La Hyundai Kona cambia look, anche se di poco, per il restyling di metà stagione, ma soprattutto amplia la sua gamma motorizzazioni e propone un’offerta davvero ricchissima. La SUV compatta della Casa coreana oggi si può scegliere in versione benzina, 100% elettrica, full hybrid e mild hybrid, quest’ultima sia con motorizzazione a benzina sia diesel.
Noi abbiamo provato la 1.0 T-GDI mild hybrid da 120 Cv: ecco a voi le nostre prime impressioni.
La nuova Kona
La Kona è una dei modelli Hyundai dal design più personale ed estroverso, e questa versione restyling non fa eccezione. Il frontale adesso è più morbido, i gruppi ottici sono stati rivisti, ma la linea è sempre quella. Più difficile, invece, notare le differenze al posteriore, dove troviamo dei nuovi gruppi ottici e un paraurti rivisto.
Anche dentro Kona è sempre lei, ma con una strumentazione digitale da 10,25” e una dotazione più ricca e tecnologica, incluse Apple CarPlay a Android Auto wireless.
L’altra grande novità è l’introduzione delle motorizzazioni mild hybrid con sistema da 48 volt, sia sul motore a benzina T-GDI da 1,0 litri da 120 CV, sia sul diesel da 1,6 litri da 136 Cv.
Per entrambe troviamo un cambio manuale intelligente a sei rapporti (6iMT) che, grazie a una frizione elettronica, consente di far veleggiare l’auto quando si rilascia l’acceleratore.
Con il diesel si può scegliere, volendo, la trasmissione automatica a doppia frizione a sette rapporti 7DCT, e anche la trazione 4WD.
La 1.0 mild hybrid
La Hyundai Kona 1.0 TGD-i mild hybrid è stata in nostra compagnia per qualche ora. La sensazione di agilità è rimasta invariata: la frizione leggerissima e la leva del cambio morbida stancano pochissimo anche se si è bloccati nel traffico, mentre l’assetto morbido assorbe bene le buche senza compromettere il controllo in curva, dove comunque se la cava benino.
Il motore tre cilindri da 120 Cv e 170 Nm è quasi privo di difetti: elastico, progressivo e con pochi buchi, ma soprattuto poco ruvido e silenzioso, e questo è un gran complimento.
Anche quando si sale di giri il rumore non penetra mai nell’abitacolo in modo fastidioso, e la potenza è sufficiente per spostare la Kona con disinvoltura.
Come sappiamo, il sistema mild hybrid da 48 Volt non consente una guida in modalità full electric (la batteria è da 0,44 kwH), ma aiuta il motore termico a consumare meno. La Casa dichiara una media di 5,6-6-1 l/100 km, circa a 16-18 km/l, e dalla nostra breve prova i dati risultano veritieri.
Il cambio 6iMT sembra un normalissimo manuale, e si utilizza come tale; ma in modalità Eco, al rilascio dell’acceleratore, consente di veleggiare in folle proprio come succede con le trasmissioni automatiche.
La versione mild hybrid costa circa 1.300 euro in più rispetto alla versione benzina senza sistema a 48 Volt, a parità di allestimento, ma offre tutti i vantaggi che ormai conosciamo connessi all’auto ibrida: per chi la usa tanto in città non sono da sottovalutare.
Molto interessante la possibilità di avere il mild hybrid anche sulla motorizzazione diesel (anche 4X4 e con il cambio automatico) che rimane l’opzione migliore per chi percorre tanti chilometri in autostrada.
Prezzi e allestimenti
La nuova Hyundai Kona è disponibile in tre allestimenti: XTech, XLine e XClass, con un prezzo di listino a partire da 22.000 euro, che diventano 23.350 per la versione 1.0 120 Cv mild hybrid, 25.050 nell’allestimento XLine.
Quest’ultima di serie include i gruppi ottici anteriori Full LED, i cerchi in lega leggera da 17’’, il pulsante “Start Button” con Smart Key, il display touchscreen da 8” con connettività wireless Apple CarPlay, Android Auto e retrocamera, il Cluster Supervision ad alta definizione da 10,25” e il caricatore wireless per smartphone.