La Ioniq 6 è l’ammiraglia elettrica di Hyundai: una berlina coupé lunga 4,85 metri disegnata per essere aerodinamica, dunque efficiente. Tra le varie versioni, quella a trazione posteriore da 229 Cv di potenza è senza dubbio la più virtuosa in termini di consumo: la sua autonomia dichiarata è di 614 km con un pieno di energia.
INDICE |
Come si presenta |
Come va |
Il prezzo della Hyundai Ioniq 6 RWD |
A chi si rivolge |
Possibili alternative |
Punti di forza |
Punti di debolezza |
Per la Ioniq 6 in Hyundai si sono ispirati alle Streamliner, le berline sportiveggianti americane degli anni Trenta, nonché ai treni dello stesso periodo, nello specifico al Mercury Train, caratterizzato dallo stile Streamline Moderne, ispirato a sua volta all’Art Déco.
Sta di fatto che l’aerodinamica è stato il punto di partenza per la progettazione della vettura, pensata per essere una globtrotter a batteria.
Oltre al miracolo aerodinamico, che si rispecchia, come già detto, in un’autonomia incredibile di 614 km nel ciclo misto WLTP, ottenuta con una batteria sì grande ma neppure esagerata, stupisce l’ampiezza dell’abitacolo della Ioniq 6. I passeggeri posteriori hanno uno spazio da limousine, ben superiore a quello di molte berline termiche più grandi.
E lo stile? Qui si va sul personale, e un design così non può che essere divisivo: c’è chi ne è entusiasta e chi non ne resta ammaliato. Non ha ottenuto lo stesso effetto wow della Ioniq 5, che con il suo stile Cyberpunk si distingue nettamente da tutte le concorrenti, ma non si può certo accusarla di essere noiosa e banale. E poi è stata disegnata chiaramente nella galleria del vento, dunque la sua forma è anche sostanza.
L’abitacolo, come detto, è enorme, degno di quello di una Mercedes Classe S (in termini di spazio, ovviamente) e il padiglione spiovente non ruba spazio prezioso alle teste dei passeggeri.
La qualità costruttiva è buona, così come i materiali utilizzati, ad eccezione del tunnel centrale dove traspare un po’ di economia. È una piacevole sorpresa trovare alcuni comandi tattili, come la rotella del volume, e alcuni pulsanti capacitivi per passare da una funzione all’altra del sistema multimediale, che però non supporta Apple CarPlay e Android Auto senza cavo. Discreto il bagagliaio da 401 litri.
Il primo grande pregio della Hyundai Ioniq 6 è la sua efficienza, specie in questa versione con batteria da 77,4 kWh (quella da 53,3 kWh è disponibile solo nella versione da 151 Cv) e trazione posteriore.
Ha 229 Cv di potenza, quelli che servono per viaggiare in souplesse senza rimpianti in termini di prestazioni per non aver scelto la versione da 325 Cv 4x4.
Per intenderci, scatta da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi e, come tutta la gamma, dalla Ioniq 6 da 151 Cv a quella 4x4 da 325 Cv, ha una velocità massima limitata a 185 km/h, dignitosa anche sulle autostrade tedesche prive di limiti, al fine di evitare il drastico consumo di energia.
Ha un’architettura a 800 Volt e supporta la ricarica rapida fino a 350 kW, con la quale passa dal 10 all’80% in meno di 20 minuti.
Il secondo pregio sta nel piacere di guida. Non ha un’accelerazione sbalorditiva come altre concorrenti più potenti, ma nell’insieme, tra baricentro basso e sterzo pronto, non è affatto deludente in un susseguirsi di curve. Anche la trazione posteriore aiuta, e se si è abili alla guida è possibile disinserire l’ESC per uscire dalle curve a sterzo dritto (o controsterzando).
Non stiamo però parlando dello stesso piacere di guida che offre la strepitosa Ioniq 5N, progettata chiaramente per essere ludica e per far cambiare idea anche agli irriducibili del termico.
La Ioniq 6 è soprattutto un incrociatore comodissimo e veloce, ma anche agile e con un feeling al volante niente male.
È facile da guidare, ed è bello poter contare su tanti chilometri senza doversi preoccupare della ricarica. Nel corso della prova, con vari tragitti in autostrada, ho sfiorato i 500 km con una ricarica. Davvero niente male.
La versione da 229 Cv parte da 52.300 euro nell’allestimento Progress e raggiunge i 59.250 euro in quello Evolution. La Ioniq 6 d’ingresso, con batteria da 53,3 kWh e potenza di 151 Cv, costa 47.850 euro.
A chi desidera un’auto elettrica comoda e in grado di affrontare tragitti a lungo raggio.
La Ioniq 6 va a competere con la Tesla Model 3. Le Polestar 4 e Mercedes EQE, simili per dimensioni e autonomia, ma con prezzi ben più elevati.
- Autonomia
- Efficienza
- Comfort
- Tunnel centrale un po’ cheap
- Supporto Apple CarPlay e Android Auto solo con il cavo