Ford Tourneo Connect Activ 2.0 EcoBlue 122 Cv, l’alternativa ai SUV

20-Giu-2023  

Il Ford Tourneo Connect Activ non il solito Sport Utility, e utilizzo la parola “solito” perché nel mondo dell’auto quasi il 90% delle novità riguarda l’arrivo di una vettura a ruote alte. No, il Ford Tourneo Connect è un multispazio derivato da un veicolo commerciale. Che però offre finiture e comfort degni di un’automobile, con una quantità di spazio sconfinata in rapporto alle dimensioni esterne.

INDICE
Come si presenta
Come va
Il prezzo del Ford Tourneo Connect Activ 2.0 EcoBlue 122 Cv
Possibili alternative
A chi si rivolge
Punti di forza
Punti di debolezza

Che abbia origine da un furgone è ben visibile nel mondo dei multispazio le forme sono quelle, c’è poco da fare. Eppure i passaruota neri, il taglio dei fari, il Boundless Blu della carrozzeria (disponibile tra 10 tinte) e i cerchi in lega da 17 pollici, ne fanno un mezzo ben più attraente rispetto a quanto ci potessimo aspettare.

Il segreto? Scegliere l’allestimento Activ che strizza l’occhio ai SUV. O, volendo esagerare, quello Sport, caratterizzato da cerchi in lega neri e due strisce adesive che attraversano la carrozzeria in stile GT40 Le Mans, forse un po’ eccessive, bisogna ammetterlo.

L’abitacolo non solo è sconfinato, offre una quantità di spazio in altezza inarrivabile per uno Sport Utility, e anche se non viene sfruttato (da carichi ingombranti o da giocatori di Basket dell’MBA), dà una tale sensazione di comfort e di “aria” mai vista su un SUV.

Il classico difetto dei multispazio? Senza dubbio la qualità degli interni, in genere fatti di plastiche grezze e “croccanti”. Questo, però, non vale per il Ford Tourneo Connect Activ, che presenta un abitacolo davvero (e sottolineo davvero) automobilistico, con tanto di plancia soft touch e sistema multimediale che supporta Android Auto e Apple CarPlay.

Passiamo alla praticità: il Ford Tourneo Connect Activ è lungo 4,52 metri (c’è anche la versione L2 lunga 4,85 metri) e offre fino a 7 posti. La terza fila è adatta a due bambini e può essere reclinata per lasciare posto a un mare di bagagli; abbattendo anche la seconda fila c’è spazio per un trasloco.

La gamma prevede un motore 1.5 turbobenzina (EcoBoost) da 114 Cv e un motore 2.0 turbodiesel (EcoBlue) da 102 oppure 122 Cv (come l’esemplare in prova), con cambio manuale oppure automatico, anche con trazione 4x4. Non sono previste versioni ibride né motorizzazioni potenti.
Ma partiamo dall’inizio.

L’accesso e l’uscita sono ultra comodi - specie per chi viaggia dietro perché ha a disposizione due grandi porte scorrevoli  - i vani portaoggetti abbondano e l’altezza del soffitto ti fa sentire in un loft con ruote.

E alla guida? È soprattutto confortevole, ma non fa neppure rimpiangere una normale autovettura se non si esagera con la velocità in curva. Il baricentro è piuttosto alto e non sono montate gommature generose che fanno sembrare auto sportive pure dei SUV da 2,5 tonnellate. Però lo sterzo è preciso e il cambio automatico a doppia frizione è perfetto, dolce e allo stesso tempo rapido. 

I 122 Cv del motore a gasolio sono adeguati per il Ford Tourneo Connect Activ, anche se una versione più potente avrebbe completato la gamma. Tradotto in numeri, raggiunge i 187 km/h di velocità massima (per chi frequentasse le Autobahn tedesche) e copre l’accelerazione 0-100 km/h in 11,2 secondi. Nota di merito per l’insonorizzazione, curata proprio come quella di una vettura.

Del furgoncino, insomma, ha solo il baricentro alto, per il resto è un’auto a tutti gli effetti.

E i consumi? La Casa dichiara 20 km/l nel ciclo misto WLTP, e nel corso della prova il computer di bordo ha segnato 17 km/l tra città, autostrada ed extraurbano.

L’allestimento Activ, ben accessoriato e ricco di personalità, è quello top di gamma ed è in listino a 36 mila euro nella versione diesel 2.0 EcoBlue da 122 Cv. Con quello Titanium si risparmiano 1.500 euro, e con quello Sport 750 euro. La trazione 4x4 costa 2.500 euro in più.

La vera alternativa in termini di dimensioni, qualità e prestazioni è rappresentata dal Volkswagen Caddy con il quale condivide la piattaforma.

A chi cerca un’auto con grandi doti di carico in rapporto alle dimensioni e non si cura delle mode.

  • Spazio per passeggeri e bagagli inarrivabile per uno Sport Utility
  • Accesso al divano centrale grazie alle porte laterali scorrevoli
  • Abitacolo ben rifinito
  • Cambio doppia frizione rapido e inavvertibile nei passaggi di marcia

  • In curva si percepisce il baricentro alto
  • La gamma di motori non prevede molta scelta
Autore: Michele Neri