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Suzuki Celerio, la prova su strada della citycar giapponese

20-Mag-2015  
  • Prova Suzuki Celerio
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La Suzuki Celerio è una citycar spaziosa e confortevole che bada all’essenziale e concede poco allo stile, anche se, una volta entrati nel suo abitacolo, non si resta affatto delusi. Tra le sue qualità spicca il motore 1.0 3 cilindri, particolarmente sobrio e silenzioso.


Poco originale ma ben fatta

Chi desidera una citycar modaiola, colorata e personalizzabile può contare su una discreta scelta: oggi, anche nel segmento A delle piccole, ci si può sbizzarrire con tinte esclusive, decalcomanie, vetri panoramici enormi, sistemi di infotainment avanzati e altri optional da segmento superiore. La Suzuki Celerio, invece, è una di quelle auto che puntano al sodo. A cominciare dallo spazio offerto dal suo abitacolo, omologato per 5 e confortevole per 4 persone adulte, anche per chi si deve accontentare di stare sul divano posteriore. La linea di cintura è bassa e le vetrate sono grandi, quindi la luce all’interno dell’auto abbonda e le portiere hanno un’ampia apertura che consente di salire e scendere dall’auto con grande facilità; il bagagliaio, nella sua categoria, è imbattibile – da 247 a 727 litri di capacità – e nella console centrale trovano facilmente  posto due smartphone.
Alcuni dettagli sono un po’ cheap, come i pannelli delle portiere e i tessuti che rivestono i sedili, ma la plancia ha un design al passo con i tempi e tutti comandi si trovano al posto giusto.


Ottima in città, non disdegna le trasferte

In ambito urbano la Suzuki Celerio dà il meglio di sé, perché oltre ad avere dimensioni compatte offre una posizione di guida rialzata e una buona visibilità in tutte le direzioni. Il motore 1.0 3 cilindri da 68 CV fa appena percepire le sue vibrazioni solamente quando gira al minimo, non è particolarmente scattante – all’incirca in linea con quelli della sua categoria – ma in compenso si fa apprezzare per la sua fluidità e per la rumorosità contenuta: anche in autostrada a 130 km/h non risulta fastidioso, complice una rapportatura del cambio lunga che consente di muoversi alla velocità massima imposta dal codice a poco più di 3.200 giri in quinta marcia.
La guida nel traffico è facile e poco affaticante: la frizione è morbida, il cambio è scorrevole – davvero un bel comando, leggero e dalla corsa relativamente breve – e lo sterzo è leggero. Fuori dalla città, quando arrivano le curve, la Celerio mostra una bella stabilità risultando sicura anche nei cambi improvvisi di direzione, certo lo sterzo non è dei più precisi e il motore di piccola cubatura mostra i suoi limiti in ripresa, soprattutto a pieno carico, ma guadagna punti in autostrada.


Motore: prestazioni e consumo

Se le continue frenate e ripartenze del traffico le consentono di restare intorno ai 15-16 km/l, fuori dalla città la Celerio è davvero poco assetata: difficile scendere sotto la soglia dei 20 km/l neppure senza fare troppa attenzione allo stile di guida. Durante la nostra prova su strada abbiamo azzerato più volte il dato del consumo fornito dal computer di bordo e in qualche occasione siamo riusciti ad avvicinarci ai 25 km/l in percorsi poco trafficati.
Curiosamente, la gamma della Celerio prevede anche una versione di pari potenza con motore 1.0 DualJet (sigla K10C) con fasatura variabile VVT e rapporto di compressione più alto, che sarebbe in grado di percorrere 27,8 km/l in base al ciclo combinato di omologazione (contro i 23,3 della versione “standard”). Una vera chicca, che però non varina nelle prestazioni, identiche per entrambe le versioni: 155 km/h di velocità massima e 0-100 in 14 secondi. Il prezzo, però, sale di 800 euro. A questo punto, per i risparmiatori incalliti, potrebbe valer la pena valutare la versione a GPL attesa prossimamente.


Prezzo e dotazione

Escludendo la versione d’ingresso in listino al prezzo di 8.990 euro, troppo povera nella dotazione, si parte da 10.490 per la Celerio Easy che offre di serie climatizzatore, impianto audio, Bluetooth, chiusura centralizzata con telecomando, sedili posteriori frazionabili,  fino ad arrivare agli 11.490 della Celerio Style che aggiunge i vetri elettrici posteriori, i cerchi in lega da 14”, gli specchietti retrovisori in tinta regolabili elettricamente e i fari fendinebbia.
Fino alla fine di maggio la Celerio Easy viene offerta allo stesso prezzo della L, ovvero 8.990 euro.


Le concorrenti

La più affine alla Suzuki Celerio per filosofia è la Mitsubishi Space Star: entrambe hanno 5 porte, sono spaziose e hanno un buon bagagliaio. La Celerio, dalla sua, è figlia di un progetto più recente e ha un motore più brillante, mentre la Space Star la supera in termini garanzia: 5 anni contro i 3 della Suzuki.