Gli automobilisti amano le linee sportive, ma non sono molto propensi ad acquistare auto potenti: sono più costose delle versioni normali da mantenere e, se superano i 250 CV di potenza, sono afflitte da un’anomalia tutta italiana: il superbollo.
La Hyundai i30 N - sviluppata al Nurburgring sotto la guida del grande Albert Biermann, ex di BMW MSport - è il modello che fa sognare. Ma anche la più razionale i30 1.0 T-GDI 120 CV N Line strizza l’occhio a chi ama lo stile grintoso.
COME SI PRESENTA
L’idea è quella di prendere in maniera light l’aspetto della i30N per poter offrire un modello attraente e più soddisfacente alla guida, senza che chi la compri debba vendere un rene per mantenerla.
La Hyundai i30 N Line si ispira alla sorella da 250 CV (275 CV per la versione Performance) e si veste sportiva. Senza dubbio è molto più i30 di quanto non sia N ma, in alcuni casi, l’abito fa il monaco.
Il look è più ammiccante rispetto a quello della i30 Business grazie all’adozione di paraurti specifici, piccoli ritocchi qua e là e il doppio terminale di scarico. Anche gli interni beneficiano della letterina magica N, che comporta la pedaliera in alluminio, il pomello del cambio in alluminio e il volante in pelle.
In ogni caso non si tratta di sola apparenza: l’assetto è più rigido e i freni sono più potenti, dunque in termini di guida dovrebbe offrire un guizzo in più rispetto a quello che ci si aspetta da una tranquilla berlina compatta.
COME VA
I cerchi in lega da 18 pollici gommati Michelin Pilot Sport 4 (di serie) fanno la differenza quando si tratta di aggrapparsi all'asfalto. Se poi ci mettiamo un assetto più rigido, la i30 N Line è davvero un bel guidare. Soprattutto se si va a pensare che si tratta della versione base a benzina, spinta da un piccolo mille 3 cilindri sovralimentato.
Un motore sobrio, ma anche discretamente grintoso quando serve. Certo, per lo 0-100 dovrete contare fino a 11, però non si ha mai la sensazione che si trovi in difficoltà. Ecco, se non si percorrono almeno 20/25 mila chilometri all’anno non val la pena spendere oltre 3.000 euro in più per la versione diesel da 136 CV, anche se dovesse capitare, di tanto in tanto, di affrontare lunghi percorsi in autostrada, dove il tre cilindri a 130 km/h lavora senza troppo rumore a un regime di circa 3.000 giri al minuto.
Bene anche i consumi, con la consapevolezza che un motore a benzina è meno sobrio rispetto a un diesel, e che risente maggiormente dello stile di guida. In ogni caso non è difficile percorrere 15 km/l, con punte di 18 abbondanti sulle strade extraurbane.
IL PREZZO DELLA HYUNDAI I30 1.0 T-GDI 120 CV N LINE
La Hyundai i30 1.0 T-GDI 120 CV N Line costa 25.300 euro, 1.250 in più della Business. La dotazione di serie è full optional, si possono a aggiungere solo la vernice metallizzata e il Plus Pack.
POSSIBILI ALTERNATIVE
Le concorrenti della Hyundai i30 disponibili con potenza simile e, talvolta, con allestimenti sportiveggianti sono la cugina Kia Ceed 1.4 T-GDI 140cv Eco Evolution (26.000 euro), la Ford Focus 1.0 EcoBoost 125cv ST Line (25.100 euro), l’Opel Astra 1.4 Turbo OPC Line 125 CV (25.150 euro), la Skoda Scala 1.0 TSI 115 CV Sport (23.060 euro), la Seat Leon 1.0 TSI 115 CV FR (24.590 euro), la Volkswagen Golf 1.0 TSI 115 CV Sport (24.800 euro), la Renault Mégane 1.3 TCe 115 CV Business (23.550 euro), e la Peugeot 308 GT Line Puretech 130 CV (26.200 euro).
A CHI SI RIVOLGE
A chi cerca un’auto razionale e dai bassi costi di gestione con un aspetto grintoso. Il motore si adatta a un uso a 360°, dunque è una valida alternativa all’1.6 CRDi turbodiesel se si resta entro la soglia di 25 mila chilometri all’anno.
PUNTI DI FORZA
- La dotazione di serie è full optional
- Le modifiche della i30 N Line rendono la guida più piacevole e più attraente
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Alcune finiture degli interni sono migliorabili
- L’accesso ai sedili posteriori non è dei più comodi