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Opel Mokka-e: autonomia, gestione e tempi di ricarica

12-Ott-2022  
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La Opel Mokka-e è una Sport Utility elettrica della famiglia di Opel a emissioni zero, che include anche la Corsa-e e la Combo-e Life. La sua forte personalità la distingue dalle altre B-SUV in commercio, e le dimensioni compatte (è lunga 4,15 metri) ne fanno una cittadina perfetta, adatta a spostarsi in compagnia e ad affrontare gite fuoriporta.

INDICE
Prestazioni e autonomia
“Normal”, “Sport” ed “Eco”
Mokka-e: tempi di ricarica e gestione della batteria
Modalità “B” e guida attenta: le soluzioni per salvaguardare l’autonomia

Il motore elettrico della Opel Mokka-e eroga 136 cv di potenza e 260 Nm di coppia, numeri che le consentono di coprire l’accelerazione 0-100 km/h in 9,1 secondi. La velocità massima è limitata a 150 km/h per preservare l’autonomia, che nel ciclo misto WLTP misura 338 km, e nella guida reale varia in base allo stile di guida, al tragitto, alle condizioni del traffico, e anche a quelle del meteo. In città, ad esempio, è plausibile superare (e non di poco) il dato dichiarato dalla Casa, che in autostrada, a velocità da codice, sarebbe nettamente inferiore

A proposito di autonomia, la Mokka-e dispone di tre modalità di guida che cambiano il carattere della vettura e, di conseguenza, anche il consumo di energia.

La modalità  “Sport” dà libero sfogo al motore e consente di avere a disposizione tutta la potenza del motore elettrico a magneti permanenti, per gli amanti delle partenze brucianti; quella “Normal” rappresenta un punto di equilibrio, con la potenza limitata a 109 Cv, mentre quella “Eco” massimizza l’efficienza del climatizzatore, della servoassistenza e del motore, limitando la potenza massima a 89 Cv, per incrementare l’autonomia.

Come ogni auto elettrica, anche la Mokka-e ha tempi di ricarica che dipendono dalla fonte di alimentazione.

Da casa in garage: con e senza Wallbox

Chi acquista un’auto a batteria, nella maggior parte dei casi, installa una Wallbox in garage per ridurre i tempi di ricarica. In tal caso, con il caricabatterie in dotazione da 7,4 kW, servono 7 ore e mezza per fare un pieno di energia. Con il caricatore trifase da 11 kW, opzionale offerto al prezzo di 1.000 euro, il tempo per una ricarica completa scende a 5 ore e un quarto.

Se ad esempio si percorrono 40 km al giorno nel tragitto casa-lavoro e altrettanti per gli spostamenti nel weekend, basterebbe una sola carica a settimana.

E in caso di uso impegnativo (leggi piede pesante, percorrenze in autostrada, climatizzatore a tutto spiano) basterebbe un rabbocco di energia di qualche ora a metà settimana per non correre rischi di ritrovarsi a secco.

Senza la Wallbox, invece, i tempi di ricarica si allungano fino a superare le 15 ore. Che va bene se si è sicuri di lasciare l’auto ferma dal tardo pomeriggio alla mattina successiva, ma ha dei limiti nel caso in cui la si dovesse utilizzare poche ore dopo, ad esempio per uscire a cena: in tal caso due ore di ricarica non farebbero una grande differenza in termini di autonomia.

Nei lunghi viaggi: le colonnine

La gestione dell’auto elettrica nei lunghi viaggi, invece, richiede un po’ di programmazione: è fondamentale pianificare le soste in luoghi dotati di colonnine di ricarica rapida. Il costo dell’energia, in questo caso, è più elevato, ma il servizio è irrinunciabile in quanto consente di incrementare di molto l’autonomia in poco tempo.

Il massimo dell’efficienza - in termini di tempo - lo si ottiene con le colonnine da 100 kW: in appena 30 minuti si “rabbocca” la batteria dell’Opel Mokka-e fino all’80%. Un tempo non certo elevato, se pensiamo a una classica sosta in Autogrill.

Per loro natura, le auto elettriche esprimono il massimo dell’efficienza in città: al contrario delle auto termiche, infatti, nelle fasi di decelerazione generano energia utile alla batteria.

Per avere un recupero più intenso la Opel Mokka-e è dotata della modalità “B”, in cui la frenata rigenerativa è più intensa. Se si impara a guardare avanti e a rilasciare l’acceleratore per tempo, si può evitare di utilizzare intensamente il freno; in questo modo si ottiene un doppio beneficio: l’incremento dell’autonomia e il minore utilizzo delle pastiglie dei freni, che con l’attrito emettono particolato nell’ambiente.

In autostrada o sulle strade extraurbane poco trafficate, invece, è più adatta la modalità “D” in cui l’auto prosegue per inerzia al rilascio dell’acceleratore. Ma soprattutto è importante non eccedere con la velocità se non si vuole subire un calo precoce della batteria. Sul sito ufficiale è possibile visualizzare l’autonomia della Mokka-e a velocità costante: a 100 km/h, con il climatizzatore attivo, percorre 254 km, a 110 km/h ne percorre 222, a 120 km/h 194 e a 130 km/h 169.

L’altro aspetto da tenere in considerazione è l’assorbimento energetico del climatizzatore. Il consiglio, in questo caso, è di utilizzare l’aria condizionata solo in estate, e non per riscaldare l’auto, a meno che il clima non sia particolarmente umido e causa di appannamento dei vetri.

Autore: Michele Neri