I dati ufficiali ISTAT sugli incidenti stradali in Italia – i più recenti sono relativi al 2021 - rivelano risultati inquietanti: in totale si contano 151.875 incidenti segnalati, di cui 4.975 “autonomi” e 106.900 collisioni tra veicoli.
La notizia più tragica riguarda il numero di vittime, che ha raggiunto quota 2.875, mentre i feriti sono 204.728.
Da questi dati emerge un drastico aumento rispetto all'anno precedente, confermando un trend preoccupante che si è verificato anche nei primi tre mesi del 2023.
Le cause degli incidenti
Sono molteplici i comportamenti a rischio.
La distrazione per l’uso dello smartphone è molto frequente, ma emergono come principali cause degli incidenti stradali anche la velocità elevata e la guida sotto l'influenza di sostanze alcoliche e psicotrope.
È evidente che sia necessario un cambio culturale e comportamentale che ponga l'attenzione sulla sicurezza stradale e sul rispetto del Codice della Strada.
Un altro dato allarmante riguarda gli investimenti di pedoni sugli attraversamenti pedonali, il cui numero è sensibilmente aumentato.
E anche in questo caso la distrazione causata dall’uso dello smartphone alla guida è una delle cause principali.
L’uso (mancato) delle cinture di sicurezza
Sembra incredibile, ma c’è un altro comportamento preoccupante: il mancato uso delle cinture di sicurezza, soprattutto sui sedili posteriori.
Il loro utilizzo, oltre ad essere obbligatorio, è un requisito fondamentale per la protezione dei passeggeri, e potrebbe salvare molte vite umane.
Ecco i dati: solo il 70% degli occupanti dei sedili anteriori e solo il 35% dei passeggeri dei sedili posteriori indossa la cintura di sicurezza.
Questo dato è stato ottenuto dall’Osservatorio interno all’AFVS, stimato sulla base di un questionario sottoposto ad oltre 5.000 persone nel corso degli ultimi due anni.
L'Associazione Familiari e Vittime della Strada, presente in numerosi osservatori provinciali, sollecita energicamente un aumento dei controlli da parte degli agenti di polizia per contrastare i comportamenti irresponsabili alla base di numerosi incidenti.
Solo attraverso azioni di prevenzione, educazione e sensibilizzazione è possibile contrastare un fenomeno che distrugge la vita delle persone.