Sarebbe dovuto entrare in vigore con l’approvazione del Senato, invece è stato cancellato dal disegno di legge perché parrebbe essere incostituzionale, proprio per la “definitività” dei suoi effetti. L’ergastolo della patente, infatti, prevedeva la revoca a vita della patente di guida ai colpevoli di omicidio stradale, ovvero a chi causa incidenti stradali mortali in stato di ebbrezza.
Dal disegno di legge depositato al Senato il 20 giugno 2013 viene quinti depennato l’ergastolo della patente. “Un simile meccanismo sanzionatorio, per la definitività dei suoi effetti, non appare difendibile sul piano della legittimità costituzionale“, ha commentato il relatore Giuseppe Luigi Cucca, Senatore del PD. Al suo posto resta la sospensione della patente per un periodo che va dai 5 ai 12 anni.
Dovrebbe, invece, essere approvato l’omicidio stradale, il reato commesso da chi causa incidenti mortali sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti che inasprisce la pena rispetto al precedente reato di omicidio colposo.
Sull’argomento, però, non è ancora detta l’ultima parola: potrebbe intervenire il Governo per fare in modo che l’ergastolo della patente non venga cancellato dal nuovo Codice della Strada.