La Dacia Sandero GPL è una delle poche utilitarie bi-fuel sul mercato. Si tratta, però, di un’interessante alternativa ai sistemi ibridi, sia in termini economici sia ecologici.
Nel corso del 2024 arriverà la quarta generazione Dacia Sandero: deve ancora essere svelata, dunque non ci sono foto ufficiali, ma ci aspettiamo un look con elementi della nuovissima Dacia Duster 2024.
La terza generazione, in ogni caso, è ancora attuale e piacevole in termini di design. Soprattutto nella versione Stepway, crossoverizzata con protezioni in plastica grezza e assetto rialzato.
L’allestimento Extreme della Dacia Sandero Stepway è quello top di gamma, contraddistinto dalla ricca dotazione di serie e da un’estetica caratterizzata da adesivi laterali topografici, molti dettagli di color rame (tra cui i retrovisori esterni, i badge “Stepway” sulle barre tetto, e profili dei fendinebbia), e i cerchi neri in lega da 16 pollici con il logo Dacia in color rame sul coprimozzo.
L’abitacolo è impreziosito dai rivestimenti “Extreme” lavabili, con cuciture di color rame, presente anche sui rivestimenti portiere, bocchette d’aerazione e pomello del cambio, e logo Dacia in rilievo. E poi l’equipaggiamento di serie è completo: tra le altre cose troviamo il climatizzatore automatico, la telecamera posteriore, la chiave elettronica Keyless entry, e il sistema multimediale con schermo da 8 pollici con supporto Android Auto e Apple CarPlay via cavo.
Passiamo all’alimentazione GPL, tanto amata dai clienti Dacia. Il motivo? La differenza di prezzo di appena 750 euro rispetto alla versione a benzina - circa la metà delle concorrenti - si recupera rapidamente.
Il risparmio sui costi di percorrenza è notevole. Nonostante la resa inferiore, dunque consumi più alti poiché il gas propano ha meno potere calorifero rispetto alla verde, alla pompa costa la metà.
Nel ciclo WLTP, per intenderci, la percorrenza è di 14,9 km/l vs 20 km/l.
L’altro aspetto non riguarda il portafogli ma il pianeta e la nostra salute. Il GPL emette circa il 10% in meno di CO2, a vantaggio dell’ambiente. Ma soprattutto ha emissioni più basse di sostanze dannose per l’uomo: PM2.5 inferiori di circa il 10%, e di NOx inferiori del 50% rispetto ai motori a benzina e del 95% rispetto a quelli diesel.
In termini di piacere di guida nulla cambia con la versione a benzina. Il piccolo 1.0 3 cilindri turbo eroga ben 101 Cv a gas e 81 Cv nella versione a benzina, dunque le prestazioni sono analoghe. Anzi, sulla carta addirittura superiore per la bi-fuel.
I 170 Nm di coppia massima disponibili fin dai 2.000 giri assicurano un buono spunto e la giusta dose di spinta anche in autostrada con la sesta marcia inserita.
L’erogazione non è fluida e il rumore del 3 cilindri non è dei più discreti, soprattutto in autostrada, ma tutto sommato si viaggia bene.
I consumi reali segnalati dal computer di bordo mostrano percorrenze di circa 13 km/l in città, poco meno in autostrada, e tra i 15 e i 17 km/l sulle strade extraurbane. Valori nella media per auto a GPL, ma considerando il prezzo contenuto del gas è come farne il doppio a benzina. Il risparmio è subito evidente.
Il serbatoio del GPL da 50 litri nominali e 40 effettivi, dunque, regala un’autonomia a gas da un minimo di 400 km guidando in modo sconsiderato nel traffico cittadino a oltre 600 km se si percorrono strade statali. Se si aggiunge il serbatoio della benzina da 50 litri, l’autonomia complessiva è immensa.
Come sempre quando si parla di Dacia, il rapporto qualità prezzo è notevole. Con 17.900 euro ci si parcheggia in garage la Dacia Sandero top di gamma con impianto GPL.
Le concorrenti sono la Renault Clio GPL da 101 Cv con la quale condivide il motore, in listino a partire da 18.750 euro, e la Hyundai i20 1.2 GPL da 82 Cv in listino a partire da 21.300 euro.
- Estetica piacevole
- Dotazione ricca
- Rapporto qualità/prezzo
- Gap di prezzo contenuto per la versione GPL
- Finiture spartane
- Erogazione poco fluida
- Rumorosità alle velocità autostradali