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Mini Countryman S E ALL4, la prova della crossover ibrida plug-in

17-Lug-2018  
  • Mini Countryman S E ALL4
  • Mini Countryman S E ALL4 2018
  • Mini Countryman S E ALL4 ibrida
  • Mini Countryman S E ALL4 anteriore
  • Mini Countryman S E ALL4 foto
  • Mini Countryman S E ALL4 interni
  • Mini Countryman S E ALL4 abitacolo
  • Mini Countryman S E ALL4 levette
  • Mini Countryman S E ALL4 sistema multimediale
  • Mini Countryman S E ALL4 strumentazione
  • Mini Countryman S E ALL4 impianto audio Harman Kardon

La Mini Countryman S E ALL4 è una crossover ibrida plug-in che soddisfa le esigenze di auto ecologica e poco assetata (quando ci si sposta con le batterie cariche), voglia di stile e di performance. Può percorrere oltre 40 chilometri in modalità 100% elettrica, ma con i due motori che lavorano insieme scatta meglio della Mini Coutryman Cooper S. Il prezzo è da auto di categoria premium.

COME SI PRESENTA

La crossover compatta più chic del suo segmento si fa ibrida plug-in, e lo mostra a tutti con i vari badge “E” sparsi per la carrozzeria. Questo vuol dire che per il tran tran quotidiano, se si fa poca strada, è possibile non bruciare nemmeno un centilitro di benzina: è sufficiente attaccarla alla spina ogni volta che la si parcheggia, a casa o in qualunque altro posto dove sia disponibile una normale presa domestica o, meglio ancora, una colonnina per la ricarica rapida.

Il sistema ibrido della Mini Countryman S E ALL4  è formato da un 1.5 3 cilindri a benzina sovralimentato (quello della Cooper, per intenderci) da 136 CV e 220 Nm e da un motore elettrico da 88 CV e 165 Nm posizionato sotto il bagagliaio. Il primo fornisce trazione alle ruote anteriori e il secondo a quelle posteriori, dunque la Countryman S E è 4x4. I valori di potenza e coppia del powertrain sono di rispettivamente 224 CV e 385 Nm, il che significa che le prestazioni in fatto di accelerazione (0-100 in 6,8 secondi) e ripresa sono superiori a quelle della Mini Countryman Copper S da 192 CV.

Gli interni sono rifiniti con una cura maniacale. L’originale disegno della plancia è rimasto molto simile a quello della prima vettura marchiata Mini nata sotto la proprietà BMW nel 2001: l’elemento circolare al centro, dove un tempo c’era il tachimetro, ospita lo schermo del sistema multimediale, mentre la strumentazione circolare - molto minimale - si trova nell’altro elemento circolare sopra il volante.

Il bagaglio della Mini Countryman S E ALL4 paga la presenza del motore elettrico sotto il piano di carico: perde 45 litri di capienza, passando da 450 a 405 litri. Anche il serbatoio è stato ridotto da 51 a 36 litri, il che comporta una minore autonomia in autostrada, soprattutto se non si ha modo di mettere in carica le batterie.

COME VA

Sarà anche la Mini più green della gamma, nonché la più pesante - sulla bilancia fa segnare 1.685 kg, circa 200 in più rispetto alle versione Cooper SD e addirittura oltre se paragonata alle versioni a benzina - ma la Countryman S E ALL4 è un’auto appagante quando ci si mette al volante. Innanzitutto per lo spunto offerto dal motore elettrico, che insieme all’unità 3 cilindri turbo regala scatti degni di una Mini 3 porte Cooper S; e poi per quello che in Mini hanno sempre chiamato go-kart feeling, una sensazione data dallo sterzo diretto, dal telaio reattivo e dalle sospensioni che concedono poco al rollio: tutti ingredienti che rendono la guida coinvolgente.

E il consumo? Tutto dipende  quanto le batterie sono cariche: se lo sono al 100% si può sfruttare la modalità elettrica “Max eDrive” senza consumare niente per circa 30 chilometri reali nell’uso misto; in tal caso si hanno a disposizione solo 88 CV e una velocità limitata a 125 km/h, che per viaggiare in città o in tratti extraurbani sono più che sufficienti, anche grazie allo spunto offerto dall’unità elettrica. 

Nella modalità “Auto eDrive”, sempre con le batterie cariche, il consumo dipende molto dal piede: è possibile percorrere anche 40 km/l se si guida con attenzione, così come si può scendere a 16 km/l se ci si lascia tentare dalle performance offerte dalla combinazione dei due motori. 

Se poi si passa alla modalità di guida “Sport”, la Mini Countryman S E ti fa dimenticare dell’aspetto ecofriendly e ti fa venir voglia di guidarla come una sportiva. Sarà pure un una crossover, ma con il suo sterzo diretto in puro stile Mini e un comportamento dinamico sconosciuto ad altre crossover, il divertimento di guida è assicurato.

Difficile trovare una diretta concorrente altrettanto brillante, tantomeno guardando a quelle ibride. Peccato che per il cambio automatico a 6 marce Steptronic - montato solo questa versione ibrida - non siano disponibili i paddle al volante per l’uso nella modalità sequenziale.

Le batterie agli ioni di litio hanno un tempo di ricarica di tre ore e un quarto da una presa domestica, di due ore e mezza da una colonnina wallbox da 3,6 kW. Nella modalità di guida “Save Battery” si sfrutta il motore endotermico e si incrementa la carica delle batterie fino al 90%.

QUANTO COSTA

La Mini Countryman Cooper S E ALL4 parte da 39.100 euro, poco meno della Cooper SD da 190 CV. Il cambio automatico qui è di serie, ma gli optional a pagamento sono molti, alcuni indispensabili su un’auto premium di questo segmento: ne sono un esempio il cruise control, la radio DAB, la telecamera posteriore, e i retrovisori esterni richiudibili elettricamente. E poi lo schermo di serie misura solo 6,5 pollici. 

Chi ama le personalizzazioni può scegliere tra una miriade di tessuti e pelli per i sedili e i rivestimenti per la plancia. Con un budget cospicuo, la Mini Countryman Cooper S E diventa un vero e proprio gioiellino.

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca un’auto ibrida plug-in con prestazioni brillanti e finiture di alto livello. Chi si muove quotidianamente in città e ha un garage dove ricaricare le batterie può sfruttare il motore elettrico riducendo al minimo i costi di percorrenza. Inoltre è possibile godere dei benefici riservati alle auto ibride. Chi non bada alla spesa può pescare tra una lunga e allettante lista di optional per farsi il proprio esemplare su misura.

PUNTI DI FORZA

  • Il piacere di guida: non manca il celebre go-kart feeling e il motore spinge forte
  • Gli interni sono originali e curati nel dettaglio: ogni centimetro dell’abitacolo è rifinito con grande cura
  • Nell’uso urbano è possibile spostarsi con costi di percorrenza molto bassi

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • La dotazione di serie richiede delle integrazioni e il prezzo lievita facilmente
  • Con le batterie scariche l’autonomia non è elevata a causa del serbatoio della benzina di soli 36 litri
  • Il bagagliaio della versione ibrida si riduce di 45 litri per lasciare il posto al motore elettrico
Autore: Michele Neri