Le feste che ci piacciono di più odorano di freni e di gomma bruciata. E quando AMG decide di festeggiare il 50esimo anniversario con il Performance Day al Circuito di Monza, diventa impossibile mancare.
SI tratta di un evento in pompa magna: in pista è possibile provare numerosi modelli AMG (tra cui le supercar AMG GT e GTC), nel piazzale esterno si effettuano delle prove di accelerazione e di handling con delle A45 e CLA 45, e poi ci sono tantissime altre attività come il taxi hot lap (un giro lanciato da passeggero con un pilota professionista), i simulatori di guida, tantissime vetture in esposizione e una parata di vetture AMG in pista dalle dimensioni bibliche.
Noi ovviamente abbiamo provato tutto. Il parco di Monza trasmette sempre una gran pace, ma l’adrenalina ha la meglio sul mio corpo quando affronto il curvone dopo la prima variante a tavoletta con la C63 AMG. Sarà anche una Station Wagon, ma il suo V8 4,0 litri biturbo da 510 CV è lo stesso che troviamo sulla supercar AMG GTS. E si vede. Sbraita, scoppia, e soprattutto vi spinge in avanti molto velocemente. La trazione oggi non è molta (l’asfalto è ancora umido) ma nel set up Dynamic ci si può divertire a far scodare l’auto senza il rischio di schiantarsi.
Scendo dalla C63 e mi calo nella AMG GT, la vera supercar della famiglia. Nella sua versione base il 4,0 biturbo sviluppa 462 CV, non molti per il “mondo moderno”, ma anche sul velocissimo circuito di Monza la GT fa la sua porca figura.
È molto più stabile e precisa della C63, sopratutto in ingresso di curva. La frenata poi è più robusta e difficile da mettere in crisi: una bella sicurezza, in pista. L’unica cosa che accomuna entrambe è il rombo fantastico che pervade l’abitacolo, il vero simbolo distintivo delle vetture AMG.
La giornata però non finisce di riservare sorprese. Riesco a “rubare” un paio di giri a bordo di una Pagani Huayra BC da passeggero. E a guidare l’ultima creatura di Casa Pagani è niente di meno che Andrea Palma, collaudatore ufficiale e pilota professionista.
Giusto per darvi l’idea di che mostro è la BC: il suo peso a secco è di poco superiore ai 1.200 kg, costa più di 2 milioni di euro e il suo motore 6,0 V12 AMG biturbo produce 800 CV e 1000 Nm di coppia. Mille!
Alla prima accelerazione la coppia da camion vi imprime sul bellissimo sedile, mentre nell’abitacolo pare si stia innescando un turbine d’aria. Scordativi latrati e acuti da pelle d’oca in stile Zonda: tutto ciò che sentirete sono i fischi, gli sbuffi e i risucchi del turbo. Il motore gira basso, bassissimo, mentre la velocità cresce vertiginosamente.
Alla curva Biassono, che è lunga e va affrontata a tavoletta, ho visto la lancetta superare i 300 km/h. Fortunatamente la frenata è da auto da corsa; e non lo dico per esagerare. Sono sbalordito dalla capacità della Pagani Huayra BC di arrestarsi e lanciarsi in curva: non solo lo fa rapidamente, ma anche con una stabilità insospettabile.
Certo Andrea Palma è uno che al volante ci sa fare, ma la macchina gli permette cose stratosferiche. A quando il prossimo AMG Performance Day?