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Renault Clio RS Cup, in pista a Misano con la piccola della Losanga

27-Ott-2018  
  • Renault Clio RS Cup 2018 Misano

Autodromo Marco Simoncelli di Misano, tappa del campionato Renault Clio Cup: è l’occasione per prendere in mano la piccola della Losanga e fare un paio di giri tra i cordoli, assaporando la guida di un’auto da corsa. 

AUTO 100% RACING

È una Clio, starete pensando. Ed è anche uno dei campionati più economici del panorama motoristico italiano. Ma è, senza dubbio alcuno, un’auto da corsa al 100%: gomme slick, cambio sequenziale marchiato SADEV, roll bar, e zero aiuti alla guida. Non c’è neppure l’ABS. Gli interni, poi, sono stati spogliati di tutto quello che non è necessario, al fine di ridurre il peso.

Questo significa che le sensazioni di guida saranno completamente diverse rispetto a quando vi trovate su un’auto stradale, anche se parliamo di una supercar. Intendiamoci, la potenza si ferma a 220 CV, ma tutto il resto è diverso, e me ne accorgo non appena mi calo nel sedile racing super-avvolgente, con una serie di contorsioni per evitare di sbattere contro i tubi della gabbia di sicurezza.

La posizione di guida è rasoterra, con il volante alto e il cambio con paddle belli massicci ancorati al piantone dello sterzo, dunque fissi. Dal sedile avvolgente, ancorato alla cintura a 5 punti, vedo a  malapena la strada e i cordoli. Ma non mi serve nient’altro. La strumentazione è ridotta all’osso, per non distrarre il pilota. Ci sono, dunque, l’indicatore della marcia inserita e le spie luminose che suggeriscono quando è il momento di cambiare. 

TRA I CORDOLI DI MISANO CON LA CLIO CUP

Accendo il motore, infilo la prima e mollo lentamente la frizione per evitare lo spegnimento della vettura in partenza. Cosa per nulla scontata, perché il differenziale autobloccante da corsa e la prima marcia molto lunga non facilitano le cose. Una volta partito, la frizione non è più necessaria, almeno non lo è fino al prossimo stop. Il motore è vuoto in basso e per risvegliarsi agli alti regimi, dove ha un allungo entusiasmante.

Con le gomme slick ancora fredde, la Clio Cup è piuttosto ballerina. Se non si presta attenzione, si finisce in testacoda in un amen. Una volta raggiunta la temperatura, ti permettono di lanciarti in curva con aggressività, divorando i cordoli con una bella dose di forza G. Il merito, va detto, è anche del telaio della Clio, reattivo e allo stesso tempo composto, anche se il livello di compostezza dipende molto dalle regolazioni.

Lo stesso vale per la frenata, incredibile rispetto a quella di un’auto stradale. L’assenza dell’ABS richiede un po’ di attenzione per evitare il bloccaggio, più facile alle basse velocità che a quelle alte, ma la forza frenante dei dischi anteriori PFC da 320 mm è tale che anche quando mi sembra di “essere lungo”, mi fermo in tempo. Il piccolo “millesei” da 220 CV affamato di giri e il peso di 1.075 kg fanno il resto, rendendo l’esperienza di guida uno spasso.

PREZZI: QUANTO COSTANO L’AUTO E UN SINGOLO WEEKEND DI NOLEGGIO

La Renault Clio Cup costa 49.750 euro IVA esclusa. Il prezzo comprende l’acquisto della vettura e la sua trasformazione. Per mettersi alla prova in un solo weekend di gara, invece, la si può noleggiare con una cifra vicina ai 10 mila euro, sempre IVA esclusa. Il noleggio per l’interno campionato, dunque, ammonta a circa 60 mila euro. La somma comprende l’assistenza, un treno di gomme per ogni gara, l’iscrizione, le prove libere, le qualifiche, e le due gare. Sono invece esclusi eventuali danni alla vettura.

Autore: Michele Neri