Arriva la quarta generazione della station wagon più venduta in Europa: la Skoda Octavia.
Forte della sua praticità imbattibile, delle soluzioni intelligenti simply clever e della risparmiosa versione a metano, la familiare boema ha saputo conquistare chi, in un’auto di questo segmento, cerca spazio, comfort ed efficienza.
Il nuovo modello, rinnovato da cima a fondo, migliora in diversi aspetti, ma soprattutto ha un appeal superiore. Per chi, in un’auto, cerca anche l’immagine.
La nuova Skoda Octavia Wagon in breve
Esterni: più attenta al look
In Germania (ma anche in Finlandia e in Austria oltre che, ovviamente, in Repubblica Ceca) ha fatto breccia, in Italia è stata apprezzata da chi l’ha acquistata, ma non ha sfondato: la Skoda Octavia appartiene a un segmento fuori moda, quello delle station wagon, e l’italiano, in genere, è molto attento ai trend.
Il più razionale automobilista teutonico, invece, si cura meno dello stemma sul cofano e della tendenza che vuole le auto a ruote alte (leggi SUV) a qualsiasi costo, a prescindere dal segmento di appartenenza.
Con il nuovo corso stilistico, sempre low profile ma con una maggiore attenzione al design (o al bello, se preferite), la Skoda Octavia esce dalla categoria di auto esclusivamente razionali diventando anche piacente.
Le linee più decise, i gruppi ottici allungati con fari a LED di serie (full LED Matrix optional), la griglia anteriore orgogliosamente più grande, e il nuovo logo “S K O D A” sul portellone posteriore fanno una gran differenza. Allo stesso tempo aumenta anche lo spazio, grazie ai 2,2 centimetri in più di lunghezza e 1,5 di larghezza. L’abitacolo è enorme, e il bagagliaio ancora di più: dai 610 litri della Octavia Wagon di terza generazione si passa a 640 litri.
Per quanto riguarda le soluzioni tipiche (e originali) di Skoda ci sono, tra le tante, delle nuove tasche per gli smartphone nel retro dei sedili anteriori, l’ombrello nella portiera anteriore con possibilità di alloggiare anche spazzola per la neve e, a richiesta, il gancio di traino a scomparsa con comando elettrico nel vano bagagli.
Interni: qualità al top
Ma sono gli interni a essere rivoluzionati, e sulla Octavia Wagon Style che ho guidato, equipaggiata con il pacchetto Alcantara, non ci sono, a ben guardare, differenze in termini di qualità percepita rispetto alle concorrenti dei brand premium. Intendiamoci, Skoda resta un brand generalista per definizione, eppure ha raggiunto una standard davvero alto in termini di finiture e cura dei dettagli.
Il volante, come sulla Superb, è a due razze, con comandi ergonomici e facili da utilizzare. Dopo la moda dei 4 razze negli anni Novanta, si è passati ai tre razze, oggi presenti sulla quasi totalità delle vetture, e quella della Octavia è una scelta senza dubbio controcorrente, seppure coerente con il minimalismo del suo nuovo corso stilistico. Volendo, c’è anche il volante sportivo a tre razze, optional.
Sull’allestimento Style è presente di serie la strumentazione digitale con schermo da 10,25 pollici personalizzabile in 4 layout, optional sulla Executive, mentre lo schermo touch del sistema multimediale con Apple CarPlay e Andorid Auto (sfruttabili anche col collegamento wireless) misura 8,25 oppure 10 pollici. E quando si parcheggia è possibile leggere i dati della vettura da remoto sullo smartphone con l’app Skoda Connect. Sotto lo schermo ci sono i pulsanti per passare da una funzione all’altra, ad eccezione della mappa del navigatore GPS.
Non manca l’assistente vocale intelligente che risponde al nome di Laura: un po’ come Google Home o Siri dell’iPhone è in grado di comprendere molte frasi colloquiali e agire sulle impostazioni della vettura, ad esempio regolando la temperatura del climatizzatore, inserendo un indirizzo sul navigatore GPS o, ancora, chiamando un contatto della rubrica.
I motori: benzina, diesel, metano e ibrida
La gamma della nuova Octavia Wagon è piuttosto ricca. I motori a benzina sono i più adatti a chi fa poca strada, e sono l’1.0 TSI da 110 CV e il 1.5 TSI da 150 CV. Il diesel è il rinnovato e super efficiente 2.0 TDI da 116 e 150 CV, con cambio manuale o doppia frizione DSG, e ancora 2WD o 4x4. Insomma, la scelta a gasolio non manca, anche per chi cerca le alte prestazioni, dato che il 2.0 TDI raggiunge quota 200 CV.
La Skoda Octavia Wagon 1.5 G-TEC a metano è un must: grazie al 4 cilindri turbo da 130 CV di potenza, disponibile sia col cambio manuale sia con l’automatico, offre buone prestazioni e costi di percorrenza ridotti ai minimi termini. E per questo è sempre stata la preferita nel mercato nostrano.
Infine le versioni ibride, efficienti e interessanti anche dal punto di vista delle agevolazioni, sia fiscali sia di circolazione in certe ZTL. Si passa dal sistema mil-hybrid con sistema 48 V, basato sulla Octavia 1.0 TSI e 1.5 TSI, alla ibrida plug-in (ricaricabile alla spina) da 204 CV, con 60 km di autonomia in modalità 100% elettrica (misurata nel ciclo WLTP) e consumi irrisori, almeno finché la batteria non si scarica. È dunque importante, nel caso della plug-in, poter ricaricare la batteria a casa o al lavoro.
Test drive: le sensazioni di guida a bordo della Octavia Wagon
Non vorrei abusare del termine premium, spesso menzionato a sproposito, ma è il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere le sensazioni di guida al volante della nuova Skoda Octavia Wagon. Perché le sospensioni capaci di digerire ogni imperfezione, l’isolamento acustico, la piacevole consistenza dello sterzo e l’intelligenza del cambio automatico DSG a 7 marce, il cui unico difetto è quello di essere leggermente brusco nelle partenze da fermo rispetto al DSG a 6 marce, regalano un’esperienza soddisfacente sotto tutti i punti di vista: comfort, ma anche piacere di guida.
E perché l’assetto è gentile, eppure in curva non si corica, resta precisa. Merito anche del pianale modulare MQB, condiviso con molte vetture del Gruppo Volkswagen.
Il 2.0 TDI da 150 CV e 360 Nm ha una bella grinta (0-100 in 8,8 secondi), non alza mai la voce e promette percorrenze tra i 18,5 e i 23,3 km/l.
Verdetto
La Skoda Octavia Wagon è una familiare quasi impeccabile sotto tutti i punti di vista, dalla qualità percepita allo spazio sconfinato di abitacolo e bagagliaio, per continuare con le doti dinamiche, l’ampia scelta di motorizzazioni disponibili e i dispositivi di sicurezza.
E se prima era il brutto anatroccolo che convinceva per la sua capacità di inghiottire famiglie intere con relativi bagagli, ora è migliorata anche nello stile e nella cura dei dettagli, al top tra le station wagon di brand generalisti.
Il suo peccato veniale, in fondo, è solo quello di essere una station wagon in un momento storico in cui, per essere bramata, un’auto dev’essere una Sport Utility.
Tornando ai sistemi di assistenza alla guida, la nuova Octavia Octavia aggiunge ai soliti noti (di serie o in sovrapprezzo) il sistema anticollisione Collision Avoidance che aiuta a evitare un incidente con un veicolo, un ciclista o un pedone attraverso una manovra di scarto controllata; il Turn Assist, in grado di rilevare tempestivamente i veicoli provenienti in senso contrario agli incroci durante la svolta a sinistra; l’Exit Warning, che segnala agli occupanti, prima che aprano la portiera, un eventuale veicolo o ciclista in avvicinamento alla vettura da dietro.
I prezzi della nuova Skoda Octavia Wagon
Al momento del lancio, il listino è limitato a poche versioni: 1.5 TSI da 150 CV, con prezzi da 28.300 euro, e 2.0 TDI nelle due varianti di potenza: 116 CV con cambio manuale a partire da 29.250 euro, e 150 CV DSG da 32.250 euro.
Nel corso del 2020 arriveranno tutte le ibride, mild-hybrid e plug-in, la 1.5 G-TEC a metano col cambio DSG (la manuale nel 2021) e la 1.0 TSI da 115 CV.
Bisognerà aspettare il 2021 per la 2.0 TDI 116 CV DSG, per la 2.0 TDI 150 CV manuale, e per la 2.0 TDI 150 CV 4x4 con DSG di serie.