Milano, Parco Sempione: nella splendida Arena Civica Gianni Brera, il velocista Filippo Tortu ha sfidato l’originale Citroen AMI, il quadriciclo leggero elettrico guidabile a 14 anni con la patente AM (proprio come un ciclomotore) più venduto sul mercato, con oltre il 60% della quota di mercato. Chi vincerà la sfida?
Citroën Drive All Electric
La cornice dell’evento è il progetto Citroën Drive All Electric, nato per supportare la transizione energetica, a cui si aggiunge l’iniziativa GënerationAMI – l’electric mobility per lo sport, che si fa portatore dei valori positivi dello sport tra i giovani, sponsorizzando venti società sportive per incontrare i giovani atleti, facendosi così portavoce di valori positivi legati allo sport. Oltre all’impegno, alla tenacia e alla lealtà, si parla anche di bullismo.
Tra i veicoli elettrici a quattro ruote, la Citroen AMI è la più accessibile, con un prezzo di circa 8 mila euro.
È anche audace, semplice da usare, facilissima da parcheggiare. Il suo successo è palese: nelle nostre città se ne vedono mole, specie tra i più giovani, e i dati lo confermano, con oltre 13 mila ordini dal suo lancio. Grazie alla batteria da 5,5 kWh ha un’autonomia di 75 km che si carica in meno di 4 ore da una presa domestica, dunque in garage o nel cortile di casa.
Alessandro Musumeci, Direttore Marketing Citroën Italia, ha dichiarato: “Con questa entusiasmante sfida, vogliamo portare i valori positivi dello sport tra i giovani, grazie anche ad un atleta di grande successo come Filippo Tortu. Inoltre, l'iniziativa si integra in modo impeccabile nella visione complessiva strategica di Citroën, contribuendo al nostro impegno nel promuovere l’elettrificazione.”
Citroën AMI e Filippo Tortu: il risultato della sfida
Ma chi ha vinto la sfida? La piccola e originale Citroën AMI o l’atleta professionista dei 100 metri, 200 metri e staffetta 4x100 che si è guadagnato, tra i tanti titoli, quello di campione olimpico a Tokyo 2021?
L’ha spuntata proprio Filippo Tortu: il suo scatto è inarrivabile per la piccola AMI, che però ha recuperato sull’allungo. Sui 100 metri, insomma, avrebbe avuto qualche possibilità la AMI, ma sui 60 metri non c’è storia.
Grazie proprio alla Citroën AMI, Filippo ha potuto correre mentre viene seguito dal suo allenatore a bordo di My Ami Buggy, consentendogli di correggere l’atleta nel gesto della corsa durante l’allenamento.