Le auto full-hybrid e quelle a GPL sono tra le migliori per risparmiare sui costi di percorrenza, ma nessuno prima del costruttore coreano aveva mai unito le due tecnologie. La Kia Niro HEV Tri-Fuel è la prima ibrida alimentata a gas di petrolio liquefatto, e si pone come l’auto per macinare chilometri meno costosa sul mercato.
L’impianto è firmato BRC, azienda leader nel settore con la quale Kia collabora dal 1996. La gamma di Kia a GPL è sempre stata molto apprezzata, tanto che sulla Sportage pesa circa il 35% delle vendite.
INDICE |
La Kia Niro HEV Tri-Fuel: i vantaggi dell’ibrido e del GPL |
Test drive: come va la Kia Niro ibrida GPL |
I prezzi di listino: quanto incide l’impianto BRC |
Il mercato delle auto ibride è in crescita, e lo stesso vale per quello delle GPL. Perché dunque non proporre una full-hybrid a GPL?
Il suo powertrain è composto da un motore 1.6 4 cilindri a benzina e da un motore elettrico, per un totale di 126 Cv di potenza (3 in meno rispetto alla versione a benzina) e 265 Nm di coppia. L’alimentazione può essere sia benzina sia a GPL, con due serbatoi da rispettivamente 42 e 40 litri.
Pro e contro delle auto ibride
Le auto ibride, specie quelle full-hybrid, sono molto efficienti in città e sulle strade extraurbane, in quanto la piccola batteria (di 1,32 kWh nel caso della Kia Niro HEV) recupera energia quando si rallenta e si frena per utilizzarla quando si accelera. In autostrada, invece, alle velocità costanti, l’auto procede prevalentemente con il solo motore termico.
Pro e contro delle auto GPL
Le auto a GPL, fino ad ora, non hanno mai avuto alcun tipo di elettrificazione, dunque in termini di consumo di carburante non sono certo paragonabili a quelle ibride. Non solo, il GPL ha una resa inferiore rispetto a quella della benzina, quindi il consumo sale di circa il 20/30%. Il vantaggio, notevole per altro, è il costo del GPL: nel momento della stesura della prova il prezzo medio alla pompa è di 0,699 euro al litro, meno della metà della benzina.
La soluzione
Ecco dunque il genio: unire le due tecnologie per ottenere bassi consumi e allo stesso tempo spendere poco per fare carburante.
Parlando dei pro, i vantaggi in termini di tassa di possesso per le auto ibride e quelle a GPL (che variano in base alla regione) sono cumulabili. E con emissioni di CO2 di appena 94 g/km - un record tra le C-SUV - la Niro HEV GPL può entrare nell’area C di Milano gratuitamente, ma solo con i cerchi da 16 pollici dell’allestimento Business con i quali esprime il massimo dell'efficienza.
Ibrida GPL? Ci hanno pensato i tassisti
Piccola curiosità: alcuni tassisti utilizzano già questa soluzione ma con un’installazione dell’impianto aftermarket. Quello della Kia invece è “di fabbrica”, ovvero montato e affinato nel ciclo di produzione e garantito per 7 anni fino a 150 mila chilometri, come tutte le componenti dell’auto. Secondo Kia la Niro HEV a GPL fa risparmiare 5 mila euro (e 780 kg di CO2) in 130 mila chilometri, dunque viene facile intuire del perché chi guida un taxi abbia già pensato a questa soluzione. Che arriverà anche su altri modelli della Casa.
Costi di manutenzione
L’impianto a GPL richiede una manutenzione ordinaria, ma in fondo si tratta di poca cosa rispetto ai vantaggi che dà. La sostituzione dei filtri incide per circa 200 euro in 130.000 km, mentre a 150.000 km vanno sostituite le candele, per una spesa di circa 50 euro. La bombola del gas, infine, va sostituita ogni dieci anni per legge, e il costo si aggira su poco meno di 500 euro.
In termini di affidabilità, Kia ha testato la Niro Tri-Fuel per 400.000 km, percorrendo soprattutto autostrada.
La Niro è una sport utility di grande successo anche grazie all’ampia scelta di motorizzazioni. Viene proposta full hybrid, plug-in hybrid con batteria ricaricabile, 100% elettrica, e ora anche nella versione Tri-Fuel” ibrida GPL.
Con appena 28 euro si fa il pieno di GPL al serbatoio da 40 litri effettivi, per una percorrenza di 689 km.
A questo si aggiungono altri 954 km di autonomia con i 42 litri di benzina, per un totale di 1.600 km. Ovviamente il consumo e l’autonomia dipendono dal piede e dal tipo di percorso, ma il valore di omologazione, pari a 5,8 l/100 (o 17,2 km/l, se preferite) è fortemente indicativo di quanto sia economico il costo d’esercizio della prima ibrida gassata sul mercato.
Con 4 euro di GP, si percorrono 100 km, contro i 7,8 euro se si viaggia a benzina. Che sia la migliore alternativa al diesel?
In termini di sensazioni alla guida, la Kia Niro HEV GPL non differisce dalla versione HEV alimentata a verde. Il peso di 55 kg dell’impianto BRC (pieno incluso) non si percepisce, così come non si sente la mancanza dei 3 Cv in meno di potenza: anche cambiando alimentazione con il pulsante posizionato davanti al cambio è impossibile sentire delle differenze, che invece il cronometro rileva: 11,7 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h invece di 11,3 secondi.
Poco male, in fondo la Niro HEV mette in primo piano l’efficienza, dunque le prestazioni adeguate ma non certo vigorose passano in secondo piano. Rispetto ad altre ibride, come quelle della gamma Toyota, la Niro mette sul piatto un cambio automatico a doppia frizione, ben più piacevole e adatto allo stile di guida degli italiani.
L’esperienza al volante, è migliore di quanto ci si possa aspettare, anche grazie alla messa a punto del telaio e alle raffinate sospensioni multilink al posteriore, non sempre scontate in questo segmento.
A proposito di cambio, nella modalità di guida Sport si possono selezionare le marce manualmente con i paddle al volante, mentre in quella Eco con i paddle si gestisce l’intensità del recupero di energia.
La Kia Niro Tri-Fuel costa 2.000 euro in più rispetto a quella HEV. il listino, dunque, parte da 34.450 euro nell’allestimento Business, quello più virtuoso in termini di consumo grazie a i cerchi da 16 pollici. La promo al lancio è di 650 euro, a cui si aggiungono gli eventuali incentivi statali.