Condivide telaio e meccanica con la Clio ma è una crossover: la Renault Captur punta tanto sull’originalità e offre una praticità inaspettata. Poche le velleità fuoristradistiche: non è prevista alcuna versione 4x4 né è presente un differenziale autobloccante per superare terreni impervi; in compenso su strada si guida bene e il consumo della versione 1.5 dCi S&S 90 CV è contenuto in ogni condizione di guida.
Cool senza sacrificare la praticità
La Renault Captur rappresenta molto bene l’archetipo dell’auto modaiola dei nostri giorni, innanzitutto perché è una urban crossover (davvero molto urban e poco country nello stile), con la posizione di guida rialzata che tanto piace al pubblico femminile e non solo; poi per il suo design accattivante ed estroverso, accentuato dalla carrozzeria bicolore prevista di serie nell’allestimento Energy Link dell’esemplare in prova. E anche gli interni, che non sono proprio il massimo in fatto di finiture, possono essere ampiamente personalizzati.
Ma non si pensi che la Captur sia tutto fumo e niente arrosto: l’abitacolo è comodo e spazioso, permette di dominare la strada e offre soluzioni intelligenti che saranno molto apprezzate da chi l’auto la vive a 360°, dai rivestimenti dei sedili sfoderabili e lavabili in lavatrice al divano posteriore scorrevole (fino a 16 cm), proseguendo col grande vano portaoggetti dalla capacità di 11 litri che si estrae come un cassetto. Il tutto con dimensioni compatte, da segmento B un po’ allargata: la Captur è lunga 412 cm, larga 178, alta 157 e il suo bagagliaio con doppio piano di carico ha una capacità che va da 377 a 1.235 litri; per intenderci: una via di mezzo tra quello della Clio 5 porte e quello della Clio Sporter.
Col diesel va bene e consuma poco
L’unità 1.5 dCi della Renault Captur da 90 CV è molto fluida e regolare. Abbiamo già avuto modo di provarla sulla Clio Sporter 1.5 dCi e non possiamo che tesserne nuovamente le lodi, in quanto oltre a garantire prestazioni discrete (171 km/h di velocità massima, 0-100 in 13,1 secondi) stupisce per i consumi particolarmente contenuti. Il valore dichiarato della casa è di 27,8 km/l nell’uso misto, che nell’uso reale diventano circa 20 km/l. La posizione di guida piacevolmente rialzata della Captur offre una buona visibilità solamente davanti mentre per le manovre dove si rileva utile la telecamera posteriore opzionale. Il volante è un po’ inclinato, ma le ampie regolazioni del piantone dello sterzo e del sedile permettono di trovare facilmente la propria posizione ideale. Ottimo il comfort di marcia: gli ammortizzatori smorzano a dovere le irregolarità della strada e la rumorosità data da motore e fruscii aerodinamici è limitata. Su strada la Captur ha un comportamento che non si discosta molto dalle compatte del segmento B malgrado il baricentro più alto: pur non potendo garantire gli stessi limiti e lo stesso piacere di guida della Clio, non disdegna una guida brillante sul misto grazie al rollio contenuto e allo sterzo preciso. Se si forza troppo la mano in curva, la Captur reagisce con un marcato sottosterzo mentre il posteriore, che tende a scomporsi nelle manovre brusche, viene tenuto a bada dal sistema ESP di serie.
Prezzo e dotazione
I 20.300 euro per la Captur 1.5 dCi 90 CV S&S Energy Link in prova potrebbero sembrare tanti. E, per essere un’auto del segmento B, effettivamente, lo sono. Bisogna però tenere conto che la Captur è larga quasi quanto un’auto del segmento C e offre un’abitabilità a prova di famiglia. Inoltre si tratta dell’allestimento top di gamma con una ricca dotazione di serie che comprende il sistema R-Link con touchscreen 7”, navigatore TomTom e sistema Bluetooth, il climatizzatore automatico, la livrea bicolore e i cerchi in lega da 17”. Consigliato il City Camera Pack presente nell’esemplare in prova, offerto in opzione a 450 euro.