La Mazda CX-5 non è più la SUV più grande del costruttore di Hiroshima da quando è arrivata la CX-60, ed è l’unica auto della gamma insieme alla MX-5 a non essere proposta ibrida. La proviamo nella versione diesel da 2,2 litri da 184 Cv con trazione integrale e cambio automatico di serie.
INDICE |
Come si presenta |
Come va |
Il prezzo della Mazda CX-5 Skyactiv D |
A chi si rivolge |
Possibili alternative |
Punti di forza |
Punti di debolezza |
Mazda è uno dei pochi costruttori giapponesi a credere nel diesel, tanto che la nuova CX-60 viene proposta ibrida plug-in oppure con un grosso motore a gasolio 6 cilindri da 3,3 litri da 249 Cv, che promette consumi inferiori a quelli della sorella minore oggetto della nostra prova: 18,9 km/l nel ciclo WLTP contro 15,2 km/l. E se prendiamo la versione 3,3 litri da 200 Cv a trazione posteriore si superano i 20 km/l.
Il diesel - e questa non è un’opinione ma un dato di fatto - è il miglior motore quando si tratta di affrontare lunghi viaggi, specie in autostrada: utilizzare un veicolo elettrico o ibrido plug-in significherebbe trascorrere delle svariate mezz’ore davanti a una colonnina di ricarica rapida.
Mazda ha adottato un approccio antitetico rispetto ai suoi rivali, fatto di alte cilindrate e di un rapporto di compressione basso finalizzato a migliorare il funzionamento ai bassi regimi.
Arriviamo alla nostra CX-5: il 2,2 litri da 184 Cv ha una velocità massima dichiarata di 208 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi. Ha tutto quello che serve nel segmento delle SUV compatte, e un design pulito che la distingue dalla maggior parte dei modelli sul mercato. L'allestimento Homura si distingue per le cornici, la griglia anteriore, gli specchietti retrovisori e i cerchi in lega in nero lucido
L’abitacolo è arredato con uno stile elegante e classico, con materiali pregiati e linee tradizionali. Il progetto della CX-5 non è certo fresco, e questo si nota soprattutto nel sistema multimediale un po’ datato in termini di grafica e reattività. Sul comfort e sulla dotazione, però, non si discute.
Le prestazioni, sulla carta, sono vicine a quelle di alcuni modelli meno potenti, forse anche a causa del cambio automatico, più turistico e confortevole che rapido. Il 4 cilindri diesel 2,2 Skyactiv-D da 184 Cv, in ogni caso, ha una bella coppia e un bel tiro agli alti regimi. La sua voce si sente soprattutto da fermi, quando si avvia il motore, oppure nei sorpassi quando si fa il kick down, ovvero quando si preme a fondo il pedale dell'acceleratore.
Lo sterzo è più consistente di quello delle concorrenti. Non è dei più leggeri in manovra, ma è rapido e restituisce un bel feedback in curva sul livello di aderenza tra gomme e asfalto. Vista la stazza importante, la CX-5 non ama certo la guida sportiva, ma le sospensioni non troppo cedevoli assicurano poco rollio.
Il cambio manuale di Mazda è uno dei migliori in commercio, mentre l’automatico non è reattivo come i convertitori di coppia di alcune concorrenti (per non parlare dei doppia frizione) ma è senza dubbio tra i più dolci nei passaggi di marcia.
La seduta di guida alta, l’ampia visibilità e l’ottima dotazione di serie in questo allestimento Homura ti fanno sentire su un’auto più grande di quanto non sia.
Macinare chilometri è un piacere, coccolati dai sedili in pelle riscaldati e rinfrescati (anche dietro) che fanno parte dell’Homura Plus Pack offerto a 1.150 euro.
Nell'allestimento Homura, molto ben equipaggiato, costa 47.600 euro. La entry level con stesso motore e trazione 4x4 costa 45.850 euro mentre la top di gamma Signature sfiora i 50 mila euro.
A chi cerca una Sport Utility compatta diesel potente, 4x4 e automatica. Ha stile, specie nel colore Soul Red Christal, e una ricca dotazione di serie.
Le alternative con motore diesel e trazione 4x4 sono la Skoda Kodiaq 2.0 TDI DSG 4WD da 150 Cv con prezzi da 43 a 46 mila euro, e la Ford Kuga 2.0 ecBlue AWD, che costa dai 40 ai 43 mila euro ma ha solo 120 Cv di potenza.
C’è anche un’alternativa premium: la Mercedes GLB 200 d Automatic 4MATIC Sport da 150 Cv, che costa 46 mila euro ma ha una dotazione meno ricca rispetto alla CX-5.
- Design pulito e personale
- Interni ben rifiniti
- Dotazione di serie ricca
- Cambio automatico un po’ lento
- Consumi sensibilmente superiori alle dirette concorrenti
- Scelta ridotta di motorizzazioni