Mercedes-AMG A 35 4MATIC, la nuova sportiva sulle strade di Maiorca

08-Dic-2018  

Alle 7 del mattino il buio avvolge ancora Port de Sòller. A illuminare le colline intorno alla baia è il plotone di Mercedes-AMG A 35 4MATIC Giallo Sole. A dare la sveglia ci pensa invece il nuovo 4 cilindri turbo da 306 cavalli.

SOPRA UN GIALLO SOLE

Abbandoniamo la ‘Valle d’oro’ con l’ultimo tesoro creato da AMG tra le nostre mani. Un lusso mai così accessibile visto che è la prima vettura firmata dall’azienda che progetta e realizza le sportive Mercedes, al di sotto dei 50.000 euro. Come mai questa svolta ‘cheap’ per un brand esclusivo? Per rispondere torniamo al 2012, anno in cui la Casa di Stoccarda stravolge il progetto Classe A: addio all’iconica monovolume, ecco che la Classe A diventa una berlina compatta.

Il target cambia. La Classe A oggi non è più l’auto da ‘madri di famiglia’, ora dirottate sulla B. È un’auto per una clientela più giovane. Nel 2017 chi guida Classe A in Italia ha in media 10 anni in meno rispetto a chi la guidava nel 2011. Così la vettura è diventata emozionante, agile e tecnologica, ma anche accessibile. AMG ha potenziato al quadrato questi elementi, creando una propria ‘entry level da 47.000 euro: la A 35 4MATIC.

LA SOSTA BELVEDERE

Quest’anno, in occasione del Salone di Ginevra 2018, Mercedes ha svelato la 4^ generazione della Classe A, la 2^ della versione berlina 2 volumi. Ovviamente da listino ci sono i vari allestimenti: Executive, Business, Sport e Premium, per arrivare poi al ‘top del top’, ovvero al modello Mercedes-AMG. Che significa avere queste 3 lettere in più sulla carrozzeria?

Affascinati dai boschi di Puig Major, nei quali il sole inizia a fare capolino, accostiamo per ammirare anche l’estetica della vettura. Innanzitutto la mascherina del radiatore, con il logo ‘AMG’, è tagliata da una doppia lamella, il nuovo family feeling della stella. Ai lati le prese d’aria sono suddivise da una coppia di profili aerodinamici (‘flics’). In basso è stato aggiunto lo spoiler frontale, che prosegue lungo le fiancate con i rivestimenti sottoporta e, dietro, nel nuovo diffusore con 4 alette verticali. I terminali di scarico sono circondati da 2 mascherine rotonde, mentre sul tetto spicca lo spoiler: forse l’elemento più caratterizzante, ovviamente insieme ai cerchi in lega leggera da 18’’ neri con finitura a specchio.

I cerchi, disponibili anche da 19’’, hanno 5 doppie razze tra le quali si intravede la firma nera ‘AMG’, impressa sulle pinze freno argentate. A proposito di firma: concedeteci una nota da puristi dell’estetica. Le lettere identificative del modello sono di solito le prime a sparire dalla coda di un’auto. Beh, questa volta la sigla ‘A 35’ a destra e il logo ‘AMG’ a sinistra sono stati collocati al di sotto della targa. Pensateci prima di levarle.

SINISTRA 3 LUNGA CHIUDE

Riprendiamo il viaggio. Rispetto all’itinerario costiero affrontato durante la prova della Classe B, il tragitto di ritorno è più tortuoso e immerso nel bosco. Ma con la Mercedes-AMG A 35 la velocità di crociera è superiore. Cosa ci spinge ad ‘accelerare i tempi’? Il nuovo motore turbo da 2.0 litri. L’unità si basa sul 4 cilindri M 260 della nuova Classe A. Il propulsore garantisce tempi di risposta brillanti sia ai bassi regimi che a quelli più elevati. All’accensione, in realtà, il sound non ci impressiona più di tanto, è educato.

Questo perchè la vettura parte sempre in modalità silenziosa con l’impostazione Silent Start. Solo variando la modalità di marcia su Sport+, con un manettino sul volante con mini display digitale integrato (una finezza), l’auto inizia a ruggire o a scoppiettare in fase di rilascio (una libidine). Questo understatement è dovuto al fatto che la Mercedes-AMG A 35 4MATIC non è solo performance. È anche un’auto precisa e agile, grazie all’irrigidimento della carrozzeria e alla trazione integrale variabile 4MATIC Performance AMG. Per chi siede dietro lo spazio non manca, anche in altezza, e c’è anche una coppia di bocchette d’aerazione. I sedili posteriori ribaltabili aumentano i litri del bagagliaio. La A 35 è adatta anche per l’uso quotidiano in città.

SCOLLINARE IN GRANDE STILE

Ecco, noi in città non siamo ancora arrivati. Dopo lo scollinamento affrontiamo un lungo e piatto rettifilo, stile Route 66. È l’occasione giusta per provare una partenza da fermi con la funzione Race Start: modalità Sport+ inserita, piede sinistro sulla frizione, piede destro sull’acceleratore, taac... Noi togliamo gas prima, ma lo 0 a 100 km avviene in 4.7 secondi. La massima è invece di 250 km/h: ci fidiamo. Al di là della funzione Race Start, la trasmissione a doppia frizione AMG Speedshift DCT 7G dà il meglio di sè con l’utilizzo delle ‘palette’ dietro al volante.

Durante le brusche accelerazioni le cinture di sicurezza si stringono con un impulso improvviso. Lo stesso che si verifica quando l’auto legge una situazione di frenata o sterzata improvvisa. Così ci si trova sempre incollati al sedile monoscocca AMG, con supporti lombare e laterali regolabili elettronicamente. Ci sarebbero tante altre diavolerie per il comfort e la sicurezza dei passeggeri. Rimandiamo alla prova della nuova Mercedes Classe B, equipaggiata con gli stessi sistemi. Fateci godere gli ultimi tornanti...

OCCHI SUL VOLANTE!

Game over: eccoci arrivati nel centro abitato di Inca, il ‘cuore di Maiorca’. I continui semafori ci permettono di prendere confidenza con il volante che sta di fronte a noi. All’inizio ci ha sinceramente messi a disagio: manettini da girare, pulsanti da premere, rotelle da scorrere. Sembra di stare in Formula 1. Per di più ci sono 2 piccoli quadratini neri, cioè dei pulsanti a sfioramento per lavorare sul display digitale.

Serve tempo per prenderci la mano. I 3 manettini digitali nella parte bassa del volante sono quelli più intuitivi. Ci permettono di cambiare l’assetto delle sospensioni, di passare dal cambio automatico a quello manuale e di scegliere le 5 modalità di marcia del Dynamic Select AMG: Slippery, Comfort, Sport, Sport+ e Individual.

PROSSIMA VOLTA NÜRBURGRING

Anche sulla nuova A 35 4MATIC compare il sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience). I 2 display si fondono formando una plancia con display widescreen centrale. Sono 3 gli stili di visualizzazione: Classico, Sportivo e Supersportivo. Quest’ultimo pone il contagiri al centro e ai lati le informazioni supplementari con grafici a barre.

La forza G alla quale siamo sottoposti è rappresentata da un grafico, questo sì come in F1. Il display centrale è touch, ma per non staccare le spalle dallo schienale è meglio sfruttare l’appoggiagomito posto nel tunnel centrale e lavorare con il touchpad davanti; oppure, meglio ancora, dare comandi vocali direttamente al MBUX esclamando ‘Hey Mercedes’. Con l’opzionale AMG Track Pace il ‘signor MBUX’ si trasforma in un ingegnere di pista, in grado di registrare più di 80 dati quando portiamo la A 35 in circuito. Le mappature per il Nürburgring o Spa Francorchamps sono già in memoria. Lo scopriamo al momento di spegnere il motore. Sarà per la prossima volta.

Autore: Francesco Bagini