Amanti della piccole sportive con motore diesel? La MINI Cooper SD è la risposta. Non costa poco, anzi; ma è l’unica compatta ad alte prestazioni del segmento B alimentata a gasolio. Tradotto: va come un treno, e consuma meno di un’utilitaria entry level a benzina. È anche insospettabilmente adatta per i lunghi viaggi autostradali, a patto di accontentarsi dello spazio a disposizione.
COME SI PRESENTA
La MINI è sempre la MINI. Unica, stilosa come poche, rifinita al livello di una premium del segmento superiore. Il passaggio dalla seconda alla terza generazione è stato determinante in termini di qualità percepita, e se non si risparmia con gli optional a disposizione, l’effetto lusso è garantito. Non solo i materiali sono ottimi, il sistema multimediale ha una grafica eccellente e lo stile degli interni è originale e studiato nei dettagli come quello della carrozzeria: qui sulla MINI nulla è lasciato al caso, e la lista degli optional è talmente ricca da mettere in imbarazzo anche i più esigenti.
I dettagli fanno sempre la differenza. Come le luci posteriori a LED con immagine della bandiera Union Jack, il MINI Logo Projection che proietta a terra il logo ogni volta che si apre o si chiude la portiera, l’illuminazione ambiente con colori personalizzabili, l’impianto audio Harman Kardon, i sedili in morbida pelle.Tutto incluso nel prezzo? Quasi nulla, in realtà. Ma comprare una MINI è come andare in gioielleria: si può avere il massimo, specie se non ci si pongono limiti di budget.
La più potente della gamma MINI è la Cooper S, la versione turbobenzina da 192 CV. La Cooper SD ne ha 170, ma vince sul fronte della coppia massima, con 360 Nm contro 300. Ok, numeri alla mano, la MINI alimentata a verde ha la meglio: 235 km/h di velocità massima vs 225 e 6,8 secondi per lo 0-100 vs 7,2. La differenza, però, si paga in termini di consumo, con la diesel data dalla Casa per 23,8 km/l nel ciclo misto di omologazione, contro i 15,6 di quella a benzina.
COME VA
La prima generazione di MINI nata nel 2001 era talmente rigida e concentrata sulla guida da essere tanto divertente quanto scomoda. Con la seconda generazione le cose sono migliorate, ma neppure troppo. Con l’arrivo della terza, invece, si è trovato un buon equilibrio tra comfort e piacere di guida: la MINI è diventata un bel salottino, e la taratura delle sospensioni non ne fa rimpiangere l’acquisto nemmeno quando si è circondati dal pavé.
Certo, il celebre effetto go-kart feeling è meno tangibile di un tempo, ma per la maggior parte delle volte si finisce per apprezzare quanto sia maturata questa piccola tedesca dallo stile tutto inglese.
D’altra parte il rollio è quasi nullo, e la prontezza dello sterzo è ancora al top. La MINI è maturata, ma resta agile come poche e maliziosa negli inserimenti in curva, precisa all’anteriore e svirgolina al posteriore, il che aiuta non poco l’inserimento in curva permettendole di scivolare in modo dolce e progressivo quando provocata. Insomma, è ancora un bel guidare. E tenere un buon ritmo consumando poco è un’ulteriore soddisfazione.
Già, il 2.0 4 cilindri turbodiesel di origine BMW montato sulla MINI Cooper SD è davvero un bel motore. Spinge forte, è regolare per tutto l’arco dei giri, non emette un brutto suono e consuma davvero poco, con percorrenze da 16 a oltre 20 chilometri con un litro di gasolio sulle strade extraurbane. L’automatico a 8 marce firmato ZF, poi, è il miglior convertitore di coppia sul mercato, e viene proposto di serie du questa versione sportiva diesel della MINI. Rapido, sì, ma anche confortevole, dolce nei passaggi di marcia.
Con una lunghezza di 3,85 metri un un bagagliaio di appena 211 litri, la MINI Cooper SD non concede molto allo spazio, ma se ci si sposta in due c’è davvero ben poco di cui lamentarsi. Sulle strade strette e ricche di curve è un vero spasso, e in autostrada consente lunghi viaggi con un buon livello di comfort. A 130 km/h, per intenderci, il motore lavora a meno di 2.000 giri.
IL PREZZO DELLA MINI COOPER SD
La MINI Cooper SD è in listino a 30.200 euro (34.150 per la Hype). Se la si vuole personalizzare, ed è ben difficile resistere, il prezzo sale, e non di poco. Per farla sfiziosa (interni in pelle, cerchi grandi, infotainment, fai a LED, impianto audio Harman Kardok, volante sportivo, cambio automatico sportivo, MINI Driving Mode e tanto altro) si finisce per spendere alcune migliaia di euro. Quante, dipende dalla quantità di optional selezionati, ma superare i 10.000 è un gioco da ragazzi.
A CHI SI RIVOLGE
Chi guarda alla MINI sa quello che vuole, e proprio come chi acquista Apple, tanto per fare un esempio, è disposto a pagare un prezzo superiore a quello di mercato. Chi bada allo stile, alle prestazioni, ai costi di gestione e non ha bisogno di spazio troverà nella MINI Cooper SD la soluzione perfetta. Un vero gioiello di meccanica (motore due litri BMW), design e personalizzazione. Alla guida diverte, dal benzinaio chiede poco.
PUNTI DI FORZA
- La cura dei dettagli, dentro e fuori, è maniacale
- Il due litri diesel della Cooper SD è potente, sobrio e silenzioso
- Pur strizzando l’occhio al comfort, il feeling alla guida è sempre di alto livello
- Il livello di personalizzazione è al top
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Se ci si lascia prendere dalle personalizzazioni, il prezzo sale vertiginosamente
- Il divano posteriore non è dei più spaziosi, e il bagagliaio è piccolo