La Mazda CX-5 ha solo un lustro sulle spalle, eppure è già stata presentata la seconda generazione. Ha un design più elegante, il comfort è stato migliorato e gli interni sono più moderni. Appartiene alla schiera delle SUV compatte, ma con i suoi 4,56 metri di lunghezza si colloca tra le più grandi (e le più spaziose) del segmento. Nella versione 2.2 diesel 4WD da 175 CV con cambio automatico costa circa 39.000 euro.
COME SI PRESENTA
In splendida forma, soprattutto in questa tinta “Soul Red Crystal”, un optional da 1.100 euro. Il modello precedente, a dirla tutta, non mi sembrava ancora invecchiato. O, perlomeno, portava molto bene i suoi anni sulle spalle. Ma dopo aver visto la nuova Mazda CX-5, quella pronta al pensionamento mi sembra invecchiata di colpo. I nuovi fari sottili raccordati all’imponente griglia anteriore formano un muso intrigante.
Elegante e muscolosa come non mai, la nuova Mazda XC-5 mi ricorda una SUV di categoria superiore con origini inglesi che ha classe da vendere. Quasi non si direbbe che si tratta di una giapponese, benché riesca ad essere fedele allo stile del brand ispirato alla filosofia Kodo Design. Le Mazda, in questo, si differenziano da tutte le altre connazionali, talvolta troppo orientate al gusto orientale.
L’impostazione molto classica della plancia lascia il posto a interni più moderni e con finiture migliori, anche se trovo che siano meno originali e soprattutto meno intriganti rispetto all’esterno della vettura. I sedili rivestiti in pelle ti coccolano a dovere e la plancia è realizzata con buoni materiali soffici al tatto, però qualche dettaglio è migliorabile, come ad esempio la parte sopra il cruscotto. E poi lo schermo del sistema multimediale è piccolo per una vettura di questo segmento.
COME VA
Il 2.2 Skyactive-D che monta la “nostra” Mazda CX-5 è un motore che si distingue da tutti gli altri. Innanzitutto ha un rapporto di compressione molto basso, simile a quello di un motore a benzina, e questo consente di ottenere meno emissioni di ossidi di azoto (NOx) senza l’uso di additivi, nonché sollecitazioni inferiori che hanno consentito l’utilizzo di materiali leggeri e con attriti inferiori. Insomma, è unico nel suo genere: i giapponesi hanno cercato il massimo dell’efficienza senza seguire la filosofia del “downsizing”, ovvero senza abbassare la cilindrata, preferendo quella del “rightsizing”: una cilindrata giusta per il veicolo in questione.
Nonostante la cilindrata di 2.2 litri, quando tutte le concorrenti di pari o simile potenza montano un 2.0 litri, i consumi della SUV compatta giapponese (in base ai valori ottenuti nel ciclo combinato di omologazione) non sono più alti. Anzi, in alcuni casi la Mazda CX-5 ottiene risultati migliori. In termini assoluti, da una SUV di questa stazza con trazione 4x4 e cambio automatico non si possono pretendere grandi percorrenze. Il dato dichiarato parla di 18,5 km/l, che nell’uso reale si attestano tra i 12 e i 15 km/l in base all’utilizzo.
Il doppio turbo sequenziale fa sì che il 2.2 Skyacive-D sia pronto a qualunque regime. Il turbo-lag è inavvertibile, la spinta non si affievolisce nemmeno sfiorando i 5.000 giri. Nel caso si sia in vena di sfruttare le prestazioni della CX-5 consiglio di passare alla modalità sequenziale del cambio, che nonostante non sia un doppia frizione risponde con discreta rapidità. In quella automatica, invece, è molto dolce e regolare, ma non certo fulmineo. Passando ai numeri, la CX-5 2.2 Skyactive-D 175 CV 4WD AT accelera da 0 a 100 km/H in 9 secondi netti e raggiunge i 208 km/h di velocità massima.
Ma l’aspetto che preferisco di questa SUV è il comfort: quello acustico è di alto livello grazie all’insonorizzazione migliorata sul nuovo modello che monta doppi vetri sui finestrini anteriori; e lo spazio a bordo è abbondante per quattro persone, e più che accettabile per cinque.
QUANTO COSTA
La Mazda CX-5 2.2 Skyactive-D 175 CV 4WD Exclusive AT, versione top di gamma per motorizzazione e per allestimento, parte da 39.850 euro. Quella in prova aggiunge la vernice Soul Red Crystal, optional da 1.100 euro, e il rivestimento in pelle per alcuni dettagli dell’abitacolo, altri 150 euro. La dotazione di serie è moto ricca, ma volendo risparmiare ci sono due alternative più economiche, ovvero la CX-5 2.2L Skyactiv-D 150 CV Exceed a trazione anteriore, in listino a 33.800 euro, oppure con la trazione 4x4 a 36.100 euro.
POSSIBILI ALTERNATIVE
Spulciando il listino del nuovo non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma se dovessi scegliere, delle concorrenti prenderei sicuramente in considerazione la Skoda Kodiaq, forse l’unica più grande della CX-5 nel segmento delle SUV compatte; infatti è disponibile anche a 7 posti. La versione top di gamma ha un motore diesel da 190 CV, la trazione 4x4 e il cambio automatico a doppia frizione DSG. Prezzi allineati a quelli della Mazda.
Interessante anche la Peugeot 3008, di cui apprezzo gli interni moderni, quasi avveniristici, realizzati con grande cura dei dettagli. La francese più potente monta un motore diesel da 180 CV, ed è disponibile solo a trazione anteriore. Costa intorno ai 38.000 euro, ma esclude tutti quelli che vogliono una SUV 4x4.
La terza concorrente, più compatta ma pur sempre spaziosa, è la Kia Sportage, un’auto che sin dalla prima generazione ha avuto un grande successo. La concorrente diretta della CX-5 2.2 Skyactive-D 175 CV 4WD Exclusive AT è la versione 2.0 CRDi 185 CV AWD GT Line, in listino a 36.000 euro.
A CHI SI RIVOLGE
A chi cerca una SUV compatta dalle dimensioni generose. La versione 2.2 Skyactive-D 175 CV 4WD Exclusive AT sfiora i 40.000 euro senza optional ed è consigliata a chi desidera buone prestazioni e una dotazione ricca. Volendo risparmiare, la versione 2.2 Skyactive-D 150 CV 2WD nell’allestimento intermedio Exceed parte da 33.800 euro.
PUNTI DI FORZA
- Si tratta di gusti, ma il design lo trovo veramente riuscito
- È spaziosa e silenziosa: per dirla alla vecchia maniera, “si viaggia in business”
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Questo cambio automatico si sposa bene con la CX-5, ciò non toglie che alcuni doppia frizione della concorrenza siano più rapidi e più efficienti
- Lo schermo del sistema multimediale è più piccolo rispetto a quanto offrono le concorrenti