La citycar del Cravattino conquista per la linea moderna e giovanile ma anche per la buona abitabilità in rapporto alle dimensioni e per il prezzo d’acquisto competitivo. L’erede americana della Daewoo Matiz, prodotta in Corea nello stabilimento GM Korea, viene offerta in due versioni:1.0 da 68 CV – quella della nostra prova su strada – e 1.2 da 82 CV, entrambe Euro 6 e disponibili anche con impianto GPL di fabbrica firmato BRC.
Design accattivante dentro e fuori
Si nota subito, la Chevrolet Spark. Il suo design spigoloso e ricco di nervature, infatti, non è per niente anonimo e non passa inosservato, con quei grandi fanali anteriori, l’imponente griglia sdoppiata, le maniglie delle portiere posteriori integrate e il terminale di scarico cromato. Soprattutto nella tinta Bluebell Blue con le decalcomanie circolari della versione Bubble Edition in prova, a cui sono abbinati cerchi in lega da 15” bianchi. Anche gli interni sono vivaci: alcune componenti della plancia riprendono la tinta della carrozzeria esterna e la strumentazione – realizzata con plastiche economiche – è composta da un tachimetro analogico e dal contagiri digitale. Di buona qualità i rivestimenti dei sedili in ecopelle di colore grigio/bianco. Poco precisi i comandi del climatizzatore, che richiedono qualche aggiustamento durante il viaggio per trovare la temperatura ideale.
Omologata per cinque
Nei limiti delle sue dimensioni esterne (360/160/152) la Spark offre interni spaziosi per quattro persone, mentre in cinque – come su ogni citycar che può trasportare cinque persone – si viaggia stretti. I passeggeri anteriori sono comodi e quelli posteriori, anche se alti, trovano spazio sufficiente sia per le ginocchia sia in altezza e le piccole portiere, che si aprono in spazi ridotti, facilitano l’accesso anche quando si parcheggia vicino a un’altra vettura. Nella media della categoria il bagagliaio, con capacità di 160 litri o 568 litri abbattendo lo schienale posteriore (abbattibile 60/40).
Agile in città ma poco propensa a scattare
Il raggio di sterzata contenuto e le dimensioni ridotte giocano un ruolo fondamentale nell’utilizzo urbano, dove però le sospensioni lasciano trapelare le irregolarità dei tratti dissestati. In curva la Spark si dimostra agile e sicura, con uno sterzo preciso per la categoria d’appartenenza e una buona stabilità.
La scelta di rinunciare al 3 cilindri presente sulla Matiz potrebbe avere i suoi vantaggi, che vanno dall’eliminazione delle vibrazioni alla maggiore fluidità di marcia. In sostanza, però, il 1.0 4 cilindri da 68 CV – neanche pochi in relazione alla massa ridotta della vettura – è molto pigro ai bassi regimi e costringe spesso a scalare uno o più rapporti per riprendere. Va bene in città, ma nei percorsi extraurbani costringe ad andature molto tranquille e in autostrada è piuttosto rumoroso. In termini di consumi, adottando una guida rilassata, abbiamo rilevato percorrenze nell’ordine dei 16 - 18 km/l. Da tenere in considerazione la Spark GPL, che consente un significativo risparmio sul costo del rifornimento.
Prezzo e dotazione
La versione in prova è in listino al prezzo di 12.003 euro e di serie offre 6 airbag, climatizzatore manuale, radio CD/MP3 con comandi al volante, vetri elettici, cerchi in lega da 15” bianchi, minigonne, paraurti “Sporty Look” e decalcomanie decorative. Tre le colorazioni disponibili: Bluebell Blue, Summit White e Honey Mellow Yellow.
Alla base della gamma c’è la Spark 1.0 LS, una delle auto più economiche sul listino in vendita al prezzo di 9.347 euro oppure a 9.952 con climatizzatore: proprio su quest’ultima versione è in corso una promozione sulle vetture in pronta consegna che dovrebbe scadere il 31 gennaio 2014 e che prevede uno sconto di 2.852 euro per un prezzo finale di appena 7.100 euro.
Offerte a parte, la Spark ha un prezzo di listino concorrenziale, considerando anche i 3 anni di garanzia fino a 100.000 km, in vista dei 2 anni obbligatori per legge.