Il Club Storico Peugeot Italia compie 20 anni. Fondato l’11 dicembre 1998, il Club riunisce gli appassionati e i possessori di auto del Leone nel nostro Paese. Oltre 4.000 sono gli iscritti alla newsletter, oltre 1.100 sono le vetture censite, in maggioranza Peugeot 205, 70 i modelli da competizione e 130 sono i soci.
DAL CENSIMENTO ALLE ASSOCIAZIONI DEDICATE
Il Club Storico Peugeot, affiliato alla grande famiglia internazionale riunita attorno a ‘L’Aventure Peugeot Citroen DS’, è nato per censire i modelli storici presenti sul territorio nazionale. Col tempo questa realtà ha saputo estendersi, riunendo gli estimatori della storica Casa automobilistica francese. In 20 anni il Club ha anche supportato la nascita di associazioni collaterali dedicate a modelli specifici. È il caso del Club 106 Rallye, del 406 Coupé Club Italia, di Passione Peugeot e di 205.it. Un’opera importante, non solo per i nostalgici o i collezionisti, ma anche per far conoscere alle nuove generazioni la storia del brand transalpino.
LA PRIMA AUTO IN ITALIA
Una storia, quella di Peugeot, iniziata molto tempo fa e che riguarda l’automobilismo delle origini anche del nostro Paese. È infatti una Peugeot la prima auto a essersi messa in moto in Italia. Per la precisione una Type 3 Tipo telaio numero 25, con 4 posti e un motore 2 Cv di potenza, dotata anche di capote, strapuntini e tablier. Fu consegnata ‘a mano’ direttamente dalla Francia all’industriale tessile Gaetano Rossi, il 2 gennaio 1893 a Rocchette Piovene, in provincia di Vicenza.
TRADIZIONE E FUTURO
Da allora, e soprattutto in questi ultimi 20 anni vissuti dal Club, il mondo della comunicazione e in qualche modo anche quello dell’auto sono cambiati. A non mutare è invece la passione per l’automobile, da condividere e coltivare con modi e metodi inediti. In questo senso è da leggersi la creazione del nuovo sito internet del Club e la sua forte presenza nel mondo dei social. Nuovi appassionati hanno così potuto avvicinarsi alla storia industriale dell’azienda di Sochaux. Il Club Storico Peugeot è dunque aperto alle nuove sfide del futuro, pronto a declinare la tradizione in uno scenario che cambia in continuazione.