Lo scorso fine settimana è andata in scena la 33esima edizione del rallyLANA. La Suzuki Swift Sport Hybrid R1 ha così potuto debuttare, prima auto ibrida nel mondo dei rally. Questa vettura avrà un ricco percorso di crescita, che sfocerà nei prossimi Trofei Suzuki.
UNA PRIMA VOLTA NEL MOTORISMO SPORTIVO
Suzuki, lo ricordiamo, è il 2° costruttore per vendite di auto ibride in Italia. In più è l’unico marchio a proporre una Suv ultra compatta ibrida 4x4 come la Ignis. Sulle strade biellesi la Casa di Hamamatsu ha battezzato la nuova Swift Sport Hybrid R1. La prima ibrida a partecipare a una competizione rallistica è stata pilotata da Simone Goldoni. Il valdostano nel corso della stagione prenderà parte al Campionato Italiano Rally, la cui data d’inizio è fissata per il 24-26 luglio 2020.
DEBUTTO PROMETTENTE
L’evento dell’ultimo fine settimana è dunque stato un primo banco di prova per la nuova ibrida giapponese. L’equipaggio ha gareggiato nella classe Sport Hybrid, nuova categoria creata ad hoc dalla Federazione nell’ambito della R1 nazionale. Al termine della due giorni la Suzuki Swift Sport Hybrid R1 si è piazzata al 45° posto su 123 partenti. Sconfitta invece la concorrenza delle altre Swift in gara.
MOTORSPORT ‘GREEN’
La Swift Sport Hybrid vanta un invidiabile rapporto peso/potenza e peso/coppia. La grande agilità e la precisione di guida sono caratteristiche chiave per una vettura da rally. Il propulsore 1.4 Boosterjet K14D sprigiona 129 CV. Al 4 cilindri è abbinata la tecnologia Suzuki Hybrid, composta da 3 elementi: l’Integrated Starter Generator (ISG); un pacco di batterie agli ioni di litio da 48V; un convertitore che trasforma la tensione da 48V a 12V per alimentare i vari servizi di bordo. L’unità elettrica fornisce 13,6 CV e con la funzione di boost irrobustisce la spinta ai bassi regimi. La coppia massima è di 235 Nm.
L’ALLESTIMENTO IN DETTAGLIO
La versione da rally mantiene la scocca con il pianale Heartect, motore, freni e cambio a 6 marce della Swift di serie. Standard è anche la parte elettronica, che gestisce anche il sistema ibrido a 48V. Le modifiche hanno invece interessato la taratura delle sospensioni, il differenziale autobloccante e il freno a mano idraulico. In dettaglio l’allestimento è così composto: Roll-bar, paracoppa e attacchi sedili realizzati da Nova Alves; sedili anatomici, volante, cinture di sicurezza a sei punti forniti da HRX; freno a mano idraulico e altra componentistica forniti da Tecno 2; differenziale autobloccante Quaife; serbatoio di sicurezza Wita Team; impianto di scarico racing realizzato da Aros; ammortizzatori Scalenghe; livrea realizzata da Gruppo4. Infine Motul e Toyo Tires, fornitori storici di Suzuki, accompagnano anche la Swift Sport Hybrid.