L’Opel Astra Sports Tourer è la versione station wagon della compatta tedesca lanciata per la prima volta nel 1991 come erede della Opel Kadett. Si tratta dell’ottava generazione di Opel Astra ed è la prima nata sotto il cappello Stellantis.
L’Opel Astra Sports Tourer in breve
Telaio e meccanica sono gli stessi della “cugina” Peugeot 308 station wagon ma con uno stile più minimale, teutonico. Ma non impersonale: dopo una generazione anonima, il marchio stupisce con forme più attraenti. Il frontale Vizor, con quel tocco di richiamo al passato, è ormai il tratto distintivo degli ultimi modelli Opel.
La nuova Opel Astra è cambiata tanto fuori quando dentro. La plancia prevede su tutta la gamma un grande pannello che ospita due schermi da 10 pollici per la strumentazione e il sistema multimediale che supporta Apple CarPlay e Android Auto senza bisogno di collegare col filo lo smartphone.
I materiali utilizzati sembrano piuttosto curati, almeno nella parte superiore e centrale della plancia.
Sotto lo schermo dell’infotainment non mancano dei pulsanti fisici per passare da una funzione all’altra, e questa è una buona cosa, perché privilegia la funzionalità alla voglia di stupire con un minimalismo spinto ma non sempre pratico.
Impressioni di guida: il test drive delle diesel e ibrida plug-in
Partiamo dall’1.5 diesel da 130 Cv, il motore giusto per chi percorre molti chilometri, specie in autostrada. Con i suoi 300 Nm di coppia e il cambio automatico a 8 marce (di serie c’è un manuale a 6 marce) tutto funziona alla perfezione: le prestazioni sono brillanti quanto basta per affrontare lunghi viaggi ed eventuali sorpassi, la marcia è fluida, e i consumi sono contenuti. Nei dintorni di Rüsselsheim am Main, in mezzo alla campagna e senza traffico, abbiamo percorso oltre 24 km/l.
L’auto sembra scorrere con poco rumore, mentre le strade perfette della Germania non mi hanno dato modo di testare il settaggio delle sospensioni.
Passiamo alla versione ibrida plug-in con batteria ricaricabile alla spina, la più potente della gamma. Al contrario della Peugeot 308, proposta in due varianti di 180 e 225 Cv, l’Astra station wagon (e lo stesso vale per la berlina) ha in gamma solo quella da 180 Cv e 360 nm. Numeri che le consentono di raggiungere i 225 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 in 7,6 secondi.
Il powertrain composto da motore 1.6 4 cilindri turbobenzina e motore elettrico è vivace, talvolta disomogeneo nella risposta, ma comunque si sente la sua prestanza.
Rispetto alla versione diesel bisogna mettere sul conto 250 kg in più di peso, un prezzo ben più elevato, e un po’ di spazio in meno nel bagagliaio a causa della batteria alloggiata sotto il pianale.
Se la batteria è carica si può guidare l’Opel Astra Sports Tourer come se fosse un’auto elettrica per qualche decina di chilometri: 50 in base al ciclo WLTP, un po’ meno nella vita reale, anche se dipende molto dal piede e dal percorso.
Verdetto
A prescindere alla motorizzazione, la nuova Opel Astra Sports Tourer rende di nuovo appetibile la scelta di una station wagon compatta all’interno della gamma. Ovviamente gli automobilisti - quelli italiani soprattutto - prediligeranno le Sport Utility come Mokka e Grandland, ma a parità di prezzo l’Astra è più spaziosa, più aerodinamica (dunque efficiente), e più ancorata a terra grazie al baricentro basso.
La versione diesel è una perfetta macina-chilometri: parca nei consumi e confortevole, specie coi sedili AGR certificati e con il cambio automatico. L’ibrida plug-in si fa interessante con gli incentivi statali, e se chi l’acquista può caricarla nel proprio garage.
I prezzi di listino 2022 dell’Opel Astra station wagon
Se si percorrono pochi chilometri la gamma turbobenzina è la più interessante: si parte da 25.900 euro per la 110 Cv e da 26.700 per la 130 Cv. La diesel da 130 Cv è in listino con prezzi da 28.700 euro, mentre la ibrida plug-in da 36.700 euro.