cambio manuale a 6 rapporti iMT e nell’allestimento Style.
Come si presenta
Il design è muscoloso e pulito, con prese d’aria più che generose e linee decise. Non è un’auto che dà particolarmente nell’occhio, ma dimostra comunque grinta.
La versione Style della nostra prova è meno aggressiva della GT Line, ma in questo blu acceso ha un tocco di personalità extra. Lunga 407 cm, larga 173 e con una bagagliaio da 325 litri, la Rio è nel cuore del segmento B. L’abitacolo è più arioso di quanto le dimensioni lascino intendere, e c’è anche tanto spazio per chi siede dietro.
Dentro si respira aria di concretezza, con sedili comodi a abbondanti e ampi vani portaoggetti.
Il design della plancia è molto tradizionale e con pochi guizzi creativi: è ben assemblato, ma risulta fin troppo grigio e monocromatico. Anche la strumentazione è molto “standard”, mentre lo schermo da 8” del sistema multimediale funziona bene e offre supporto wireless ad Apple e Adroid.
Come va
Il motore tre cilindri turbo della Kia Rio è brillante: è elastico e tondo, ma non manca di allungo quando si esplora la zona alta del contagiri. Il “mille” eroga 100 Cv a 4.500 giri e 170 Nm di coppia a 1.500 giri, e permette uno scatto da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi e 188 km/h di velocità massima. Il motore elettrico a 8 Volt fornisce un piccolo contributo in accelerazione (non si percepisce nemmeno), ma questo impatta sensibilmente sui consumi.
La sete è davvero contenuta: Kia dichiara un consumo medio combinato di 25 km/l, ma con una guida poco attenta (e il piede pesante) si sta attorno ai 17 km/l, che è comunque un buon risultato.
In città lo sterzo e la frizione leggeri la rendono davvero piacevole e poco stancante, ma tra le curve e nel misto dal volante arrivano troppe poche informazioni per invogliarvi ad una guida sportiva.
Detto ciò, macinare chilometri al volante della Rio è un piacere: il motore è così elastico che basta sempre un filo di gas, mentre il cambio manuale a 6 rapporti iMT stacca la frizione in fase di rilascio per far veleggiare l’auto, abbattendo i consumi.
Le modalità di guida sono tre (e sono di serie sulla Style): Eco, Comfort e Sport. La prima rende l’acceleratore un po’ assopito ma consente di consumare davvero poco, mentre la seconda risulta essere il giusto compromesso; Sport rende l’acceleratore troppo reattivo senza alcun reale bisogno. Azzeccato anche l’assetto, gentile sulle sconnessioni ma non esageratamente morbido da creare ondeggiamenti o rollii fastidiosi.
Prezzi
Il prezzo di listino della Kia Rio 1.0 T-GDi mild hybrid in allestimento Style è di 18.750 euro, e la dotazione di serie è ricca: ci sono già il clima automatico, le modalità di guida, il cruise control, la frenata automatica d’emergenza, il bluetooth con riconoscimento vocale, la radio DAB con schermo touchscreen da 8’' e il volante in pelle multifunzione.
Possibili alternative
Le concorrenti dirette della Kia Rio sono: Hyundai i20, Ford Fiesta e Renault Clio, a cui possiamo aggiungere anche Volkswagen Polo e Peugeot 208.
A CHI SI RIVOLGE
A chi cerca un’utilitaria di sostanza e dal buon rapporto qualità/prezzo/contenuti. I punti forti sono il motore brillante poco assetato e la dotazione, con un design piacevole e moderno anche se non vistoso.
PUNTI DI FORZA
- Motore brillante
- Consumi contenuti
- Spaziosa per le sue dimensioni
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Interni piuttosto anonimi
- Sterzo poco comunicativo