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Nuova Jeep Renegade: prezzo, dimensioni e prova su strada

15-Apr-2015  
  • Prova Jeep Renegade 1.6 Multijet
  • Prova Jeep Renegade 1.6 Multijet in fuoristrada
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet anteriore
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet tre quarti anteriore
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet tre quarti posteriore
  • Prova Jeep Renegade 1.6 Multijet anteriore
  • Prova Jeep Renegade 1.6 Multijet posteriore
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet fari posteriori
  • Prova Jeep Renegade 1.6 Multijet tre quarti posteriore
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet abitacolo
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet interni
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet lato passeggero
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet tunnel centrale
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet sedili posteriori
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet strumentazione
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet contagiri
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet foto statica tre quarti anteriore
  • Jeep Renegade 1.6 Multijet percorso off-road

La Jeep Renegade condivide telaio e meccanica con la Fiat 500X, ma le differenze tra le due vetture appartenenti al gruppo FCA e prodotte a Melfi sono più marcate di quanto non possa sembrare sulla carta. La versione della nostra prova su strada? Jeep Renegade 1.6 Multijet Limited a trazione anteriore.


Jeep Renegade, patrimonio genetico americano

Se sottopelle la Jeep Renegade nasconde un telaio in comune con la crossover torinese, oltre al noto motore diesel 1.6 Multijet, l’immagine mascolina delle sue forme squadrate porta con sé tutto il patrimonio genetico dello storico marchio americano che durante la Seconda Guerra Mondiale forniva fuoristrada per l’esercito. Questa è la prima Jeep nata sotto la direzione di Sergio Marchionne, ovvero dopo la nascita di Fiat Chrysler Automobilies, e non solo è stato mantenuto lo stile da fuoristrada dura e pura, ma non mancano quelle migliorie che l’hanno resa appetibile agli esigenti automobilisti italiani, sempre attenti allo stile e alla qualità. A certi dettagli intramontabili come le sette feritoie verticali della calandra, la Jeep Renegade abbina uno stile sbarazzino e attento alle finiture, tra l’altro lo fa senza prendersi troppo sul serio, con un pizzico d’ironia, una qualità apprezzabile anche quando si parla di automobili: ne è un esempio la macchia di fango che indica la zona rossa del contagiri. Insomma la Renegade è una di quelle auto cool destinate a fare tendenza per la personalità spiccata che le rende uniche, un po’ come Mini e 500. Proprio quello che mancava ad alcuni modelli del Marchio. E poi è nel segmento giusto per spopolare, ovvero quello dei SUV compatti.


Dimensioni

L’altezza da terra è notevole, tanto che sulla Jeep Renegade “si sale” letteralmente sul sedile di guida. Il lungo cofano anteriore dalla forma squadrata dà subito l’impressione di trovarsi a bordo di un fuoristrada più grande di quanto non sia in realtà e aiuta nelle manovre perché gli ingombri  sono ben definiti sia davanti sia dietro. Le dimensioni della Jeep Renegade non si discostano molto dalla “cugina” 500X (4,24/181/1,67 per la prima e 4,25/1,80/1,61 per la seconda) eppure l’impressione che si ha una volta saliti a bordo suggerirebbe il contrario. L’unica differenza sostanziale è nell’altezza, che comporta una posizione di guida notevolmente più alta e un’abilità maggiore nel superare ostacoli in fuoristrada, anche se la versione in prova non è quella più adatta per avventurasi in situazioni estreme.
Passando all’abitacolo, la Jeep Renegade Limited della nostra prova su strada accoglie con interni in pelle bicolore bianco e arancione, una plancia realizzata con materiali morbidi al tatto e un display da 5” al centro della console. Lo stile è volutamente essenziale, ma non per questo poco accogliente. Una sola critica riguarda proprio il display presente sull’esemplare in prova dedicato al sistema UConnect che misura appena 5”: è un po’ piccolo e posizionato in basso per essere tenuto d’occhio mentre si guida.
In termini di guidabilità, la Jeep Renegade è completamente a suo agio su strada, offre un buon livello di comfort e una tenuta di strada notevole a condizione però di non forzare la mano, perché il baricentro alto non consente di esagerare in curva. Un po’ di rollio c’è insomma, in compenso gli ammortizzatori filtrano efficacemente le irregolarità del manto stradale e il rumore del motore è ben isolato dall’abitacolo. Piacevole lo sterzo, non particolarmente leggero, e ancora più soddisfacente il cambio dall’ottima manovrabilità, mentre alle velocità autostradali emergono inevitabilmente un po’ di fruisci aerodinamici.


Consumi

La Jeep Renegade non ha un’aerodinamica da record, come si può facilmente intuire osservando le forme della sua carrozzeria, ciò nonostante i suoi consumi, nella versione equipaggiata con l’unità diesel 1.6 Multijet da 120 CV abbinato alla trazione anteriore, non sono elevati anche se la difficoltà a fendere l’aria, soprattutto con l’aumentare della velocità, è un fattore penalizzante. Il computer di bordo, durante la nostra prova su strada, ha rilevato un consumo medio compreso tra i 6 e i 7 l/100 km, in base al percorso. Non male quindi tenuto conto della tipologia di vettura e della brillantezza del motore che, complice una rapportatura del cambio tendente al corto, garantisce una buono spunto già ai basse regimi.
Gli angoli d’attacco, di dosso e di uscita della Jeep Renegade consentono di superare sterrati mediamente impegnativi senza mettere a repentaglio la carrozzeria e la meccanica. La Renegade 1.6 Multijet 120 CV però non ha le quattro ruote motrici né può contare sulle marce ridotte, quindi non è quella giusta per cimentarsi in percorsi avventurosi ad alto tasso di difficoltà: per quello c’è la Jeep Renegade Trailhawk dotata della trazione 4x4 con bloccaggio del differenziale posteriore, pneumatici M+S, sistema Hill Descend Control, maggior altezza da terra e il cambio a 9 rapporti: percorsi impegnativi e fondi a bassa aderenza non la spaventano.


Prezzo di tutte le versioni diesel e benzina

Il listino della Jeep Renegade parte da 23.500 euro nella versione 1.4 MultiAir 140 CV e ne raggiunge 32.800 euro in quella 2.0 Multijet 4WD 170 CV Active Drive Low Trailhawk con cambio automatico a 9 rapporti. La Renegade 1.6 Multijet Limited ha un prezzo di 26.100 euro, a cui ne vanno aggiungi 500 per il sistema UConnect con navigatore e display da 5” oppure 1.550 per l’Infotainment Pack con display da 6,5” e impianto audio Beats. La dotazione di serie include climatizzatore bizona, cruise control, sistema Forward Collision Warning Plus (frenata automatica d’emergenza), sensori di parcheggio e cerchi in lega da 17”.

Versioni diesel

Jeep Renegade 1.6 Multijet Longitude: 24.500 euro
Jeep Renegade 1.6 Multijet Limited: 26.100 euro
Jeep Renegade 1.6 Multijet Opening Edition: 28.000 euro

Jeep Renegade 2.0 Multijet 120 CV 4WD Active Drive Sport: 25.100 euro
Jeep Renegade 2.0 Multijet 140 CV 4WD Active Drive Longitude: 27.300 euro
Jeep Renegade 2.0 Multijet 140 CV 4WD Active Drive Limited: 28.900 euro
Jeep Renegade 2.0 Multijet 140 CV 4WD Active Drive Opening Edition: 30.800 euro
Jeep Renegade 2.0 Multijet 140 CV 4WD Active Drive Low AT9 Limited: 31.300 euro
Jeep Renegade 2.0 Multijet 170 CV 4WD Active Drive Low AT9 Trailhawk: 32.800 euro

Versioni benzina

Jeep Renegade 1.4 MultiAir Longitude: 23.500 euro
Jeep Renegade 1.4 MultiAir Limited: 25.100 euro


Le concorrenti

Difficile individuare le concorrenti della Jeep Renegade. Potremmo elencare una lunga lista di SUV compatti (ormai quasi ogni casa automobilistica ne ha uno in listino) ma nessuno si avvicina allo stile off-road della Jeep Renegade e soprattutto nessuno in questo segmento è in grado di affrontare con disinvoltura percorsi in fuoristrada come potrebbe fare la Renegade Trailhawk. Tenendo conto però che la versione da noi provata ha la trazione anteriore e nessun dispositivo che aiuti quando il gioco si fa duro, anche crossover come la Nissan Juke, la Nuova Suzuki Vitara e la stessa 500X possono essere delle possibili alternative alla Jeep Renegade.